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Penso sia importante[DOUBLEPOST=1405861164,1405860798][/DOUBLEPOST]SCIA e permesso di costruire, ecco i moduli unificati per l’edilizia
I modelli pubblicati in Gazzetta Ufficiale. Consiglio Nazionale Architetti: ‘i progettisti si attivino affinché gli Enti pubblici adottino i nuovi moduli’
di Rossella Calabrese
vedi aggiornamento del 17/07/2014
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16/07/2014 - Sono stati pubblicati in Gazzetta Ufficiale i moduli unificati per la SCIA edilizia e il Permesso di costruire, proposti dal Governo e approvati dalla Conferenza Unificata, cioè da Regioni, Comuni e autonomie locali.

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Il provvedimento pubblicato è l’Accordo, sancito il 12 giugno 2014 tra il Governo, le Regioni e gli enti locali, che uniforma a livello nazionale e semplifica i modelli da utilizzare per presentare la Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA) edilizia e la richiesta di Permesso di costruire.

“Tutti gli 8 mila Comuni avranno lo stesso modulo per la presentazione della Scia e la richiesta del permesso di costruire” - dichiarò il Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, in conferenza stampa all’indomani dell’approvazione delle regole per la semplificazione dei modelli.

Con i nuovi moduli, dunque, professionisti e imprese del settore edile non avranno più a che fare con modelli diversi da Comune a Comune ma, come richiesto da tempo alle istituzioni, opereranno con regole uniformi sul territorio nazionale.

L’Accordo prevede che le Regioni, ove necessario, adeguino i moduli alle specifiche normative regionali di settore, limitatamente ai quadri e alle informazioni individuati come variabili. I Comuni devono adeguare la propria modulistica sulla base dei nuovi modelli unificati. Se necessario, i moduli potranno essere aggiornati con successivi accordi.

E affinché Regioni, Comuni e Province adottino i moduli unificati, il Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori (Cnappc), chiede la collaborazione degli architetti che operano internamente e esternamente alle pubbliche amministrazione. “L’adozione di tali strumenti, indispensabili a garantire la libera concorrenza e livelli essenziali concernenti i diritti civili e sociali su tutto il territorio nazionale, non è automatica e richiede l’impegno da parte delle amministrazioni territoriali”.

L'iniziativa del Cnappc mira anche a “far sì che i progettisti tornino a fare i progettisti e possano contribuire a risolvere i problemi dell’habitat, senza spendere tempo ed energie a rincorrere una sterile burocrazia che, con le sue procedure bizantine e i suoi tempi impossibili, ha contribuito a mettere in grandissima difficoltà il nostro Paese”.
 

Bagudi

Fondatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
Vedremo le applicazioni pratiche....

Sicuramente alcuni comuni che si "divertono" a rendere la vita difficile ai tecnici e ai cittadini, faranno resistenza !:innocente:
 

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