Stefano2014

Membro Attivo
Privato Cittadino
Buongiorno a tutti.
Sono un nuovo frequentatore del forum e ringrazio anticipatamente chiunque possa consigliarmi su quanto vi sto per esporre.
Mia moglie ha ricevuto in donazione dai propri genitori un immobile nell'anno 2003.
L'immobile è costituito da una parte preponderante che è stata sanata con condono edilizio e da un ampliamento abusivo mai sanato ma che era già presente al tempo della donazione. Nell' atto non vi è menzione dell'ampliamento nonostante sia stato edificato dagli stessi genitori negli anni precedenti.
Mia moglie non si sarebbe mai immaginata al tempo di andare a verificare eventuali irregolarità, anche perchè si trattava appunto di una donazione.
Nel 2012 abbiamo dovuto accatastare questo ampliamento perchè rilevato dall'Agenzia delle Entrate come immobile "fantasma". I rilievi sono stati fatti attraverso riprese aeree.
Ci siamo già informati con il tecnico geometra che ha seguito la pratica di accatastamento e sembra che non sia possibile richiedere una sanatoria, il PRG non lo permette (l'immobile è in zona agricola).
Ora, quello che ci interessa veramente è rientrare nella legalità, anche perchè mia moglie non si sente responsabile di questo stato di fatto, non avendo realizzato lei l'immobile.
Come possiamo fare? Possiamo demolire in autonomia (cioè su nostra iniziativa) la costruzione abusiva e rettificare la situazione in catasto?
In alternativa, esiste la possibilità di sanare la parte abusiva?

Grazie.
 

Miciogatto

Membro Senior
Privato Cittadino
Qual è l'obiettivo? Rivendere o semplicemente sentirsi nella legalità?

Per il resto mi sembrano tutte domande da rigirare al vostro geometra, cosa dice in proposito?
 

Stefano2014

Membro Attivo
Privato Cittadino
Qual è l'obiettivo? Rivendere o semplicemente sentirsi nella legalità?

Per il resto mi sembrano tutte domande da rigirare al vostro geometra, cosa dice in proposito?

L'obiettivo è rientrare nella legalità, anche perché non credo sia rivendibile un immobile con degli abusi.
Il geometra dice che l'unica possibilità è aspettare il prossimo condono...e al solo pensiero inorridisco.
 

Giuseppe Di Massa

Membro Senior
Agente Immobiliare
Buongiorno a tutti.
Sono un nuovo frequentatore del forum e ringrazio anticipatamente chiunque possa consigliarmi su quanto vi sto per esporre.
Mia moglie ha ricevuto in donazione dai propri genitori un immobile nell'anno 2003.
L'immobile è costituito da una parte preponderante che è stata sanata con condono edilizio e da un ampliamento abusivo mai sanato ma che era già presente al tempo della donazione. Nell' atto non vi è menzione dell'ampliamento nonostante sia stato edificato dagli stessi genitori negli anni precedenti.
Mia moglie non si sarebbe mai immaginata al tempo di andare a verificare eventuali irregolarità, anche perchè si trattava appunto di una donazione.
Nel 2012 abbiamo dovuto accatastare questo ampliamento perchè rilevato dall'Agenzia delle Entrate come immobile "fantasma". I rilievi sono stati fatti attraverso riprese aeree.
Ci siamo già informati con il tecnico geometra che ha seguito la pratica di accatastamento e sembra che non sia possibile richiedere una sanatoria, il PRG non lo permette (l'immobile è in zona agricola).
Ora, quello che ci interessa veramente è rientrare nella legalità, anche perchè mia moglie non si sente responsabile di questo stato di fatto, non avendo realizzato lei l'immobile.
Come possiamo fare? Possiamo demolire in autonomia (cioè su nostra iniziativa) la costruzione abusiva e rettificare la situazione in catasto?
In alternativa, esiste la possibilità di sanare la parte abusiva?

Grazie.
Solo dio, al massimo un tecnico, sa se è sanabile...In caso contrario temo che anziché aggiornare le planimetrie dovrete veramente aggiornare l'immobile, in bocca al lupo!
 

d1ego

Membro Attivo
Privato Cittadino
...Nel 2012 abbiamo dovuto accatastare questo ampliamento perchè rilevato dall'Agenzia delle Entrate come immobile "fantasma"[..]
Come possiamo fare? Possiamo demolire in autonomia (cioè su nostra iniziativa) la costruzione abusiva e rettificare la situazione in catasto?
Ciao, non sono un tecnico per cui magari le mie domande non sono rilevanti ma... Che cosa ti ha scritto di preciso l'Agenzia delle Entrate? Perché immagino che abbia scritto "inscrivete a catasto o demolite". No? Magari indicando anche un termine. Dal 2012 siete ancora al "cosa dobbiamo fare"? Nel frattempo l'AdE è stata a guardare?

Se il geometra dice che non è sanabile, probabilmente è così. Se ha detto che non è iscrivibile a catasto sarà pure così (le due cose non vanno necessariamente di pari passo). Io, tanto per avere un altro parere, proverei a chiedere anche ad un altro tecnico (geometra/ingegnere/architetto) esperto di queste cose e magari ben introdotto in Comune, ed anche ad un avvocato, soprattutto per quanto riguarda la seconda parte.

Per quanto riguarda l'ultima domanda, se vi è stato detto iscrivete o demolite va da se che dovrete demolire. Se non vi è stato detto nulla, rispondete all'AdE inoltrando loro la risposta del catasto. Male che vada guadagnate tempo (ma dal 2012?!?)

Un pensiero forse peregrino... Avete detto che non è sanabile perché in zona agricola... E cambiarne la destinazione d'uso? Se la parte dell'immobile irregolare diventasse una rimessa per attrezzi sarebbe accatastabile?
 

d1ego

Membro Attivo
Privato Cittadino
A dir poco geniale direi. È sicuramente una soluzione da tentare: nel belpaese fatta la legge trovato l'inganno. ...
Quale inganno? Non mi fraintendete, rimessa degli attrezzi deve essere anche perché è sicura/probabile/possibile una visita dei Vigili Urbani (la probabilità dipende dal Comune) e certa la visita di un perito in caso di compravendita futura.
 

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