Giuseppe Di Massa

Membro Senior
Agente Immobiliare
Salve a tutti,

stavo vendendo un appartamento e con il possibile acquirente ci eravamo accordati verbalmente sul prezzo, io gliavevo fatto avere l'APE e il certifcato di regolarità urbanistica, quando mi è successo un fatto personale che mi ha fatto cambiare idea sulla vendita. Il possibile acquirente dopo che gli ho comunicato di voler più vendere mi chiede di pagargli la parcella del notaio (in particolare la parcella del visurista, per le visure del caso); secondo voi ha il diritto legale di chiedere tale risarcimento di spese? anche se non ho firmato nulla? Grazie
Caro amico per ora ti è andata bene, solitamente sento parlare di risarcimenti danni ed avvocati. Non fate compravendite tra privati, ci vogliono competenze specifiche, vendere e comrpare solo tramite agenzia, almeno se sbaglia l'agenzia paga l'agenzia (che è assicurata)
 

il_dalfo

Membro Senior
Professionista
Concordo con @Bagudi sull'aspetto morale.
Concordo con @francesca63 relativamente all'aspetto legale: visti i documenti consegnati all'acquirente* questi potrebbe intentar causa con una speranza di vedersi riconosciuto quanto richiesto e con una spesa tra le parti che potrebbe notevolmente superare i costi da rifondersi.

A mio avviso per @slegolibero la miglior mossa da farsi sarebbe una transazione (art. 1965 cc) con la quale paga in toto od in parte i costi di visure etc etc ed allo stesso tempo preclude le possibilità di vedersi chiamare in causa per pochi spiccioli.

*(dovrei virgolettarlo, dato che l'acquistato non c'è stato?)
 

specialist

Membro Storico
Privato Cittadino
Non per dire che si è comportato bene, però in questo caso gli è andata bene trattare privatamente, perché se l'avesse fatto tramite agenzia, a quest'ora avrebbe già controfirmato la proposta d'acquisto e si sarebbe compromesso molto di più economicamente.
 
U

Utente Cancellato 72152

Ospite
Non per dire che si è comportato bene, però in questo caso gli è andata bene trattare privatamente, perché se l'avesse fatto tramite agenzia, a quest'ora avrebbe già controfirmato la proposta d'acquisto e si sarebbe compromesso molto di più economicamente.

Forse gli è andata pure meglio di quello che dici, perché il ripensamento potrebbe anche essere dovuto al fatto che ha trovato un altro che gli dà 50.000 Euro di più.
 
U

Utente Cancellato 72152

Ospite
Io invece l'obbligo morale lo vedo.

E per ovviare a tutti i retroscena paventati da @possessore basta scrivere due righe.

Non capisco: quando un'agenzia offre il minimo fianco alla critica, giù botte.
Quando un privato è scorretto, va bene ?

Beninteso, io non sto giustificando la condotta: a chiunque darebbe fastidio che l'altra parte ci ripensa e non rifonde le spese. Però una trattativa condotta in questo modo, è fatta apposta affinché entrambe le parti possano ripensarci fino all'ultimo minuto. E' chiaro che in questo caso, ognuno si paga i suoi danni. Altrimenti è inutile fare la compravendita tra privati, e ci si mette l'agenzia, che fa fare la proposta, chiede l'assegno, etc. etc.
 
U

Utente Cancellato 72152

Ospite
Non per dire, ma io l'anno scorso ho (s)venduto un posto auto ed ero in semplice parola col promissario acquirente, che - mie testuali parole - aveva il diritto di ripensarci fino al rogito notarile, e le eventuali spese notarili era inteso che me le sarei comunque accollate io. Casi del genere possono verificarsi quando una persona intende liberarsi di un immobile che gli costa un botto di tasse e non gli dà rendita: mette il promissario acquirente nella migliore delle condizioni possibili: prezzo stracciato, atto pagato, possibilità di ripensamento fino all'ultimo minuto.
Ero pronto psicologicamente a una mancata presentazione del promissario acquirente il giorno del rogito, ma per fortuna è andato tutto bene e non ci sono state sorprese.
 

Miciogatto

Membro Senior
Privato Cittadino
Nel caso in esame: io - mi dispiace dirlo - non pagherei, se non altro perché le visure ipotecarie e catastali si fanno da web a pochi euro e non c'è bisogno di un notaio.

Prova a visurare un immobile con 5 proprietari e diverse variazioni di mappale nel tempo. E districarsi tra iscrizioni e trascrizioni, restrizioni, cancellazioni, iscrizioni presenti ma inefficaci.

Poi non basta averle le visure, bisogna saperle leggere correttamente e in qualche caso fare ricerche più approfondite anche con il cartaceo.

Fare il visurista (o il notaio) è un mestiere che richiede competenze, non ci si improvvisa.
 
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