andreacsi

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Salve,

l'appartamento dei miei genitori si trova al 6° piano di un condominio sito in una zona abbastanza prestigiosa della mia città. Costruito alla fine degli anni 70, era in origine composto da un appartamento di circa 140 mq commerciali ed un terrazzo, coperto dal solaio del palazzo, di uguale metratura, aperto sui due lati. Oltre 20 anni fa mio padre decise di realizzare delle vetrate e chiudere il terrazzo ricavando una grandissima zona giorno, quasi tutta open space tranne 2 tramezzi divisori. Anche se sopravvenuti 2 condoni non è mai stato possibile sanare l'abuso in quanto il condominio, di fatto, non ha mai autorizzato ufficialmente tali lavori se non con un virtuale silenzio assenso generale mai trattato in assemblea. Oggi vorremmo vendere l'immobile e siamo ben coscienti che dovremo riportarlo allo status ante quo. Vi porgo le seguenti domande:

-è lecito accettare una promessa di acquisto dichiarando che all'atto del compromesso inizieranno i lavori di ripristino dello stato dei luoghi?

-e se il compratore volesse acquistare così com'è, basterebbe smontare le verande o bisognerebbe togliere anche parquet, impianti, ecc?

-in funzione del prezzo, è giusto poter pensare che il valore dell'immobile non risenta troppo del ripristino vista la possibilità di poter nuovamente ripristinare il tutto senza troppi problemi (tanto si sa come vanno le cose)?

- esiste la possibilità di rientrare in qualche condono anche per via giurisprudenziale?


Saluti

Andrea
 

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