Santi60

Membro Attivo
Professionista
Grazie Santi60, purtroppo non riesco a scaricare il documento allegato, mi puoi dare i dati precisi della risoluzione così da cercarla sul sito dell’AdE?
Si tratta di quanto segue:

"RISOLUZIONE N. 17/E
Roma, 16 febbraio 2015
OGGETTO: Interpello - Cessione dal Comune agli assegnatari degli alloggi, di aree già concesse in diritto di superficie – Applicabilità dell’articolo 32 del DPR n. 601 del 1973.
Con l’interpello in esame, concernente l’interpretazione dell’articolo 32 del DPR n. 601 del 1973, è stato esposto il seguente:
Quesito
TIZIA, unitamente ad altri contribuenti, è interessata alla stipula di una convenzione per il trasferimento in proprietà di un’area inclusa nel piano di zona consortile per l’edilizia economica e popolare nel territorio del Comune di … , in attuazione delle disposizioni di cui ai commi 45, 46 e 47 dell’articolo 31 della legge 23 dicembre 1998, n. 448.
La contribuente rappresenta che nell’anno 1988 la cooperativa cui la medesima aderisce, in attuazione del piano di zona consortile per l’edilizia economica e popolare, ha realizzato nel Comune di … un fabbricato ed ha assegnato ai soci, sottoscrittori dell’istanza di interpello, la proprietà superficiaria degli alloggi.
Direzione Centrale Normativa ..."

di cui riporto le conclusioni:

""Per le ragioni esposte, deve ritenersi che gli atti con i quali il Comune di … intende cedere, agli assegnatari degli alloggi, l’area inclusa nel piano di zona consortile per l’edilizia economica e popolare sita nel territorio comunale, possano essere ricondotti tra gli atti attuativi dei piani di edilizia economica e popolare e, quindi, soggetti al regime di favore di cui al citato articolo 32 del DPR n. 601 del 1973 (imposta di registro in misura fissa ed esenzione dalle imposte ipotecaria e catastale)."
 

corto-armitage

Membro Attivo
Privato Cittadino
Buongiorno a tutti,
mi inserisco nella discussione con una domanda. Ero interessato all'acquisto di un immobile sito a Roma in zona Rinnovamento e con il proprietario avevamo raggiunto un accordo verbale. Il notaio si è accorto però che l'immobile è in zona Peep e ha chiesto al Comune se sull'immobile vi è un vincolo di prezzo massimo. Passati 3 mesi l'ufficio del comune non risponde. Ho interessato un tecnico che ha guardato gli atti di compravendita precedente e quelli relativi ad un altro immobile dello stesso condominio e mi ha detto che secondo lui non vi è nessun vincolo (perchè non viene citata nessuna convenzione). Il notaio ha detto che stipula solo se il tecnico firma la relazione e si assume la responsabilità. Il tecnico si rifiuta.
La mia domanda è: se trovassi un notaio disposto a stipulare e poi venisse fuori che il vincolo effettivamente c'era, la compravendita sarebbe valida? Cosa si rischia? Potrei effettivamente procedere semplicemente ad affrancarlo in modo che un domani possa venderlo tranquillamente?
 

ingelman

Membro Supporter
Agente Immobiliare
Il notaio si è accorto però che l'immobile è in zona Peep
Scusa ma la domanda sorge spontanea
Il Notaio da cosa se n'è accorto? non credo che il Notaio sia un indovino veggente. Sicuramente lo avrà evinto leggendo gli atti di provenienza.

Strano che non si faccia menzione della Convenzione negli atti di provenienza.
Li in quella zona molti insediamenti sono in diritto di superficie e comunque realizzati in Edilizia Residenziale Pubblica.

Possibile che non si riesca a sapere la natuta di una realizzazione immobiliare? Scusa ma non ci credo.

Sembra fantascienza ...
Immagino che anche l'amministratore di condominio come i condomini siano all'oscuro di cosa sono prorietari .... ma daiiiiii
Scusa ma ho difficoltà a classificare come reale questo thread

Almeno sai se è in piena proprietà o in diritto di superficie?
 

corto-armitage

Membro Attivo
Privato Cittadino
Il notaio non è un veggente, ma le zone PEEP del comune di Roma non sono un mistero soprannaturale. Basta sapere l'indirizzo e sai se è in zona PEEP. Sulla base di questo, come ho scritto, il notaio ha ipotizzato la presenza del vincolo di prezzo massimo, di cui non è certo, ma su cui vuole avere riscontro. Nell'atto di compravendita precedente all'ultimo la parte venditrice dichiarava che l'immobile le era stato assegnato "in piena proprietà" dalla cooperativa nel 1984 sulla base di una licenza del 1978. Non ho l'atto originale di assegnazione, ma in un atto di compravendita di un altro immobile gemello parte dello stesso condominio il rappresentante della Cooperativa che ha costruito l'intero complesso Rinnovamento dichiarava al notaio che il terreno era "pervenuto" in "proprietà" nell'agosto 1971. Per cui sì penso che sia in piena proprietà. Ho chiesto al notaio se quand'anche ci fosse il vincolo non si applicherebbe la delibera comunale del febbraio 2022 e mi ha detto che l'orientamento del comune è tale per cui non la applicano ad alcune convenzioni piu' vecchie (qualcosa del genere, confesso di non aver capito molto la motivazione del comune).
 

corto-armitage

Membro Attivo
Privato Cittadino
Comunque la mia domanda era questa. Se un altro notaio, viste le carte, decidesse di rogitare, io acquirente cosa rischio qualora dovesse alla fine risultare che il vincolo c'era?
 

Santi60

Membro Attivo
Professionista
Il notaio non è un veggente, ma le zone PEEP del comune di Roma non sono un mistero soprannaturale. Basta sapere l'indirizzo e sai se è in zona PEEP. Sulla base di questo, come ho scritto, il notaio ha ipotizzato la presenza del vincolo di prezzo massimo, di cui non è certo, ma su cui vuole avere riscontro. Nell'atto di compravendita precedente all'ultimo la parte venditrice dichiarava che l'immobile le era stato assegnato "in piena proprietà" dalla cooperativa nel 1984 sulla base di una licenza del 1978. Non ho l'atto originale di assegnazione, ma in un atto di compravendita di un altro immobile gemello parte dello stesso condominio il rappresentante della Cooperativa che ha costruito l'intero complesso Rinnovamento dichiarava al notaio che il terreno era "pervenuto" in "proprietà" nell'agosto 1971. Per cui sì penso che sia in piena proprietà. Ho chiesto al notaio se quand'anche ci fosse il vincolo non si applicherebbe la delibera comunale del febbraio 2022 e mi ha detto che l'orientamento del comune è tale per cui non la applicano ad alcune convenzioni piu' vecchie (qualcosa del genere, confesso di non aver capito molto la motivazione del comune).
Sulla base della citazione <<il terreno era "pervenuto" in "proprietà" nell'agosto 1971>>, dal momento che la Legge che ha implementato in modo compiuto i Piani di Zona (originariamente introdotti dalla precedente Legge 167/1962) stabilendo le regole delle convenzioni in Diritto di Superficie e in Diritto di Proprietà è la n. 865 del 22 ottobre 1971, cioè successiva a quando il terreno è stato acquistato (agosto 1971) è altamente probabile che non esista una convenzione PEEP, nel senso proprio del termine, nella quale vengano stabiliti vincoli di prezzo massimo di cessione (o peggio di inalienabilità, salvo versare un corrispettivo al comune stabilito dall'UTE, come avvenne negli anni successivi con alcune vecchie convenzioni in Diritto di Proprietà). Molt probabilmente c'è un atto di cessione dell'area da parte del comune alla cooperativa con qualche eventuale impegno per la cooperativa stessa, ma sicuramente, non può essercui una convenzione configurata secondo una Legge sulle convenzioni PEEP che non esisteva ancora ...
 

corto-armitage

Membro Attivo
Privato Cittadino
Grazie, sì era la stessa tesi che mi aveva esposto un'altra persona. Però il notaio ha ancora il dubbio, quindi o il proprietario si convince a fare una istanza o dovrei cambiare notaio, ammesso che un'altro rogiti. Dopodichè ritorniamo alla domanda originaria.
 

ingelman

Membro Supporter
Agente Immobiliare
o il proprietario si convince a fare una istanza o dovrei cambiare notaio, ammesso che un'altro rogiti.
Tu sei l'acquirente,
A meno che tu sia convinto di stare a fare l'affare della tua vita irripetibile e questo lo fà solo il prezzo concordato ...... (escludendo altre situazioni pregiudizievoli)
Credo che il tuo primo pensiero debba essere quello di fare un acquisto quantomeno trasparente e tranquillo

Da qui la risposta la trovi da solo.

Anche perchè oggi ricopri la veste di acquirente ma un domani potresti essere il venditore di quell'immobile.

Se mi dovessi trovare dalla parte dell'acquirente io personalmente opterei per un Notaio pignolo piuttosto che uno accondiscendente. ;)
 

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