ughetto

Membro Attivo
Privato Cittadino
Ciao a tutti.
Volevo domandare il vostro aiuto in merito ad una questione spinosa che mi potrebbe riguardare nel breve periodo.....
Allora, il 30 maggio 2012 (tra poco più di un mese) scadranno i termini di locazione di un appartamento che io (proprietario) ho sottoscritto con una signora invalida. Il contratto era del tipo "4+4" e ora sta decorrendo il termine dell'ottavo anno. Viste le condizioni disagiate dell'inquilina, ho comunicato un anno fa, la mia volontà di non rinnovare ulteriormente il rapporto di locazione in quanto, per motivi di lavoro, ho la necessità di trasferirmi all'interno dell'appartamento.
Purtroppo l'inquilina mi dice che non ha ancora trovato una diversa sistemazione (dovevano occuparsene la sorella ed i figli, ma credo abbiano fatto orecchie da mercante....) e che anche a costo di ricorrere ad un avvocato, non lascerà l'appartamento se non con qualche mese di ritardo.
La mia domanda è: esiste un modo legale al 100% che mi tutela per prorogare di uno o due mesi il contratto di locazione? Non so, un contratto d'uso o qualcosa del genere?
Io credo di essere stato corretto con l'inquilina comunicando le mie intenzioni con largo anticipo, però vorrei evitare di affrontare cause e problemi inutili.
Per favore datemi qualche consiglio!
Grazie mille!!!!
 

Alessandro Frisoli

Fondatore
Agente Immobiliare
Che io sappia no, il contratto è scaduto epertanto la signora ti deve rilasciare l'immobile, pa gheràun'indennità d'occupazione, ma devi agire, mandando una ra ccomandata, nel quale richiedi il rilascio immediato dell'immobile.
 

Limpida

Membro Senior
Agente Immobiliare
Poi rivolgiti a un'agenzia immobiliare che aiuti la signora a trovare un altro appartamento in locazione.Magari la provvigione all'agenzia gliela paghi tu.
 

ughetto

Membro Attivo
Privato Cittadino
Scusa, ma io non solo vengo danneggiato (devo prendere possesso io del MIO appartamento) e in più devo rimetterci del denaro? Se non ho l'appartamento libero mi vedrò costretto ad affittare io un'abitazione..... :disappunto:
 

Pennylove

Membro Assiduo
Privato Cittadino
Succede spesso che, dopo che il locatore abbia comunicato regolare disdetta per fine contratto al conduttore, questi chieda di rimanere per qualche tempo ancora nei locali e continui magari poi a versare mensilmente somme in misura corrispondente a quello che costituiva l’ultimo canone di locazione.

Ciò succede se il locatore rimane inerte e non sa bene come muoversi. Tale situazione non è scevra di pericoli per lui, perché, in questi casi, solitamente, il locatore tende a ritenere che le promesse fattegli dal conduttore verranno mantenute, e non dà immediatamente corso all’azione giudiziaria (ricordo che alla nuova procedura di mediazione resta sottratto il procedimento sommario che consente al locatore di intimare lo sfratto per finita locazione), da proporsi tramite un legale, diretta al rilascio dell’immobile da parte dell’intimato, previa convalida dello sfratto da parte del Giudice (in questo caso il locatore dovrà armarsi di grande pazienza: i tempi per ottenere la restituzione dell’alloggio, specie se il conduttore ha compiuto i 65 anni ed è portato di handicap, sono, in genere, piuttosto lunghi e laboriosi).

In tale frangente, è il locatore quello che, spesso inconsapevolmente, rischia di più: esso può benissimo rimanere per un po’ in tale posizione, avendo, però, cura di non cadere nella trappola della sciagurata “tacita rinnovazione” del rapporto per un’altra intera tornata contrattuale, che potrebbe verificarsi dopo un certo tempo senza che si dia inizio al walzer dello sfratto.

E’ comunque opportuno che il locatore - nel caso di disdetta tempestivamente inviata - dopo la scadenza del contratto, ribadisca l’invito (con raccomandata) al proprio conduttore di rilasciare i locali, ricordando altresì che ogni somma versata dal conduttore verrà trattenuta a titolo di indennità di occupazione, ai sensi dell’art. 1591 cod. civ., con riserva di chiedere il riconoscimento di una maggiore somma a titolo di danno.

La rinnovazione tacita del contratto di locazione potrà comunque solo dedursi dal totale silenzio serbato dal conduttore dopo la disdetta o dall’univoco comportamento tenuto dalle parti, dopo la scadenza del contratto, cosicché possa desumersi la loro implicita, ma inequivoca volontà di mantenere in vita il rapporto locativo, non essendo, a tal fine, sufficiente né la permanenza del conduttore nell’immobile oltre la scadenza del termine contrattuale, né l’accettazione dei canoni da parte del locatore (Cass. 6 maggio 2010, n°10963).
 

ughetto

Membro Attivo
Privato Cittadino
Scusate, ma aiutatemi a capire bene.....
Penny, tu citi "E’ comunque opportuno che il locatore - nel caso di disdetta tempestivamente inviata - dopo la scadenza del contratto, ribadisca l’invito (con raccomandata) al proprio conduttore di rilasciare i locali, ricordando altresì che ogni somma versata dal conduttore verrà trattenuta a titolo di indennità di occupazione, ai sensi dell’art. 1591 cod. civ., con riserva di chiedere il riconoscimento di una maggiore somma a titolo di danno.".
In pratica io il giorno dopo (o una settimana dopo) la scadenza del contratto invio una comunicazione mezzo raccomandata al conduttore chiedendo di rilasciare i locali? Nel frattempo, diciamo per uno o due mesi il conduttore mi continua a pagare l'affitto (intesa come trattenuta a titolo di indennità di occupazione)? Dopo quanto tempo è "utile" procedere con una procedura di sfratto senza correre il pericolo che si il rapporto di locazione si possa intendere tacitamente rinnovato? Quali sono i termini per agire?
Grazie mille a tutti per l'aiuto!
 

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