m1rko

Nuovo Iscritto
Salve,
ho presentato una richiesta di DIA per frazionamento di una mia unità imobiliare.
Volevo sapere quando e/o come avrò le due unità catastali? Più precisamente mi aspetto di avere nell'estratto delle visure catastali non una ma due unità... è corretto?

Grazie anticipatamente per la collaborazione e disponibilità

Un Saluto
Mirko
 

Bastimento

Membro Storico
Privato Cittadino
Salve,
ho presentato una richiesta di DIA per frazionamento di una mia unità imobiliare.
Volevo sapere quando e/o come avrò le due unità catastali? Più precisamente mi aspetto di avere nell'estratto delle visure catastali non una ma due unità... è corretto?

Grazie anticipatamente per la collaborazione e disponibilità

Un Saluto
Mirko

Non è così ..lapalissiano.

Purtroppo con il frazionamento in due unità immobiliari, occorrerà adempiere ad alcune norme:
1) il comune chiederà per la 2° unità il rispetto dei NUOVI requisiti edilizi (acustica, visitabilità, attestato energetico, impiantistica ecc)
2) A fronte della documentazione di progetto fornita, a fine lavori il comune rilascierà l'agibilità
3) A fine lavori un tecnico (geom) preparerà la documentazuione catastale di frazionamento e trasmetterà alla AdT il tutto.

Solo dopo questo adempimento le visure riporteranno due distinte unità catastali.
 

m1rko

Nuovo Iscritto
Grazie pe le vostre risposte...
pagare?! purtroppo so' bene.... per questa attività ho incaricato un geometra e per dirla in breve non è GRATIS :)
Il frazionamento che sto effettuando è di un locale C2 pertatno i requisiti edilizi (acustica, visitabilità, attestato energetico, impiantistica ecc) servono lo stesso? attualmente sto aspettando i 30gg di silenzio assenso prima di poter iniziare con i lavori murari per dividere il locale, quindi una volta effettuati questi lavori il mio geometra dovrà effettuare la documentazuione catastale di frazionamento e trasmetterla alla AdT? documentazione a parte i tempi di trascrizione sono brevi?
scusate se vi faccio tutte queste domande ma il geometra oltre a levarmi bei soldini risulta essere sfeggente e fornisce risposte poco esaurienti e pertanto non vorrei che mi dicesse frottole per prendere tempo e tirare questa cosa alle lunghe!

Grazie ancora

Un Saluto
Mirko
 

Bastimento

Membro Storico
Privato Cittadino
Ho in corso una pratica analoga, e Purtroppo non si risolve velocemente.
Molto dipende dai Comuni, che ormai da tutte le parti tendono a non prendersi responsabilità.

Tieni quindi presente che il frazionamento comporta sia una pratica edilizia presso il comune, pagamento di oneri di urbanizzazione, e successivamente, a cose approvate e realizzate, una pratica catastale e relativi ulteriori balzelli. A cui si aggiungerà l'onorario del geometra per il tutto.
La realizzazione di un muro divisorio, replica di impianti sanitari, di riscaldamento e cucina per la 2° unità comportano la presentazione di un progetto vero e proprio che deve sottostare alla vigente (attuale) normativa edilizia ed al rilascio di una autorizzazione a procedere da parte del comune, una volta soddisfatte tutte le richieste.

Il muro divisorio, essendo nuovo, deve avere caratteristiche di insonorizzazione adeguate: poi particolare richiesto, sarà la soluzione degli scarichi del riscaldamento se questo è autonomo, e la aerazione e ventilazione del fornello della cucina.
La dimensione dei locali ed il loro utilizzo dovranno essere adeguate alle norme d'igiene.

Il frazionamento dal punto di vista catastale, sarà l'ultima cosa,ed avverrà a lavori ultimati, con la trasmissione della relativa pratica.
:basito:
 

ag1953

Membro Junior
Scusate se mi intrometto,ma avrei unch'io un quesito da proporre:
Un u.i. ,costruita in sopraelevazione in parte su beni di proprietà del marito ed in parte su beni intestati alla moglie,è stata regolarmente sanata dal comune,ma catastalmente risultano 5 particelle graffate di cui 2 interamente intestate alla moglie e 3 intestate alla moglie ed ai figli x le quote di legge spettanti dalla successione del marito
Dovendo la signora donare ai 5 figli tutte le quote di sua proprietà di questo ed altri beni,per permettere loro la divisione ed il passaggio dell'u,i, ad un solo figlio,qual'è la prassi in questo caso, dato che la rendita catastale su cui calcolare il valore del bene è unica per l'intera u.i.?
Bisogna prima frazionare il bene x permettere la formazione degli atti e poi riunirlo,pur non facendo nessuna modifica?
 

Bastimento

Membro Storico
Privato Cittadino
Bisogna prima frazionare il bene x permettere la formazione degli atti e poi riunirlo,pur non facendo nessuna modifica?

Mon è molto chiaro quanto ipotizzato: se ho capito bene la domanda risponderei così:

La comunione su un bene è una cosa diversa dal frazionamento dell'immobile. Si fraziona se si vogliono creare distinte u.i.; se il complesso è oggi di proprietà indivisa tra vari soggetti e si vuole procedere ad una donazione, l'atto consisterà in una forma di divisione dei beni in comune, con eventuale compensazione monetaria: al figlio A viene assegnato l'immobile A, conferendo al figlio A le quotr degli altri proprietari. Dovrà risiltare per questi una contropartita equivalente, ad esempio l'assegnazione al figlio B delle quote di A sull'immobile B.
 

ag1953

Membro Junior
La massa da dividere non è costituita da quella sola u.i.:diciamo che in base agli accordi tra i fratelli quell'u.i.sara' destinata ad uno solo di essi:
il problema è quella specifica u.i., che,pur essendo una sola unità immobiliare,dalla visura catastale comprende 2 particelle graffate intestate al 100% alla madre e altre 3 particelle graffate intestate x 5/15 alla madre e x 2/15 ciascuno ai 5 figli.
La rendita catastale invece è unica x l'intera u.i.
Dovendo la madre procedere alla donazione della sua quota ai 5 figli,non è possibile quantificarne il valore, in quanto in parte è la sola proprietaria ed in parte è in comunione coi figli stessi
 

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