setterx

Membro Junior
Privato Cittadino
Salve a tutti, nella casa che sto per acquistare il proprietario ha affidato ad un tecnico la pratica di certificazione edilizia (comunale e catastale).

Sono emerse delle piccole discrepanze ed è stata disposta una pratica per sanare l'immobile.

Il mio architetto mi ha fatto un po' preoccupare sulle possibili tempistiche che possono variare tra bravi e/o infinitamente lunghe. Questo perchè dipende dall'ufficio comunale che è notoriamente oberato da diverse pratiche alcune delle quali hanno la priorità su altre perchè vi sono scadenze e tempi massimi da rispettare.

Ho capito male oppure veramente è il far west come mi è stato descritto?
Grazie!
 
U

Utente Cancellato 72152

Ospite
E' veramente il far west, aggravato dal fatto che tra un po' (sono un noto virologo :D ) ci sarà un nuovo lockdown e resteremo chiusi in casa fino al 21 Giugno 2021.

Poi andremo in vacanza, uno si ammalerà di Covid, poi 2, poi 4, poi 8, poi 16, 32, 64, 128, 256, 512, 1024, e ricominciamo daccapo per tutto l'inverno 2021-2022.

Gli scienziati garantiscono che tra 18 mesi a partire da oggi avremo la soluzione.

Iniziamo a contare.
 

setterx

Membro Junior
Privato Cittadino
Certo, ci va messo anche il covid. Chiaramente rispetto ai privati qualsiasi forma di lockdown è ben accetta dagli uffici pubblici. Chiudono e ciao! Poi è anche vero che ci sono persone nella cacca perché non possono concludere delle compravendite per via di un tramezzo non segnalato nel dopoguerra, ma cavoli loro!
 

marcanto

Membro Senior
Professionista
Tralasciando il momento sanitario particolare ha descritto genericamente i contesti.
Quali sono le piccole difformità che indichi. ?
Che tipo di pratica edilizia o procedura e' stata presentata ?
 

Bruno Sulis

Membro Attivo
Professionista
La tempistica dipende molto dalla tipologia di difformità e dalla localizzazione dell'immobile. Se ci sono difformità sui prospetti ed il fabbricato si trova in zona vincolata (centro storico, località marine etc) allora ti trovi nella situazione peggiore perché servono anche i nulla osta dell'Ufficio tutela del paesaggio e della soprintendenza (almeno 120 giorni). Se le difformità sono di lieve entità, ad esempio piccoli spostamenti di tramezzi, piccoli aumenti di superficie o di volume sanabili con un accertamento di conformità, la tempistica dovrebbe ridursi a 20 giorni.
Poi c'è l'incognita COVID e tutto può cambiare.
 

setterx

Membro Junior
Privato Cittadino
Purtroppo l'entità non mi è nota perchè è il venditore con suo incaricato a seguire la cosa.
Mi è stato detto mediante agenzia che si tratta di abusi di lieve entità e che nelle case vecchie è una cosa estremamente frequente.
Con il mio architetto ci siamo solo accertati che non vi fossero vincoli storici/archeologici/paesaggistici/architettonici sulla zona che potessero precludere un'eventuale "sanatoria volumetrica".

Il problema è che comunque tra: rischio covid (basta un positivo in comune e via di quarantena!), pochissimo tempo dell'unico addetto comunale (vivo in un piccolo comune), altre pratiche con priorità e l'imminente periodo delle ferie natalizie (che nei comuni sono 2/3 settimane in una forbice che va dal 15 dicembre al 15 gennaio) ho il terrore che per il 1 febbraio (data di scadenza dell'affitto) sia senza casa.

Inoltre ho la pratica del mutuo ormai in fase finale, sono convinto che la banca dovrà rivalutare i tassi d'interesse se il rogito dovesse slittare e questo potrebbe essere un'altra incognita importante qualora i tassi d'interesse si alzassero.
 

setterx

Membro Junior
Privato Cittadino
La firma del compromesso è stata fatta il 15 settembre con data rogito al 28 febbraio.
Sembrava di aver anche esagerato con i tempi...
 

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