Bhaaa !!!! e quale sarebbe la conclusione del tutto! Vi è conclusione o e' una telenovela
Con un post da una riga e mezzo e un altro, di tre parole, era gia’ stato svelato il segreto della risposta magica.
Tuttavia, devo ammetterlo, e’ stato divertente.
Veder girare la roulette delle risposte tecniche.
Alcune inevitabile contraddizione dell’altra.
Con i condizionali organizzati in truppe ad indovinare puntate improbabili, nella ruota fatta girare.
Fino a quando ti sei accorto e finalmente, della presenza degli elementi che determinano la condivisione in condominio.
Che resta indiviso, nelle sue parti comuni, tra i proprietari risultanti il connesso titolo di proprieta’.
Nel frattempo altri invocavavano la complessita’ della disciplina mai del tutto normata.
Soccorso sprecato.
Da secoli regolata nei convivio dei contesti cortilizi.
Dove ancora oggi, puoi comperare un alloggio senza avere comunioni alcune con nonna Genoveffa, che abita lì da novant’anni.
Un campo da giuoco ben definito.
Con un colore verde, che divide le probabilità tra gli ecquiprobabili, il rosso e il nero.
Comunione, condominio o proprieta’ esclusiva.
Una probabilita’ che esclude qualsiasi altra.
Ma quale telenovela..??!!
Ecco a voi la ruota della fortuna.
Conduce un pessimo Mike Bongiorno:
Il condominio si configura in presenza di una pluralità di proprietari che condividono, si servono ed usano delle parti comuni.
Se vi sono delle comproprietà: accesso superficiale con relativa strada interna comune, accesso ai box allora il condominio SI configura per quelle sole parti comuni.
Se la villetta ha tipologia isolata, ossia la cui facciata è indipendente delle altre allora non è condominio orizzontale.
Se la sua facciata è una prosecuzione della villa limitrofa, si configura condominio orizzontale in merito alla facciata che diviene comune per le proprietà/edifici interessati.
insomma è una situazione da valutare
l'interessato aveva indicato un muro in comune nella parte interrata tra la sua possibile proprietà, villetta singola, e la proprietà limitrofa, quindi > ergo che quel muro è in comunione tra le due proprietà.