Santi60

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La faccenda non è ancora conclusa. Man mano che arrivano le lettere con la richiesta del conguaglio (a me ancora non arriva) gli interessati vanno dall'avvocato e fanno ricorso. Quindi al momento è ancora tutto fermo, e di fatto, anche volendo, non si può nemmeno ottenere l'affrancamento, dato che l'accoglimento della domanda, come già detto in qualche post precedente, secondo il comune è subordinata all'assenza di posizioni debitorie verso il comune!!! Se la sono studiata bene, la cosa! A me sembra un ricatto bello e buono! Sanno benissimo che la posizione del comune è in bilico, perché la sentenza del consiglio di stato è "strana" (per usare un eufemismo), potrebbe essere che un ricorso al Presidente della Repubblica, con il giudizio di magistrati diversi, sortisca la definitiva sconfitta del comune. Infatti non so se nella convenzione che mi riguarda ci sia un "art. 3" del genere di cui parli tu (devo tornare a casa a controllare), ma sono sicuro che nell'unico passo in cui si parla di eventuale conguaglio, questo riguarda solo gli eventuali oneri aggiuntivi derivanti da prescrizioni aggiuntive in sede di collaudo dell'edificio, volte all'ottenimento del certificato di abitabilità. L'abitabilità ovviamente non ce l'ha nessuno, c'era un procedimento contro il comune per inadempienza ma è stato insabbiato, sono passati ormai più di 25 anni dall'inizio della vertenza!
Non ho parole :triste:. Come ha detto una volta un calciatore dai ben noti strafalcioni "se penso quello che dico" :) ...
 

giannelmo

Membro Attivo
Professionista
Il problema è che c'è così tanta "carne sul fuoco" che sarà difficilissimo "cuocerla" bene senza "bruciare" nulla. E' un caos immane che può essere risolto solo con un atto d'arbitrio teso ad azzerare tutto. Ma poi quelli che sbraitano contro "Il condono ai costruttori" chi li sente? (e purtroppo hanno più orecchie che li ascoltano rispetto a noi). Non capiscono nemmeno che ormai i costruttori sono al sicuro, a meno di sollevamenti popolari stile rivoluzione francese. Giusto per i PdZ più recenti corrono qualche rischio, ma è poca cosa rispetto al pregresso. E non si rendono nemmeno conto che fanno gli interessi dei costruttori stessi, perché ritarderanno parecchio la reimmissione di questi alloggi sul mercato, favorendo la vendita di veri e propri loculi per i quali sono richiesti prezzi in assoluto abbordabili, ma folli rispetto alle metrature (fino a 300.000 euro per 50 mq al di fuori del GRA, mi hanno riferito).
 

Andreano70

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Intanto nella mia zona continuano le costruzioni in diritto di superficie!!!!
 

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Caino81

Membro Junior
Privato Cittadino
Ciao a tutti. Avrei bisogno del parere di alcuni esperti. Mi sono deciso ad impiantare una causa per il mio caso specifico. Per ricapitolare, io ho acquistato a prezzo libero di mercato (doppio del prezzo imposto) il 22 settembre 2015, 6 giorni dopo l'uscita di questa benedetta sentenza. Alla luce di cio' non avrei intenzione di chiedere i soldi al venditore in quanto anche lui secondo me in buona fede avendo anche il nulla osta del comune di Roma per la cessione dell'immobile a prezzo libero di mercato, bensì al notaio che comunque in quella circostanza doveva essere a conoscenza di ciò che era stato sentenziato il 16 settembre, nella sua qualità di P.U. deputato a dare la giusta genuinità all'atto in termini di legge. Credete che possa ottenere qualcosa io? Mi imbarco in una causa interminabile e dispendiosa? Mi dicono tutti che sarebbe un vero peccato non farlo in quanto sono uno dei pochi che:
- ha rogitato dopo il 16.09.2015;
- esiste per la mia compravendita il Nulla Osta del Comune di Roma che svincola il prezzo di cessione, menzionata anche sull'atto di compravendita, e che alla luce della 18135 non poteva essere emesso;
Cortesemente se qualcuno ha un consiglio da darmi e ben accetto.
Franco
- oggi
 

PeppeC.

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Occorre recuperare la Convenzione, i cui estremi dovrebbero essere indicati nel rogito (di norma nelle premesse). Ragionevolmente, tramite un accesso agli atti, la Convenzione che è un atto pubblico dovrebbe essere rintracciabile.
Quindi nel testo della Convenzione deve esserci il riferimento alla Deliberazione in base alla quale è stata stipulata.
Salve Santi60, ho riletto bene la convenzione e anche sulla mia in diritto di superficie stipulata nel lontano 1986, è stata stipulata in riferimento alla Deliberazione n. 1929 del 8 aprile 1983. Infatti all'art. 3 parla che in nessun caso potrà darsi luogo a conguaglio in più o in meno dopo l'assegnazione (o vendita nel caso di impresa) degli alloggi.
Saluti
 

EmiVal

Membro Attivo
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Ciao a tutti. Avrei bisogno del parere di alcuni esperti. Mi sono deciso ad impiantare una causa per il mio caso specifico. Per ricapitolare, io ho acquistato a prezzo libero di mercato (doppio del prezzo imposto) il 22 settembre 2015, 6 giorni dopo l'uscita di questa benedetta sentenza. Alla luce di cio' non avrei intenzione di chiedere i soldi al venditore in quanto anche lui secondo me in buona fede avendo anche il nulla osta del comune di Roma per la cessione dell'immobile a prezzo libero di mercato, bensì al notaio che comunque in quella circostanza doveva essere a conoscenza di ciò che era stato sentenziato il 16 settembre, nella sua qualità di P.U. deputato a dare la giusta genuinità all'atto in termini di legge. Credete che possa ottenere qualcosa io? Mi imbarco in una causa interminabile e dispendiosa? Mi dicono tutti che sarebbe un vero peccato non farlo in quanto sono uno dei pochi che:
- ha rogitato dopo il 16.09.2015;
- esiste per la mia compravendita il Nulla Osta del Comune di Roma che svincola il prezzo di cessione, menzionata anche sull'atto di compravendita, e che alla luce della 18135 non poteva essere emesso;
Cortesemente se qualcuno ha un consiglio da darmi e ben accetto.
Franco
- oggi

Ciao @Caino81 e bentornato.

Da quello che ho capito fino ad ora, anche se posso sbagliarmi, una causa contro venditore / notaio / comune sarebbe davvero l'ultima-ultima-ultima spiaggia a cui ricorrere.
Una strada in cui null

Nel tuo caso, non vedo poi così grandi differenze dalla nostra situazione, anche se, ovviamente, la tua è più evidente ed eclatante.
E' vero che il notaio non doveva rogitare post sentenza, ma è altrettanto vero che, per esempio, nemmeno il notaio che io ho scelto, a rigore, ancora prima della sentenza, doveva rogitare a prezzo di mercato in presenza di diritto di superficie.

Discorso simile per il nulla osta del comune: oggi è una questione molto dibattuta, perché non si capisce bene se è un documento che può attestare in modo ineluttabile la responsabilità del comune nel creare questo macello, oppure se si tratta di un mero "chiarimento" (come lo chiamano ora al comune) che rappresenta un'opinione non vincolante, insomma, carta straccia.

In poche parole, la vedo molto difficile...comunque, come ho fatto io, mi rivolgerei sicuramente ad un buon avvocato immobiliarista per dirimere la questione e valutare la strategia migliore e le reali possibilità di azione...in bocca al lupo.
 

Mobil

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Privato Cittadino
Sempre più convinto che senza riscrivere in italiano le leggi saremo sempre in balia di qualche interprete originale, per la cronaca, ho replicato alla risposta di Roberta Lombardi nella quale mi consigliava a rivolgermi ai politici locali, cosa che avevo iniziato a fare senza avere alcuna risposta.
"Ho già postato qualcosa senza troppa convinzione, e per inciso senza alcuna risposta, perché temo che i tuo colleghi capitolini difficilmente ne usciranno fuori senza il rischio di aggiungere altro caos al caos, come tra l'altro stanno già facendo.
Se il potere legislativo non si prenderà l'onere di mettere ordine nel castello di leggi sull'edilizia convenzionata, spesso inique e soprattutto scritte un italiano che si presta periodicamente a interpretazioni estemporanee e contraddittorie della magistratura, a sua volta soggette a sub interpretazioni capziose e vessatorie da parte dell'amministrazione locale, non se ne uscirà mai.
Se quello che stanno cercando di fare i burocrati del comune passerà, si propagherà anche in tutti quei comuni dissestati che aspettano solo un modo per taglieggiare i propri cittadini.
Solo a Roma si parla di 200.000 alloggi e, se non si ferma questa piano criminale, domani diventerà un caso nazionale.
Finché di questo non se ne interesserà il legislatore saremo sempre in balia di una magistratura ondivaga e originale, e di burocrati che , nonostante tutto il danno che già hanno provocato ai cittadini, non solo non pagheranno mai ma ora presentano il conto delle loro nefandezze alle loro stesse vittime."
 

Santi60

Membro Attivo
Professionista
Sempre più convinto che senza riscrivere in italiano le leggi saremo sempre in balia di qualche interprete originale, per la cronaca, ho replicato alla risposta di Roberta Lombardi nella quale mi consigliava a rivolgermi ai politici locali, cosa che avevo iniziato a fare senza avere alcuna risposta.
"Ho già postato qualcosa senza troppa convinzione, e per inciso senza alcuna risposta, perché temo che i tuo colleghi capitolini difficilmente ne usciranno fuori senza il rischio di aggiungere altro caos al caos, come tra l'altro stanno già facendo.
Se il potere legislativo non si prenderà l'onere di mettere ordine nel castello di leggi sull'edilizia convenzionata, spesso inique e soprattutto scritte un italiano che si presta periodicamente a interpretazioni estemporanee e contraddittorie della magistratura, a sua volta soggette a sub interpretazioni capziose e vessatorie da parte dell'amministrazione locale, non se ne uscirà mai.
Se quello che stanno cercando di fare i burocrati del comune passerà, si propagherà anche in tutti quei comuni dissestati che aspettano solo un modo per taglieggiare i propri cittadini.
Solo a Roma si parla di 200.000 alloggi e, se non si ferma questa piano criminale, domani diventerà un caso nazionale.
Finché di questo non se ne interesserà il legislatore saremo sempre in balia di una magistratura ondivaga e originale, e di burocrati che , nonostante tutto il danno che già hanno provocato ai cittadini, non solo non pagheranno mai ma ora presentano il conto delle loro nefandezze alle loro stesse vittime."
Ho scritto qualcosa di simile (più breve) su FB inserendo la @ al Presidente del Consiglio.
Se lo facciamo in tanti magari incarica qualcuno di documentarsi sulla faccenda ...
 

Mobil

Membro Attivo
Privato Cittadino
Ho scritto qualcosa di simile (più breve) su FB inserendo la @ al Presidente del Consiglio.
Se lo facciamo in tanti magari incarica qualcuno di documentarsi sulla faccenda ...
I politici, vecchi e nuovi, sono solo interessati piazzare bandierine.
Fino a che a mobilitarsi sono 4 gatti, dalla politica non si ottiene nulla.
Quando il caso diventa mediatico forse allora si muovono, ma finquando neanche ai diretti interessati interessa più di tanto non otterremo nulla, se cerchiamo una soluzione in tal senso possiamo solo cercare di sensibilizzare la gente.
 

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