karlokarl

Membro Attivo
Privato Cittadino
Buonasera, sperando sia la sezione giusta, volevo esporre un fatto che disturba tutto il condominio.
Al primo piano di una palazzina cè un ufficio di un amminitratore di condomini che non è il nostro (oltremodo accatastato come abitazione) che svolge assemblee ad ore serali sconfinando ben oltre le ore 22 , la questione che volevo chiedere visto che nel regolamento contrattuale vi è inserita la possibilita' di adibire i locali privati a studi, se il fatto che si svolga attivita' di ufficio non comporti la votazione di tutti i condomini.
Chiedo cio' pechè avevo letto che nei regolamenti contrattuali sono valide per legge solo le limitazioni e non diciamo cosi' le concessioni.
Grazie a tutti
 

angy2015

Membro Assiduo
se nel regolamento di condominio è previsto ufficio al primo piano non ci si può opporre a tale attività con quella motivazione, rimangono però altre motivazioni praticabili: verifica del corretto accatastamento dei locali, non basta che l'ufficio sia consentito dal condominio, deve essere accatastato come tale e non è detto che il regolamento edilizio lo preveda, cosa però molto probabile in città.
Altra soluzione è agire per disturbo alla quiete pubblica che infrange sia il regolamento comunale che quello di condominio.
 

Luna_

Membro Senior
Professionista
Sicuramente avranno tutte le carte in regola. Non vedo problematiche al riguardo fermo restando il disturbo alla quiete condominiale oltre 1 certo orario ,così come dovrebbe rispettarla qualsiasi altro condomino.
 

angy2015

Membro Assiduo
a quanto mi risulta pochissimi hanno le carte in regola con quanto ho scritto e quindi non mi stupirei che questo fosse ancora accatastato come abitazione, il controllo è presto fatto, facci sapere
 

osammot

Membro Attivo
Agente Immobiliare
se l'immobile non ha la destinazione d'uso A10, non può svolgere nessun tipo di attività imprenditoriale o professionale, tranne il normale uso personale che può essere anche parzialmente promiscuo.
 

Bastimento

Membro Storico
Privato Cittadino
L'uso di un locale abitativo uso ufficio è frequentemente dibattuto.

Che fiscalmente possa essere richiesta al proprietario la variazione d'uso è un conto: che sia motivo valido per l'opposizione di terzi, ne dubito.

Le assemblee possono costituire effettivamente un disturbo, ma è spesso vero che sono concentrate in pochi periodi dell'anno. Oltre ad invitare di stabilire orari consoni, non vedo altre forme di pressione.

Oltre all'uso promiscuo, notoriamente permesso, io vedo poi anche un secondo aspetto:se chi svolge l'attività professionale non avesse necessità di esibire una categoria A10, per scopi suoi, e fosse in locazione, sarebbe abbastanza assurdo che il locatore fosse costretto a far mutare la classificazione ad ogni contratto di locazione. (ma questa è solo una mia opinione)
 

karlokarl

Membro Attivo
Privato Cittadino
Inanzi tutto grazie per le risposte, abbiamo scoperto che è uscito il tecnico comunale che ha riscontrato un effettivo cambio di destinazione ovvero da abitazione A/2 ad ufficio, ma non hanno fatto niente ( ne segnalazione al catasto per fare la variazione nè all ufficio tributi per le diverse aliquote IMU/ICI etc) adducendo che basta una segnalazione al comune ? mi sa che l'unica sara' denunciarlo per violazione regolamenti comunali e codominiali, anche perchè è stato chiesto in assemblea da parte di tutto il condominio (a parte il prprietario dell' ufficio) di smetterla con le assemblle in ufficio ad ore tarde senza pero' deliberare... non so se è valido come prova di rumori molesti. Grazie
 
U

Utente Cancellato 65257

Ospite
Intanto quando decidete una cosa in assemblea condominiale dovete deliberare con le maggioranze di legge perchè ogni decisione va messa a verbale. Il regolamento di condominio di tipo contrattuale diversamente da quello assembleare limita il godimento totale delle proprietá privata. Ci sono due caratteristiche da tenere conto a)
individuare l'attività da vietare;


b) specificando il pregiudizio che s'intende evitare (es. divieto di turbare la tranquillità dello stabile). Nel caso esposto non vi è il divieto di cambio di destinazione d'uso ma si ricorrerá al punto b divieto di turbare la tranquillitá dello stabile dopo un certo orario. Ovvio che le immissioni sonore che possono essere contestate sono ben diverse dalle voci di condomini surriscaldati... al frastuono di un circolo di musica rock. Sará premura dell'autoritá giudiziaria stabilire se si sono superati i limiti. Claudia@
 

karlokarl

Membro Attivo
Privato Cittadino
Grazie per la risposta, ma volevo evidenziare che al di la' dell'accertamento dei limiti di rumore che mi sembra siano gia trattati da vari articoli del cdice civile (cc1117 quater) , io ritengo che sia buona norma non "rompere" oltre le 22 specialmente nel periodo anche 4 sere in una settimana.
inoltre non penso che se pur permesso una destinazione commerciale debba prevalere su la destinazione commerciale.
Grazie ancora
 

Luna_

Membro Senior
Professionista
purtroppo hai detto bene....TU pensi che non sia buona norma....e così non è. Sicuramente le riunioni sono spesso e volentieri abbastanza accese. potresti andare a parlare con i titolari dell ufficio e chiedere che si faccia meno "schiamazzo" oltre 1 certa ora....potrebbe farlo anche il tuo amministratore di condominio. Anzi...sarebbe meglio.
 

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