goldsilver

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Edilizia, 2.500 case restano vuote | La Provincia Pavese


VIGEVANO. Duemila e 500 unità immobiliari invendute: a Vigevano l'offerta di case supera la domanda. E dove si è costruito tra il 2006 e il 2008, nei quartieri della periferia e semiperiferia, i prezzi degli edifici nuovi precipitano del 50 per cento. Ma il mercato non gira. «Finchè non riprende il lavoro non si vedono prospettive - dicono gli addetti ai lavori - Nella migliore delle ipotesi accadrà tra tre anni. Ma nel frattempo rischia di chiudere il 15% delle agenzie immobiliari».

A Vigevano sono 380 sulle 715 del totale in Lomellina. Non è un caso che comincino a fare a meno del personale di segreteria e delle filiali con il minor numero di contatti. «Chi può si trasferisce a Milano, la selezione del settore è in atto. Io stesso ho chiuso la filiale a Cilavegna», spiega Giovanni Borghi, consigliere Federazione italiana mediatori agenti di affari di Pavia,delegato sul Vigevanese. Secondo i dati Fimaa - che del mercato immobiliare ha fornito il quadro provinciale 2008-2009 - Vigevano detiene il record negativo in termini di contratti di compravendita e di entità della svalutazione sul residenziale con almeno 8 anni. Nel primo semestre 2010 le transazioni segnalano infatti un decremento del 24%, il picco negativo in provincia. Case non se ne comprano nonostante il calo verticale del costo sul nuovo. Lo dice Fimaa e lo confermano gli operatori: «Su dieci potenziali clienti nove li porti in giro per niente per quattro mesi, al massimo chiudi con un contratto di affitto. Che dal 2008 vale la metà: siamo sui 300 euro al mese per un bilocale di 60 metri senza mobili. La gente tira sul prezzo e pur di chiudere accetti di vendere a prezzi inferiori dal 5 al 20%». A Vigevano la paralisi colpisce la semiperiferia più della periferia e del centro storico, dove con 2300 euro al metro quadro il valore delle unità residenziali resta sui livelli del 2008, quindi in linea con la tendenza di Pavia e Voghera. La fotografia delle singole zone assegna invece la maglia nera al quartiere Novara, Vigevano lato nord-ovest, con un meno 50,8% sul valore del nuovo (1425 euro nel 2009, 1625 nel 2008). Nel quartiere Genova-Torino, versante sud-ovest, il calo dei prezzi è pari al - 49,1%. La Brughiera, rione popolare verso nord: - 47,82%. Meno 47,6% nel quartiere Milano, sempre lato nord. Con 1100 euro e un calo del 45% la Morsella (periferia ovest per Mortara) risulta poi la zona più economica. Eppure il mercato ristagna anche ai margini del centro abitato.


«Dove hanno costruito troppo negli ultimi 5 anni la situazione è bloccata - spiegano gli immobiliaristi -. I costruttori sono costretti ad abbassare i prezzi ma serve a poco. Forse non andavano concessi i permessi ai tempi, anche se gli oneri di urbanizzazione fanno gola, visti i tagli agli enti locali. E i cassintegrati non pensano certo a cambiare casa. Il quadro non lascia aperta nessuna strada».

In alcuni casi le agenzie vendono sotto i livelli di prezzo del 2003, per cui se sette anni fa per un bilocale usato andavano 180 milioni di lire, oggi vanno 50mila euro. La crisi finanziaria, la crisi del manifatturiero, quindi dell'immobiliare. «Per ultimo arriva l'immobiliare - dichiara Luigi Grechi, assessore con delega all'Urbanistica -. Gli oneri urbanizzazione c'entrano poco, pesando per una media del 10% sui bilanci comunali. La Lomellina paga prima di tutto i collegamenti carenti su Milano. Perciò non si vendono case, e infatti basta andare ad Abbiategrasso e Magenta per vedere un mercato più dinamico malgrado la crisi».
 

Antonello

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Vigevano lato nord-ovest, con un meno 50,8% sul valore del nuovo (1425 euro nel 2009, 1625 nel 2008)

La differenza tra i 1625 del 2008 e i 1425 del 2009 è 200.
In percentuale il 14%, ben lontano dal 50,8%.
Se anche tutti gli altri calcoli e le deduzioni sopra descritte riportano queste incongruenze, è allarmismo puro e buono non supportato da efficienti calcoli matematici.
 

goldsilver

Membro Junior
La differenza tra i 1625 del 2008 e i 1425 del 2009 è 200.
In percentuale il 14%, ben lontano dal 50,8%.
Se anche tutti gli altri calcoli e le deduzioni sopra descritte riportano queste incongruenze, è allarmismo puro e buono non supportato da efficienti calcoli matematici.

hai perfettamente ragione......................ho guardato soprattutto il titolo dell'articolo
 

andrea boschini

Moderatore
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Agente Immobiliare
La differenza tra i 1625 del 2008 e i 1425 del 2009 è 200.
In percentuale il 14%, ben lontano dal 50,8%.
Se anche tutti gli altri calcoli e le deduzioni sopra descritte riportano queste incongruenze, è allarmismo puro e buono non supportato da efficienti calcoli matematici.

Antonello...io a Vigevano ci vivo:disappunto:.. e posso garantirti che i dati sono vicinissimi alla realta'.:shock:
Nuovo in periferia 1500/1600 al mq., 3 anni fa ( entrata nuovo PRG ) alla stessa cifra vendavami i residence di 15 anni.
Il PRG prevedeva 10.000 vani utili di nuove edificazioni ( pari a circa 3000 unita' ), con un incremento demografico auspicato in almeno 10.000 persone in 5 anni...sono passati 3 anni e a fronte di un aumento extracomunitario di circa 2500 unita', la crescita totale della citta' e' stata pari 0 !!!
E posso garantirti che non e' allarmismo..ma pura realta'.
Molti numeri sono completamente sbagliati ( es. n. ag. immobiliari )...ma il succo e' drammaticamente reale.
 

federica

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VIGEVANO. Duemila e 500 unità immobiliari invendute: a Vigevano l'offerta di case supera la domanda. E dove si è costruito tra il 2006 e il 2008, nei quartieri della periferia e semiperiferia, i prezzi degli edifici nuovi precipitano del 50 per cento.

gli sta niente che bene. ma come possono pretendere? non è questione di collegamenti o che (anche ma è nascondersi dietro lo stuzzicadenti) è questione che le giunte si lustrano con la piazza, sì vabbè la piazza ...e poi? E poi il nulla. E poi si assiste a manifestazioni di valorizzazione del territorio dove il sindaco taglia la parola ai relatori per lanciarsi sulle tartine. E poi corti che in Provenza farebbero gola a qualsiasi amministrazione, da riempire di artigiani, negozietti, posticini come in Toscana, niente. E poi nebbia, zanzare e inquinamento che si cerca di nascondere. La più alta tumoralità polmonare d'Italia. Capacità di valorizzare il territorio raso zero. Se si analizza le cose belle sono quelle fino agli inizi del secolo; poi sono case da dopolavoro del muratore o box per cavalli dove han cementato anche le petunie.

Guerre per non far fare la centrale a olio a cascina cavalli (idioti. un giro in rete e avrebbero visto che ormai da anni non rendono). Chiusa fra la raffineria di Trecate e quella di Sannazzaro con in mezzo Parona e due impianti di smaltimento a Olevano di cui uno in potenziamento, la Berflex industria dismessa pericolosa con i suoi residui tossici, Gambolò con l'acquedotto chiuso per arsenico..le incombe il secondo termovalorizzatore o il potenziamento di Parona e la centrale nucleare a poche decine di chilometri. Mettiamoci che il riso ha reso molto meno e guardiamoci negli occhi: la Lomellina ha il futuro della discarica di Lombardia.
http://www.nuovastagione.eu/NuovaStagione/Documenti/Mappa_Lomellina_IPPC_Preliminare.pdf
(e non è per nulla completa)
Allora perchè io pincopallino devo mettere i miei 2-3centomila euro in un posto moribondo? Dove anche se una giunta fa bene quella vicina gli piazza la Bayer sul confine? Ma in questo non è esonerata neanche la popolazione indifferente al consumo del territorio e interessata solo all' utile immediato. Ben diversamente da Cassinetta dove non si danno licenze per il nuovo e si recupera solo il vecchio. Finito quello se ne riparla.

Ma nel frattempo rischia di chiudere il 15% delle agenzie immobiliari».

che dispiacere! ma come pensavano di sopravvivere? in città le pagine gialle ne danno 60 per 60mila abit. Calcolando famiglie di 3 ab. restano 300 appartamenti utili. Togliamo chi ha casa e non cambia, affitti, balordi, non residenti, bambini e suore...alla compravendita cosa resta? E poi togliamo anche che le agenzie han perso credibilità: "vendesi a Vigevano" come no? Sta dopo Mortara, "comodo con l'autostrada" è Balossa Bigli che l'autostrada sì ma senza casello, si chiedono informazioni rispondono dopo 20 gg, senza quotare, senza documenti, a volte neppure "buongiorno, grazie della sua..", mezza riga col telefono quando uno manco si ricorda più che casa fosse. La risposta quando c'è è "venga e ne parliamo" come se non si dovesse fare una selezione prima almeno sulle foto e m² ma si potesse correre il rischio di farsi decine di km per scoprire il favoloso bilocale 20mq soppalcati e bagno cieco. E intanto un giorno di ferie bruciato. Per non parlare di quelli così provinciali da non capire che se un genitore va a cercare casa per il figlio è per fare la selezione e non fargli bruciare ferie, che non han ancora afferrato che c'è gente che lavora...la-vo-ra = lzarsi alle 6 e tornare alle 20. Per non parlare di quelli che "è una donna e quindi non conta" (l'80%, no, il 90%) a monte del sapere chi è, cosa sa e cosa fa. Con la sensazione diffusa del "mapperchè non ti spicci a decidere e mi fai perdere tempo?" come se la casa e migliaia di euro fossero un barattolo di pelati. Quindi alla fine il succo è che non c'è rispetto per il cliente. (modalità ben condivisa in tante professioni, per carità e alla grande pure fuori)
Vigevano detiene il record negativo in termini di contratti di compravendita e di entità della svalutazione sul residenziale con almeno 8 anni.

Ma scusassero gli amministratori comunali: se non si mette a posto la città, se si lascia sulla testa dei cittadini la spada di Damocle di tutte le schifezze citate è strachiaro che il mattone vale zero e dunque è appetibile all' extracomunitario con quel che ne segue. E mica cambia anche quando facessero la Mortara Broni o il collegamento Malpensa e Fiera. Il brutto resta brutto.
Ma caspita se neppure il Colombarone in decenni son riusciti a mettere a posto...In-ca-pa-ci. Punto.
E non affondiamo il coltello in architetti del Parco. Però c'è la piazza..

La Lomellina paga prima di tutto i collegamenti carenti su Milano. Perciò non si vendono case, e infatti basta andare ad Abbiategrasso e Magenta per vedere un mercato più dinamico malgrado la crisi».

eccolo il cerino. Ma solo guardarla la campagna di Abbiategrasso, Ozzero, Motta: ha un' ordine, una pulizia che "di là" non c'è. Ma non c'entrano gli amministratori, è l'erba che di qua cresce pettinata.
 

Antonello

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la crescita totale della citta' e' stata pari 0 !!!

Caro Andrea, tutto il mondo è paese.
Quì, circa 20 anni orsono, in un libro regalato alla popolazione contenente lo studio commissionato dalla Provincia ad una società di ricerca e programmazione, c'era scritto che i paesini all'interno si sarebbero spopolati.
Si leggeva che i cittadini di quei paesini sarebbero andati a vivere nelle città che si affacciavano sulla costa e citava: Alghero, Olbia, Cagliari.
Addirittura accennava che Sassari avrebbe perso il primato di seconda città dell'isola.
Al periodo tutti i grandi soloni illuminati di campanilismo risero e presero per buffoni i ricercatori.
A distanza di venti anni sta succedendo quello previsto e senza sfera di cristallo.
La gente va dove, a suo parere, pensa di vivere meglio.
Gli operatori, anzichè stare ad attendere la seconda manna dal cielo, dovrebbero seguire l'esempio della popolazione.
Andare dove va il mercato.
 

acquirente

Nuovo Iscritto
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gli sta niente che bene. ma come possono pretendere? non è questione di collegamenti o che (anche ma è nascondersi dietro lo stuzzicadenti) è questione che le giunte si lustrano con la piazza, sì vabbè la piazza ...e poi? E poi il nulla. E poi nebbia, zanzare e inquinamento che si cerca di nascondere. La più alta tumoralità polmonare d'Italia. Capacità di valorizzare il territorio raso zero. Se si analizza le cose belle sono quelle fino agli inizi del secolo; poi sono case da dopolavoro del muratore o box per cavalli dove han cementato anche le petunie.
Guerre per non far fare la centrale a olio a cascina cavalli .........................
Allora perchè io pincopallino devo mettere i miei 2-3centomila euro in un posto moribondo?

che dispiacere! ma come pensavano di sopravvivere? in città le pagine gialle ne danno 60 per 60mila abit. Calcolando famiglie di 3 ab. restano 300 appartamenti utili. Togliamo chi ha casa e non cambia, affitti, balordi, non residenti, bambini e suore...alla compravendita cosa resta?
Malpensa e Fiera. Il brutto resta brutto.
eccolo il cerino.


brava.............nessuno meglio di chi ci vive riesce a descrivere bene i difetti ed i pregi del posto.
sono d'accordo con te anche se onestamente non conosco Vigevano, ci sono venuto da ragazzo.........................una volta.
diciamo che i prezzi dovrebbero scendere e stanno scendendo in provincia, hinterland e periferia delle grandi citta, Milano compresa dove abito io.
certamente trovo difficile che scendano tanto nelle zone residenziali milanesi in piazza Cadorna o in zona porta Venezia perche' stiamo parlando del centro citta', del lusso, del piu' e piu' dove i prezzi erano alti, sono alti e resteranno sempre alti. buon per chi se lo puo' permettere.
questo non significa pero' la follia che c'e' stata anche dove non ci sono trasporti, non c'e' lusso, non ci sono negozi alla moda, non c'e' il Duomo o la Scala.
Ciao
 

Mil

Membro Senior
Antonello...io a Vigevano ci vivo:disappunto:.. e posso garantirti che i dati sono vicinissimi alla realta'.:shock:
Nuovo in periferia 1500/1600 al mq., 3 anni fa ( entrata nuovo PRG ) alla stessa cifra vendavami i residence di 15 anni.
Il PRG prevedeva 10.000 vani utili di nuove edificazioni ( pari a circa 3000 unita' ), con un incremento demografico auspicato in almeno 10.000 persone in 5 anni...sono passati 3 anni e a fronte di un aumento extracomunitario di circa 2500 unita', la crescita totale della citta' e' stata pari 0 !!!
E posso garantirti che non e' allarmismo..ma pura realta'.
Molti numeri sono completamente sbagliati ( es. n. ag. immobiliari )...ma il succo e' drammaticamente reale.

Andrea, io non dispererei....Ti assicuro che molta gente si fa piacere le zanzare e la nebbia (per la verità molte meno di un tempo) perchè dalla parte nord con la scusa dei treni e della presunta salubrità delle zone i prezzi sono diventati insostenibili.
Qualcuno ha capito che l'altomilanese non è poi così competitivo e che tanto le varie cittadine sono i nuovi quartieri dormitorio, dove non c'è nulla e non è mai Milano. E i problemi nei collegamenti te li trovi lo stesso, perchè non sono comunque lontanamente paragonabili alla città vera e propria. Quindi molti milanesi si stanno interessando alla zona sud, dove a parità del "nulla"almeno però riescono a comprare a prezzi ragionevoli . E non sono affatto extracomunitari come sostiene qualcuno, ma gente normalissima che ha capito che il gioco non vale la candela.
Credo che dalle tue parti se i prezzi si aggiustano a cifre competitive l'invenduto non rimarrà in realtà molto a lungo. Tieni anche conto che tutta la fascia sud è fortemente interessata dallo spostamento in massa delle aziende, che scappano dal centro e dal nord per i costi troppo alti. Conosco molte persone che hanno visto gli uffici traslocare in posti che una volta mi ricordo non avevano il minimo valore. La zona nord finora ha tenuto abbastanza per la presunta efficienza dei collegamenti, ma anche qui il voler far passare per oro ciò che non è ha portato all'eccesso opposto...pensa che in certe zone quasi quasi ci si avvicina come prezzi all'immediata periferia della città. E' chiaro che quando è così poi la gente capisce che è un paradosso speculativo....
 

andrea boschini

Moderatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
.pensa che in certe zone quasi quasi ci si avvicina come prezzi all'immediata periferia della città. E' chiaro che quando è così poi la gente capisce che è un paradosso speculativo....

ti do' un dato...qui si cerca di vendere il nuovo in posizioni non di centro a 1.600 euro al metro...quindi vedi tu la speculazione:disappunto::disappunto:
 

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