benni

Membro Junior
Nella divisione in corso tra me e mio fratello, oltre ad una parte di abitazione, mi spetterebbe un terreno di circa 2 ettari composto da una parte in piano (campo) e altre parti in pendio (frutteto e bosco). La particolarità di questo terreno è che non è contiguo alla casa, ma dista circa 100 metri e tra l'uno e l'altra si trova del terreno che verrebbe assegnato a mio fratello. Al momento il terreno a me assegnato si può raggiungere in due modi: attraverso una 'carreggiata' in piano (da sempre utilizzata dalla nostra famiglia, ma non riportata nella pianta catastale) o attraverso una carreggiata pubblica che porta ai terreni sul pendio (questa invece riportata in catasto). Il terreno a me spettante verrà coltivato per circa i 2/3. Alla mia richiesta di avere riconosciuto nell'atto di divisione la servitù di passaggio carrabile sulla parte di terreno in piano assegnato a lui, mio fratello ha posto un diniego. Poichè la carreggiata riportata in catasto costituisce un percorso più lungo di quella in piano, ma soprattutto mi costringerebbe a salire per poi discendere e viceversa (con tutti i problemi pratici che ciò comporterebbe per l'accessibilità, la coltivazione, etc), posso rivendicare a termini di legge il diritto di vedermi riconosciuta la servitù di passaggio nella parte in piano del suo terreno? Cioè nella parte più comoda, funzionale e più breve? Aggiungo che io ho solo chiesto di vedermi riconosciuta questa servitù senza indicare alcuna preferenza di posizionamento della carreggiata, ed ovviamente assumendomi le eventuali relative spese di realizzazione e di manutenzione. Grazie mille per la risposta.
 

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