La faccenda non è ancora conclusa. Man mano che arrivano le lettere con la richiesta del conguaglio (a me ancora non arriva) gli interessati vanno dall'avvocato e fanno ricorso. Quindi al momento è ancora tutto fermo, e di fatto, anche volendo, non si può nemmeno ottenere l'affrancamento, dato che l'accoglimento della domanda, come già detto in qualche post precedente, secondo il comune è subordinata all'assenza di posizioni debitorie verso il comune!!! Se la sono studiata bene, la cosa! A me sembra un ricatto bello e buono! Sanno benissimo che la posizione del comune è in bilico, perché la sentenza del consiglio di stato è "strana" (per usare un eufemismo), potrebbe essere che un ricorso al Presidente della Repubblica, con il giudizio di magistrati diversi, sortisca la definitiva sconfitta del comune. Infatti non so se nella convenzione che mi riguarda ci sia un "art. 3" del genere di cui parli tu (devo tornare a casa a controllare), ma sono sicuro che nell'unico passo in cui si parla di eventuale conguaglio, questo riguarda solo gli eventuali oneri aggiuntivi derivanti da prescrizioni aggiuntive in sede di collaudo dell'edificio, volte all'ottenimento del certificato di abitabilità. L'abitabilità ovviamente non ce l'ha nessuno, c'era un procedimento contro il comune per inadempienza ma è stato insabbiato, sono passati ormai più di 25 anni dall'inizio della vertenza!