Aperitivato

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Il tizio ha prove che possano dimostrare l'avvenuto possesso a titolo di proprietario di fatto del bene??? Chi ne ha sopportato il carico fiscale???
E' zona montana e pare che i terreni siano esenti IMU. Non so IRPEF e quant'altro come siano state versate, francamente dubito che le abbia versate questo qui.
 

matusalemme

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ahh, allora dovrebbe potersi configurare un contratto di tipo cd. misto, con alcuni elementi di permuta o di scambio di prestazione d'opera/lavoro autonomo, del tipo taglio di bosco in piedi (?), a fronte del suo utile costituito da una parte del legname tagliato

tipo: tu tagli del e sul mio e poi facciamo a metà, all'incirca

questo dimostra che - almeno sul bosco ceduo - l'attuale pretendente l'usucapione del terreno eseguiva gli ordini del proprietario, quindi il preteso usucapente NON si comportava da padrone, riconosceva la proprietà altrui e non stava usucapendo nulla
 

francesca63

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Ma il fatto stesso che i venditori abbiano:
1- avvisato il parente di lasciare i terreni;
2- costituito un contratto d'affitto con altre persone per la conduzione

non dimostrerebbe di per sè il termine del "disinteresse" dei proprietari?
Non proprio; nel senso che non basta dire a voce a chi occupa un terreno "vai via".
Se sta lì, vuol dire che il suo possesso procede.
Anche l'aver firmato un contratto di affitto non aiuta, perché avrebbe dovuto mettervi in condizione di usufruire del terreno, cosa che, pare, non è stata ancora possibile.

Vicenda sicuramente sgradevole per voi, ma temo che abbiate fatto male a fidarvi delle chiacchiere (e, se posso permettermi , anche di fidarvi di seguire la strada degli escamotage, per evitare che venisse esercitato il diritto di prelazione del confinante).
Servono prove migliori, da entrambe le parti.
 

Aperitivato

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Per determinati piccoli comuni rientranti in area montana l'usucapione è espletabile anche successivamente ai dieci anni.

Dovrebbero essere 15 anni se non sbaglio.

ahh, allora dovrebbe potersi configurare un contratto di tipo cd. misto, con alcuni elementi di permuta o di scambio di prestazione d'opera/lavoro autonomo, del tipo taglio di bosco in piedi (?), a fronte del suo utile costituito da una parte del legname tagliato
Esatto! la scrittura è intitolata "Vendita di prodotto in piedi" e porta proprio quegli estremi. è datata ottobre 2006 e "negoziava" i carichi di legna che i due si sarebbero scambiati fino al 2008 (purtoppo l'allora proprietario morì nel 2007 e il carico di legna non venne consegnato). Quindi valendo 15 anni, si è ancora in tempo.
Resta da capire se questo concetto è estendibile agli altri terreni che ripeto, sono tutti confinanti.

Anche l'aver firmato un contratto di affitto non aiuta, perché avrebbe dovuto mettervi in condizione di usufruire del terreno, cosa che, pare, non è stata ancora possibile.
NON abbiamo ancora firmato o registrato il contratto e temo proprio che non lo faremo fin quando non avranno definito/mediato la situazione.
Ripeto, siamo seguiti dalla nostra associazione di categoria la quale ci ha consigliato questi meccanismi.
Però permettimi Francesca, col senno di poi anche io dico così, ma credimi, te lo assicuro che la stessa scelta di quello che chiami "escamotage" è nata dal mix di quanto ci ha suggerito l'ass.di categoria e dai comportamenti della parte venditrice, il motivo non te lo sto a spiegare (se vuoi, in privato). Noi abbiamo sollevato il dubbio a loro circa le prelazioni... il nostro obiettivo era non avere rivalse di questo tipo (che ci sarebbero sicuramente state a quanto pare)...
i loro rapporti non buoni, presumo, li hanno fatti muovere sul discorso di darceli in affitto piuttosto che metterli a conoscenza di una compravendita. Dal canto nostro, abbiamo visto questa possibilità come "vabbè, non compro (quindi non faccio un atto separato con onorari e tasse da pagare aggiuntivi), ma li gestisco in affitto, con un atto ufficiale; rimandando l'acquisto a x anni a venire"...
Diverso sarebbe stato se avessimo optato per l'acquisto, in quel caso avremmo sicuramente chiesto (anche perchè il notaio non avrebbe portato avanti l'atto) la rinuncia scritta alla prelazione.

Ho un terreno che però è pertinenziale alla casa e che fa parte dell'acquisto che ho fatto, sempre agricolo e sempre sfalciato da questo soggetto. Tale terreno non è stato reclamato a quanto ci è stato detto, nell'usucapione.
Per tutelarmi, dato che di quello sono io il proprietario e non c'è nessuno a far valere prelazioni (mi salva una strada come confine con un terreno di sua proprietà), cosa devo fare? Metterlo in mora? A me sta bene che questo faccia il fieno, però non voglio vedermelo sottratto per usucapione, perchè quel terreno oltre ad averlo pagato, sarà quello che affitterò all'az.agr. di mia moglie.

Grazie a tutti per i contributi che state dando.
Perdonatemi la lungaggine... Mi fate tornare in mente l'estimo che studiavo a i geometri...
 

Albano50

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@Aperitivato capisco la tua agitazione ma usucapire un bene non è facile, la causa si può attivare ma l'esito è sempre molto incerto se la proprietà si oppone bisogna che chi vanta l'usucapione abbia prove inconfutabili di aver utilizzato il bene con il completo disinteresse della proprietà, non mi sembra il vostro caso anche se gli eredi sono stati un poco "superficiali".
Comunque essendo già arrivati ai proprietari la lettera del legale della controparte sarà loro cura rivolgersi ad un legale per fare opposizione nei termini di legge.
A mio parere ha ben evidenziato la situazione il post 13 di @matusalemme che probabilmente sarà usato nell'opposizione.
L’usucapione dei terreni agricoli prevede, infatti, che il proprietario terriero non rivendichi, non si occupi e non si manifesti sul terreno agricolo in oggetto, in qualunque modo, per un preciso periodo di tempo, e che nello stesso periodo di tempo la terza persona si sia comportata a tutti gli effetti da proprietario. Per il caso da tè prospettato potrebbero bastare 15 anni e leggendo superficialmente quanto da tè scritto non sarebbero neppure trascorsi.

Ho un terreno che però è pertinenziale alla casa e che fa parte dell'acquisto che ho fatto, sempre agricolo e sempre sfalciato da questo soggetto.
Visto le pretese avanzate da questo soggetto per gli altri terreni, usufruirei dello stesso legale che i proprietari dovranno incaricare per l'opposizione affinchè mandi una lettera al soggetto che a partire dal giorno xyz non è più autorizzato ad accedere al terreno di tua proprietà.
 

Albano50

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tramite avvocato ad uno dei proprietari, la richiesta di usucapione dei terreni in oggetto.
Ho letto questa frase ora... l'usucapione non funziona così... tutti i proprietari vanno chiamati in causa... poi è il giudice che decide se procedere o archiviare ecc.. ecc..-
Ho più l'impressione che sia una semplice lettera di un legale di minaccia di adire a vie legali vantando un' eventuale maturato usucapione per mantenere inalterati gli attuali usi.
Se così fosse la proprietà, tutti, rispondano tramite legale che si opporranno in tutte le sedi di giudizio in cui saranno chiamati a questa pretesa con prove fatti e testimonianze che confuteranno senza ombra di dubbio questa pretesa ed in attesa che un giudice si esprima che il soggetto cessi di usare senza titolo i terreni.
Tanto la controparte non sà che prove avete in mano voi... e fermate il "tempo" di un eventuale usucapione.
Aggiungo che per tutta la durata dell'eventuale causa i terreni possono essere coltivati solo da chi decide il giudice che in genere blocca tutto fino alla fine della procedura... non per scoraggiarti la causa nei miei confronti per un preteso usucapione è durata 16 anni... alla fine l'ho vinta con la compensazione delle spese legali... ma per 16 anni il bene è stato "congelato".
 
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Aperitivato

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@marchesini , grazie davvero per l'esaustiva risposta.
Questa mattina mi sono fatto mandare copia della raccomandata che l'avvocato degli utilizzatori ha inviato a uno dei 3 proprietari e ho scoperto diverse cose:
- i proprietari in data 24.05 (3 settimane prima della nostra compravendita) notificavano via raccomadata agli utilizzatori, la necessità di affittare i terreni ad altri(cioè a noi) e chiedevano gentilmente agli utilizzatori di non entrarci per qualsasi motivo;
- l'avvocato dichiara di suo pugno che i terreni "sono da intendersi usucapiti" come se fosse un giudice;
- la lettera è piena di errori. Nemmeno tanto banali, ad esempio, con mappali sbagliati elencati in modo ambiguo... tali da non far comprendere su quali si stia chiedendo l'usucapione, rivendicando tale diritto anche su mappali palesemente mai lavorati. Inoltre, si indicano anche 3 particelle (ma con foglio sbagliato) che fanno parte del mio acquisto.
Proprio per questo punto ho deciso di contattare un avvocato e tutelarmi da questi vizi dell'atto.

Comunque, cari miei, potete dire quello che volete, ma l'istituto dell'usucapione così com'è, è di un'assurdità unica.
Poi, nelle compravendite ci sono 50000 intermediari... ne basterebbe uno in grado di sollevare questi appunti e seguire diligentemente venditori e compratori, invece si pensa solo agli onorari.
Perdonate lo sfogo, ma non sono nè acquirenti, nè compratori a dover possedere tali conoscenze.
Un saluto e grazie.
 
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Albano50

Membro Assiduo
Privato Cittadino
i proprietari in data 24.05 notificavano via raccomadata la necessità di affittare i terreni ad altri e chiedevano gentilmente agli utilizzatori di non entrarci per qualsasi motivo;
Quindi la proprietà ha operato giustamente, i terreni erano utilizzati col loro consenso...
Quella che hai in mano è una normale lettera di un avvocato....
da quello che tu dici è pure scritta con errori nell'identificazione dei terreni sui quali si vanta l'avvenuto usucapione.
In questa fase potresti pure fregartene, la lettera non è neppure inviata a tè, ed attendere con calma l'eventuale seguito.
 

Albano50

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Esatto! la scrittura è intitolata "Vendita di prodotto in piedi" e porta proprio quegli estremi. è datata ottobre 2006 e "negoziava" i carichi di legna che i due si sarebbero scambiati fino al 2008 (purtoppo l'allora proprietario morì nel 2007 e il carico di legna non venne consegnato). Quindi valendo 15 anni, si è ancora in tempo.
Presumo che gli eredi punteranno anche su questo documento per dimostrare che non poteva maturarsi l'usucapione... avrebbero pure diritto al risarcimento della mancata consegna del legname prevista nel 2007 e nel 2008 sempre che nel 2007 alla morte del proprietario non abbiamo fatto accordi diversi e se questi ci sono stati... a mio avviso mancano gli estremi per iniziare una causa, in Italia una citazione in causa non si nega a nessuno stà poi al giudice tirare le conclusioni.
Se trovano un buon legale potrebbero esserci perfino gli estremi di denunciare il tizio per "lite temeraria".
Una lite temeraria, secondo il lessico giuridico italiano, indica un'azione legale o resistenza ad essa esperite con malafede e colpa grave, ossia con consapevolezza del proprio torto o con intenti dilatori o defatigatori.
Comunque per usucapire un bene non è sufficente la lettera di un avvocato.
Se per tua tranquillità ti fai assistere da un legale, visto le caratteristiche del vicino, gli intimerei di smettere di occuparsi dei tuoi terreni e provvederei in altro modo.
 

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