DiegoE

Membro Attivo
Agente Immobiliare
Situazione: Preliminare sottoscritto con data definitivo entro il 30/03/2023. Promissario acquirente chiama (ieri) venditore per organizzare l'atto definitivo di compravendita. Quest'ultimo risponde che non vende più e vuole trattenere caparra ( senza aver fatto diffida ad adempiere ).
La richiesta del venditore è illegittima, giusto? Avrebbe dovuto fare diffida ad adempiere e risoluzione contratto?
 

philippo

Membro Assiduo
Professionista
Situazione: Preliminare sottoscritto con data definitivo entro il 30/03/2023. Promissario acquirente chiama (ieri) venditore per organizzare l'atto definitivo di compravendita. Quest'ultimo risponde che non vende più e vuole trattenere caparra ( senza aver fatto diffida ad adempiere ).
La richiesta del venditore è illegittima, giusto? Avrebbe dovuto fare diffida ad adempiere e risoluzione contratto?
Premesso che il venditore non può trattenere la caparra senza diffida . Ma l'acquirente fino a ieri 17 aprile perché non ha contattato il venditore per iscritto o con una telefonata per spostare di qualche giorno il rogito ?
 

francesca63

Moderatore
Membro dello Staff
Privato Cittadino
Se nel preliminare la data del 30/3 non era indicata come “termine essenziale”, il venditore è nel torto, e doveva muoversi diversamente.

Se io fossi l’acquirente ora gli invierei una formale convocazione al rogito, spiegando che, se non si presenterà, riceverà diffida ad adempiere (alla quale il venditore dovrà dar seguito, per non essere inadempiente lui stesso).
Se non vuole vendere più, sarà lui a dover rendere il doppio della caparra ricevuta.

Salvo diverse indicazioni nel contratto, o particolari non noti della vicenda .
 
Ultima modifica:

DiegoE

Membro Attivo
Agente Immobiliare
Ma l'acquirente fino a ieri 17 aprile perché non ha contattato il venditore per iscritto o con una telefonata per spostare di qualche giorno il rogito ?
questo non lo so

Se nel preliminare la data del 30/3 non era indicata come “termine essenziale”, il venditore è nel torto, e doveva muoversi diversamente.

Se io fossi l’acquirente ora gli invierei una formale convocazione al rogito, spiegando che, se non si presenterà, riceverà diffida ad adempiere (alla quale il venditore dovrà dar seguito, per non essere inadempiente lui stesso).
Se non vuole vendere più, sarà lui a dover rendere il doppio della caparra ricevuta.

Salvo diverse indicazioni nel contratto, o particolari non noti della vicenda .
la data non era indicata come "termine essenziale". Nel caso lo fosse stato non ci sarebbe stato bisogno della diffida ad adempiere?
 

francesca63

Moderatore
Membro dello Staff
Privato Cittadino
Nel caso lo fosse stato non ci sarebbe stato bisogno della diffida ad adempiere?
Esatto, ma è sempre un rischio che va ben calcolato, secondo le circostanze.
Mi spiego meglio; se propongo di scrivere che la data è “termine essenziale”, pensando che così la controparte sia costretta a rispettare l’impegno, e poi sono io a non poterlo rispettare …mi sono tirato la zappa sui piedi !
 

cristian casabella

Membro Senior
Agente Immobiliare
Ma in tutto questo...sei stato accorto nel tenere aggiornate le parti? Per leggo qualche commento in cui ci si chiede come mai acquirente/venditore non si sono sentiti prima della data fatidica...
Visto che sarebbe stato un tuo dovere, se li avrai sentiti, non hai captato che c'erano dei problemi?

Ma l'acquirente fino a ieri 17 aprile perché non ha contattato il venditore per iscritto o con una telefonata per spostare di qualche giorno il rogito
Forse perchè c'era di mezzo un agente immobiliare? Figurati se li faccio sentire tra di loro....
 

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