NickWar

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Salve, una domandona, io non riesco a trovare il nesso logico. Nel 2000 mi sposto dal mio comune di Palermo ad uno limitrofo, Altofonte. Faccio regolare cambio di residenza recandomi in questo comune e tutto va liscio. Nel 2003 mi sposto nuovamente a Palermo e anche in quella occasione mi reco in municipio e cambio regolarmente la residenza, senza problemi di nessun tipo. Nel 2005 mi vedo arrivare solleciti di pagamento per la tari per l'anno 2005 dal comune di Altofonte e un sollecito per l'anno 2004. Li per lì penso ad un errore e non ci bado, ma nel 2006 mi vedo arrivare altri solleciti. Mi decido, perdo una giornata di lavoro e vado all'ufficio responsabile e gli impiegati affermano che io avevo l'obbligo di comunicare a loro che stavo lasciando l'appartamento e che intendevo spostare la residenza in altro comune. Taglio corto e chiedo di essere "cancellato" e imi rispondono che quel giorno non c'era nessuno per fare questa dichiarazione. Li mando a quel paese e me ne vado.
Dopo di allora, ad ogni mio cambio di residenza mi arriva puntualmente un sollecito da loro, che io ignoro. Adesso hanno mandato il modello unificato dell'agenzia delle entrate per l'anno in corso...
Mi chiedo: ma è come dicono loro? Io non avevo mai sentito che oltre a fare il cambio di residenza dovevo "cancellarmi" dal comune precedente, e comunque mai avuto problemi con il comune di Palermo, che avrebbe potuto avanzare le stesse richieste.
E poi, mi chiedono la Tari mandandomi i solleciti in domicili diversi, quindi sanno che io ad Altofonte non ci abito....
Cosa posso fare, come devo procedere?
 

francesca63

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Privato Cittadino
Quando ci si sposta da un immobile in locazione è necessario comunicare la cessazione dell’occupazione ai fini Tari. La Tari da quel momento sarà a carico del proprietario, o del nuovo inquilino.
Se l’immobile è di proprietà, l’imposta è dovuta anche se si va via ( a meno che non ci vada ad abitare qualcun altro a cui compete il pagamento, o che resti vuota , senza mobili e senza utenze attive).
Se non hai comunicato nulla, ai fini Tari risulti ancora tu responsabile del pagamento.
Quindi si, direi che hanno ragione.
 

Becky16

Membro Attivo
Privato Cittadino
Salve, una domandona, io non riesco a trovare il nesso logico. Nel 2000 mi sposto dal mio comune di Palermo ad uno limitrofo, Altofonte. Faccio regolare cambio di residenza recandomi in questo comune e tutto va liscio. Nel 2003 mi sposto nuovamente a Palermo e anche in quella occasione mi reco in municipio e cambio regolarmente la residenza, senza problemi di nessun tipo. Nel 2005 mi vedo arrivare solleciti di pagamento per la tari per l'anno 2005 dal comune di Altofonte e un sollecito per l'anno 2004. Li per lì penso ad un errore e non ci bado, ma nel 2006 mi vedo arrivare altri solleciti. Mi decido, perdo una giornata di lavoro e vado all'ufficio responsabile e gli impiegati affermano che io avevo l'obbligo di comunicare a loro che stavo lasciando l'appartamento e che intendevo spostare la residenza in altro comune. Taglio corto e chiedo di essere "cancellato" e imi rispondono che quel giorno non c'era nessuno per fare questa dichiarazione. Li mando a quel paese e me ne vado.
Dopo di allora, ad ogni mio cambio di residenza mi arriva puntualmente un sollecito da loro, che io ignoro. Adesso hanno mandato il modello unificato dell'agenzia delle entrate per l'anno in corso...
Mi chiedo: ma è come dicono loro? Io non avevo mai sentito che oltre a fare il cambio di residenza dovevo "cancellarmi" dal comune precedente, e comunque mai avuto problemi con il comune di Palermo, che avrebbe potuto avanzare le stesse richieste.
E poi, mi chiedono la Tari mandandomi i solleciti in domicili diversi, quindi sanno che io ad Altofonte non ci abito....
Cosa posso fare, come devo procedere?
Si esattamente è così, cambiando residenza non si chiude in automatico la tari, devi darne tu la disdetta
.
 

brina82

Membro Storico
Professionista
Sì ma non credo che il Comune non abbia fatto pagare la Tari ad altri soggetti, per quell'immobile e per quel periodo (proprietario o nuovo affittuario).

A me hanno fatto pagare tutto il 2015 anche se ero andato via a Febbraio: incavolato, ho accettato, ho pagato, e mi avevano garantito che la storia fosse chiusa così.

L'altro giorno mi arriva un pagamento di 140e del 2017 ed ho mandato mail e PEC.

Giovedì sono andato ma avevano finito i numeri all'ufficio tributi. Lunedì mi attacco al telefono.

Se non rispondono vado lì e faccio un macello, ste cose mi mandano fuori di testa.
 

brina82

Membro Storico
Professionista
PS questi problemi accadono solo quando si è in affitto o anche quando si vende un immobile? Presumo che se il nuovo proprietario fa la voltura, non vi siano problemi... o sbaglio?
 
U

Utente Cancellato 72152

Ospite
PS questi problemi accadono solo quando si è in affitto o anche quando si vende un immobile? Presumo che se il nuovo proprietario fa la voltura, non vi siano problemi... o sbaglio?

Secondo me, immaginando come sono fatti i loro sistemi informativi, è necessario SIA che il vecchio proprietario FACCIA LA CESSAZIONE, SIA che il nuovo proprietario COMUNICHI (a Roma, entro 90 giorni dal rogito di acquisto) L'ISCRIZIONE.

Sarà buffo, ma ce li vedo proprio chiedere la stessa TARI sia al vecchio che al nuovo. In fondo incassano di più... perché non dovrebbero provarci?

Di sicuro il loro sistema informatico consente di associare la stessa terna foglio/particella/subalterno a più di una persona. Anche perché è giusto, in caso di comproprietà. E quindi...............
 
U

Utente Cancellato 72152

Ospite
Cosa posso fare, come devo procedere?

1) Pagare, prima che la cifra "lieviti" ulteriormente;
2) Inoltrare pratica di cessazione TARI dove non sei più proprietario;
3) Inoltrare pratica di iscrizione TARI dove sei proprietario, verificando - se si tratta di proprietà sfitte o tenute a disposizione - se hai diritto a qualche sconto sulla TARI.

NOTA: Avere un appartamento sfitto NON significa essere esente dalla TARI con la motivazione che tu non ci abiti e decidi per tuo comodo di tenerlo sfitto: nella mia città natale si paga la TARI con il 30% di SCONTO sugli appartamenti sfitti e disabitati, ma su questo, la discrezionalità dei comuni è totale; sempre nel mio caso, lo sconto sarebbe del 100% solo in caso di appartamento completamente vuoto, senza alcun bene mobile all'interno, privo di abitanti, con le utenze acqua/luce/gas DISTACCATE.
 

Bastimento

Membro Storico
Privato Cittadino
Quando ci si sposta da un immobile in locazione è necessario comunicare la cessazione dell’occupazione ai fini Tari.
Questo mi sembra eccessivo: uno in locazione che cambia residenza, ha di fatto comunicato al comune di aver lasciato l’immobile.
Capita piuttosto il contrario: cioè che il conduttore non comunichi la presenza ai fini Tari, figuriamoci la disdetta.

Se il comune ha esternalizzato la gestione della Tari dovrebbe comunicarlo all’ente gestore.
Se invece l’immobile è di proprietà non c’è scampo: salvo le eccezioni che hai citato.
 

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