GIANNI1978

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Salve a tutti, ho un quesito da porvi e ringrazio anticipatamente chi vorrà darmi un chiarimento...

Ho acquistato un immobile su fondo intercluso che ha una strada di accesso intestata al venditore. Nel rogito è espressamente previsto che, all'adempimento da parte mia di alcune prescrizioni, il proprietario mi avrebbe dovuto intestare il 50% di tale strada.

Ho eseguito tutte le prescrizioni previste ma il venditore ancora non mi ha intestato la strada...neanche dopo la messa in mora da parte mia, essendo scaduti i termini previsti per farlo.

Il problema è che nel frattempo il venditore ha concesso ad un terzo la servitu' su tale strada (servitu' che ovviamente io non avrei concesso se fossi stato il comproprietario della strada).

Secondo voi come posso tutelarmi da ciò...per esempio chiedendo l'annullamento dell'atto di servitu'?

Come dovrei procedere?

grazie
 

francesca63

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Privato Cittadino
Dovrai rivolgerti ad un avvocato, che leggerà tutta la documentazione prima di poterti consigliare .
Peraltro non mi è chiaro quale interesse ci sia ad avere la comproprietà dalla strada, che, immagino, starai già utilizzando a titolo di servitù.
 
Ultima modifica:

josko

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Agente Immobiliare
Non ho capito se la compropietà della strada sia stata attivata per la divisione delle spese di gestione. A quanto capito il venditore a tergiversato sulla intestazione del 50 % della propietà e nel frattempo ha concesso una servitù. Se lo hai messo in mora e l'atto di servitù sia stato trascritto posteriormente penso che tu possa in qualche modo annullare la stessa. Comunque come dice Francesca è meglio rivolgersi ad un legale che può avere un quadro migliore avendo la documentazione.
 

Avv Luigi Polidoro

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Certo è che se il venditore si era impegnato a cederti la comproprietà della strada (se quindi era prevista la stipula di un successivo atto di vendita), il mancato perfezionamento della cessione (seppure possa configurare un suo inadempimento) non gli impedisce di disporre della propria quota.
Naturalmente si tratta di una considerazione astratta, del tutto irrilevante in assenza di una disamina delle carte.
 

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