Veronica.Le

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Vedi Veronica,

Un intermediario, a differenza di altri proessionisti, che incassano anche in caso di grave fallimento, porta a casa il suo compenso, "salvo buon fine" dell'affare.

Per questo effetto, ciascun intermediario che si alzi dalla sua poltrona, deve avere quanto meno il cinquanta per cento di possibilita', che la propria azione gli porti risultato.
Diversamente, stare sul divano o andare a lavorare, e' la stessa cosa.
Col vantaggio che a starsene sul divano non si consumano risorse ed energie inutilmente.

Ecco che non ha nessun senso, avere "in pancia" un immobile, che non ha nessuna possibilita' di essere venduto.
Se non quello controproducente, di "inquinare" la qualita' del proprio portfolio vendite, coprendosi di ridicolo agli occhi dei potenziali acquirenti.

Vero e', che talune strategie come quelle che hai esposto, vengono spesso utilizzate, specialmente tra le fila dei network nazionali, che riconoscono un premio per ogni incarico conferito.

Strategia, che pero' non e' finalizzata al "parcheggio" del contratto, bensi' ad una sua martellante gestione, fatta con azioni assillanti dedite al ribasso del prezzo.

Malizia che evidentemente ha il suo ritorno.
Diversamente i network non butterebbero via i loro soldi.

Diversa pure, la questione dell'onere professionale atteso che chiunque, sarebbe contento di risparmiare spese di commissioni a tre zeri.
Circostanza che determina che oltre piu' della meta' delle compravendite (e dei contenziosi) avvengono in pratiche non intermediate.

Cio' perche' commettere e cadere in errori, a volte pure irreversibili, e' molto più semplice di quello che si pensi.
Con i rimedi, che poi occorrono per risolverli, che possono risultare assai piu' gravosi delle spese di mediazione.
Oltre al fatto di avere scelte e qualita' di prodotti assai piu' limitate.

Se ci pensi bene, quando vai al bar e, per un caffe' ti chiedono un euro, e' una vera e propria rapina.

Con gli stessi soldi da casa potresti fartene almeno venti.

Ma non e' la stessa cosa.


Ho venduto 9 immobili in 2 anni a cifre con qualche zero su Roma .....e senza agenzie pur avendo più di un amico nel ramo. Diffido degli agenti immobiliari proprio perchè farebbero carte false per massimizzare il proprio guadagno ed è vero che incassano solo quando vendono ma spessissimo lo fanno ad esclusivo danno del venditore. Sono capaci tutti a vendere a cifre inferiori ai prezzi di mercato ma farlo pagando una provvigione è da merli.
 

RobertodaBangkok

Membro Assiduo
Agente Immobiliare
Non ho perso neanche tempo a leggere tutto visto che sei il classico agentino immobiliare modello "bla...bla..bla" con relativo q.i. . Risparmiare il costo della provvigione significa disporre di una cifra del 3/4/5% da destinare alla trattabilità. Se calcoliamo l'analogo risparmio per chi compra abbiamo cifre più alte. Il prezzo è facile ricavarlo confrontando con altri annunci e abbiamo la rete per inserzionare. Morale, non servite a nulla e anzi ...quando vedo i vostri annunci sorrido perchè foto taroccate, mq di fantasia, vizi evidenti in bella vista nelle foto ecc.... Ho amici cari tra gli Agenti Immobiliari che al pubblico dicono ciò che tu scrivi e in privato sghignazzano dei tarocchi che vendono. Dai fatti il solito "goccetto" e vai a dormire.
Credimi, non uscire d sola, potresti causare danni a te stessa e alla specie umana. Almeno pero/ nn usare la foto appartenente ad un altra persona..ti rendi ridicola gia abbastanza qui. Non esagerare.
Schermata 2020-04-05 alle 21.57.03.png
 
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PyerSilvio

Membro Storico
Agente Immobiliare
Sono capaci tutti a vendere a cifre inferiori ai prezzi di mercato

Su questo sfondi una porta aperta.

Infatti, se leggi qualcuno dei miei interventi, l'ho sempre detto a piu' riprese:

"anche un somaro e' capace di vendere a prezzo una cosa bella".

Basta aprirgli la porta e fornirgli i documenti.

L'essenza del mestiere dell'intermediario, e' proprio quella di saper reperire i prodotti, facendosi conferire l'incarico.
Questo, rende determinante l'azione di un mediatore e traccia la differenza, tra uno e l'altro.

Vendere, e' solo l'aritmetica conseguenza a valle, di un buon lavoro svolto a monte.

Non e' un caso, che i piu' noti network nazionali, a vendere ci mandino i ragazzini di primo pelo.

Riservando la fase cardinale di acquisizione e quella fondamentale dell'accetazione, guarda caso nella cura del venditore, ai pezzi da novanta che esercitano in "scuderia".

Cio' a rendere la tua osservazione, quella sul fatto che le vendite avvengono spesso a danno del venditore, del tutto scompaginata.

Considerato che il proprietario, resta sempre la parte piu' forte dei contratti, a titolo oneroso col mediatore e ad effetti obbligatori con l'acquirente.
Che di fatto, senza saperlo, il piu' delle volte ottempera per ambedue le parti, essendo l'iniettore per l'avviamento della pratica.

Anche se un buon mediatore, non bada ad incidere ne ad una ne all'altra parte, se vuole davvero massimizzare la propria azione di guadagno.

Vero anche che sghignazziamo.

Da noi nel retrobottega, il cuore pulsante di un'agenzia, avviene pure dapaura.
Abbiamo perfino una cucina.
Forno, frigo, bollicine, frutta gelato e perfino spaghettate, quando e se, e' tempo di scherzare e festeggiare.
Sbeffeggiando questa o quell'altra pratica o l'errore eo la performance, di questo o quel collega.

Perche' se da una parte, il profilo cliente come il tuo, quando vende tende a diffidare degli agenti immobiliari, non puo' sottrarsi ad essi quando invece deve comperare.

Manifestando tutto il suo disarmo, nel rendersi conto di quanto sia determinante il mediatore, controllando il merlo, che attende solo te, che ti credi tanto aquila.

Dalle mie parti si dice
Una montagna di dane' non vale un buon meste'

(Una montagna di soldi non vale saper fare un arte)
 
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