pensoperme

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Privato Cittadino
Sull'onda delle discussioni tenute e lette in questo forum, mi pare di capire che gli agenti immobiliari italiani tendano a sopravvivere senza minimamente preoccuparsi di ciò che accade o potrebbe accadere intorno, non solo, tendono a definire che li mette in guardia contro probabili sorprese come "disturbatore".
Premesso che l'atteggiamento non riflette solo al categoria degli agenti immobiliari, ma tutti noi italici in genere, vi invito nuovamente a provare a documentarvi su possibili sviluppi che potrebbero risolvere tutti i vostri problemi semplicemente rendendoli vetusti, sorpassati (il che potrebbe comunque non essere una cosa piacevole, per voi).
Mi sono trovato a sentire che secondo voi il consumatore non chiede agli agenti immobiliari una professionalità più riconoscibile, più trasparente.
Se può esser verosimile sostenere questa tesi mantenendo gli occhi ben puntati nel metro quadro dove si opera, allargando gli orizzonti e documentandosi un minimo si potrà tranquillamente verificare che tale domanda esiste ed è ben radicata da tempo, ciò ha generato una UNI che potrebbe essere in futuro usata come base per qualcosa d'altro.... ma limitiamoci a cosa invece sta già accadendo OGGI.
Nel forum ho letto che addirittura si spera in leggi che aumentino la tutela dell'agente immobiliare al punto di renderlo perfino obbligatorio, che sarebbe un precedente mondiale.
Io vi comunico che al di la della questione agente immobiliare obbligatorio o meno, al di la di ogni legislazione possibile, quello che sta accadendo sembra andare in una direzione nella quale il mercato diverrà unico, quindi qualsiasi agente immobiliare di qualsiasi paese comunitario potrà operare in qualsiasi nazione facente parte della comunità europea, con l'abilitazione necessaria nel suo paese di provenienza, quindi sia gli agenti immobiliari che devono avere dei requisiti, sia quelli che non li devono avere perché non previsto nel paese di origine, potranno operare legittimamente in ogni pese, usufruendo delle stesse tutele.
Questo si chiama The Single Market Act - European Commission.
Se faccio una speculazione pura e semplice, direi che se si avvera questo, probabilmente l'unica cosa che differenzierà la qualità di un agente immobiliare di serie "A" da uno di classe inferiore, sarà qualcosa che assomiglia al modello anglosassone, una specie di certificazione (non una iso attenzione, è un altra cosa) che un Agente ha in quanto si rifà a determinati STANDARD qualitativi dettati da un regolamento condiviso a livello europeo (che magari potrebbe prendere spunto dal lavoro già fatto in sede di stesura della uni en 15733, della quale avete parlato anche qua, con scarso interesse, come per ogni novità, rifiutata a prescindere sperando che nulla cambi). Non aggiungerò altro (se no va a finire che mi linciate, visto il modo con il quale reagite a ogni novità), avete il materiale per documentarvi da soli se questo possa essere o meno interessante per voi. Mi chiedo anche chi stia presenziando alle varie riunioni in sede europea a rappresentarvi e perchè voi non ne siate a conoscienza.
Non dare il pesce, insegnali a pescare.
 

pensoperme

Membro Storico
Privato Cittadino
E in ambito governativo c'è chi ci rappresenta ? o l'Europa sta facendo tutto senza consultare anche l'italia ?
Che sappia io ci dovrebbe esser qualcuno che se ne occupa anche per voi. Probabilmente Tecnoborsa che ha già rappresentato l'italian real estate anche in fase di stesura della UNI. La cosa che mi stupisce è che non siate per nulla informati... chiaro che sono speculazioni per adesso ma credo abbastanze fondate.
Il punto è che dal 2012 partirebbe un processo di unificazione del mercato basato sul principio di multireciprocità come principio fondante, dove tu lavori da me e io lavoro da te, riconoscendoci reciprocamente come abilitati a farlo (semplificando).
Questo dovrebbe voler dire che, come sembra avvenire già anche in alcune zone d'italia (mi pare di aver sentito che sul Lago di Garda ci siano già esempi del genere) che l'agente immobiliare tedesco opera in italia con la qualificazione tedesca (conoscete vero quali requisiti servono in germania, no?).
Questo significherà che l'agente romeno o croato, potrà esercitare dovunque in europa, senza dover sottostare a nessun "filtro" della nazione dove andrà a lavorare.
Se questa intenzione dovesse diventare una direttiva, probabilmente, vuol dire che entro il 2015 l'italia dovrebbe adeguarsi (penso che sia inutile ricordarvi che è già avvenuto).
Io credo che questo sia il futuro e per questo vi rinnovo l'invito a cambiare modo di ragionare, perchè se c'è un minimo di fondamento, le posizioni pre-concquistate sono praticamente nulle e il gioco si sposta su un piano "europeo" per quanto riguarda la qualità e gli standard e su un piano commerciale e di marketing che significa innanzitutto, propensione alla clientela e abbandono dei ragionamenti legati a "diritti e obblighi".
MA potrebbero essere anche pensieri senza senso di uno scribacchino d'altura :D
;)

PS.

Posso confermare che ad oggi manca, nell'elenco delle professioni regolate, l'agente immobiliare italiano, ma c'è quello svizzero, quello romeno.... credo sia dovuto non tanto alla esclusione di voi agenti italiani, quanto al fatto che chi vi rappresentava non ha agito in tal senso... per adesso.
 

pensoperme

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Alessandro Frisoli

Fondatore
Agente Immobiliare
La UNI 15733 è un tomo di circa 100 pagine, giusto Giuliano? di cui 20 riguardano i Notai e 80 gli agenti immobiliari.

il punto non è che sia giusta o sbagliata, secondo me il punto è che agli agenti immobiliari vengono richieste sempre più professionalità, aggiornamento, e responsabilità, senza nulla avere in cambio !!!!!!

Niente albo, niente tariffario niente obbligatorietà niente certezze, solo oneri senza onori

Unica categoria professionale , ci piace chiamarci così ma siamo ausiliari del commercio, al mondo a dover dichiarare in un atto pubblico i compensi percepiti, ad essere coobligati in solido con il versamento delle imposte dei clienti.... Siamo una categoria vista con sospetto e fonte di tanti male, oltre che miniera di denaro "nero" e fonte di reciclaggio :risata::risata::risata:

Mi fa piacere che qualche tedesco venga ad aprire a Gallarate :D, dove già ho trovato difficoltà io che venivo da Milano !!
Però se l'Europa chiede qesto, va bè che vengano, vorrà dire che decadranno tutte le incombenze che chiedono a noi per poter esercitare :ok:

Mi fa piacere poi che un privato cittadino sia così informato ed interessato circa la nostra professione, vuol dire che qualcosa sta cambiando
 

pensoperme

Membro Storico
Privato Cittadino
Cosa non si deve fare per vivere... guarda cha queste cose non riguardano solo gli agenti immobiliari, ma tutti noi. Il problema poi non è che il tedesco venga a gallarate.
State discutendo in molti post di filtri di accesso ecc., giusto?
Qui di seguito proporrò cose assurde, totalmente speculative, assolutamente non fondate:

Io sono un franchisor.
Ho un mercato da sviluppare, il mio mercato è principalmente vendere il mio brand e tutto il resto ad agenti immobiliari che poi mi pagheranno i fees e le royalties.
In germania ho una legislazione più aperta, nell'accesso alla professione, in croazia pure.
So che per avere possibilità di vendere i miei punti vendita devo avere affiliati.
Per averli oggi, in un paese come l'italia, devo attendere che questi individui si attivino per diventare agenti immobiliari, attraverso ciò che prevede la legge.
La mia è una rete.
Oggi ho un mercato "chiuso" ma domani mi si apre, magicamente, in forza di un single market act.
La multireciprocità permette a un agente formato in croazia e riconosciuto come tale in croazia possa operare in tutto il territorio comunitario.

Devo continuare?

ooops mi è caduto questo link: http://nuke.mollotutto.com/Default.aspx?tabid=167 (non c'entra e non vuol dire nulla eh? per far capire meglio).

Ora, se mi hai seguito nell'assurdo ragionamento, assolutamente infondato e fuori da ogni possibilità di avverarsi, capisci che se fosse possibile ciò, inutili sarebbero quelle discussioni e inutile l'approccio che avete fino ad ora tenuto riguardo al vostro lavoro.
Se questa cosa assurda in futuro si avverasse, penso dovrete affrontare il nuovo mercato con mentalità diversa.
 

Bagudi

Fondatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
capisci che se fosse possibile ciò, inutili sarebbero quelle discussioni e inutile l'approccio che avete fino ad ora tenuto riguardo al vostro lavoro. Se questa cosa assurda in futuro si avverasse, penso dovrete affrontare il nuovo mercato con mentalità diversa.



Bene, se questo avverrà, dovremo adattarci.

Ok, vedremo di farcela.

Ma non mi è ancora chiaro il tuo punto di vista oggettivo e soprattutto costruttivo: continui a "minacciarci" di conseguenze inenarrabili, ma - se tu vedi lontano come sembra che sia (e ti invidio per questo) - perchè non ci indichi la strada ?

Silvana
 

pensoperme

Membro Storico
Privato Cittadino
Bene, se questo avverrà, dovremo adattarci.

Ok, vedremo di farcela.

Ma non mi è ancora chiaro il tuo punto di vista oggettivo e soprattutto costruttivo: continui a "minacciarci" di conseguenze inenarrabili, ma - se tu vedi lontano come sembra che sia (e ti invidio per questo) - perchè non ci indichi la strada ?

Silvana

E perché dovrei farlo? :) Non ti pare abbastanza aver portato alla attenzione cose che non non conoscevi? Se avessi delle risposte, non starei a fare la maieutica, le scriverei per esteso, credo. Sinceramente credo che sia importante avere dubbi, più delle certezze. Se riesci a vere dubbi e ad elaborarli, puoi cominciare ad avere il bisogno di cercare nuove idee, soluzioni, progetti e ad abbandonare la passività. Importante è non chiudersi in percorsi mentali che si arrotolano su se stessi, come riconoscerli? Io uso questo principio per me: quando vedi che discuti delle solite cose da più di 6 mesi, probabilmente stai discutendo inutilmente, puoi pure continuare a farlo, ma almeno siine cosciente.
Dal mio punto di vista parlate molto dei vostri diritti o doveri, ma non provate approcci che siano rivolti al cliente, il solo pensare che i vostri obblighi siano un qualcosa che vi qualifichi automaticamente agli occhi del cliente (siamo noi i professionisti) a mio modesto parere è un limite, un modo di pensare molto rivolto ai vostri interessi, dimenticando spesso che i vostri interessi sono i vostri clienti. Non sentite corpo, non vi sentite responsabili se un vostro collega si comporta male, lo emarginate, ne prendete le distanze, spesso, elevandovi (auto-referenziandovi) e dicendo che voi non fareste mai quegli errori e che non li avete mai fatti. Io che sono dall'altra parte, lo leggo come una difesa a prescindere e una auto-assoluzione. "Sono sempre gli altri, quelli cattivi, a danneggiarci, noi siamo buoni, non sbagliamo, non sporchiamo per terra". Anche se fosse vero non è quello che vogliamo sentirvi dire. Quando uno dei 100 clienti insoddisfatti (su 10mila clienti dei quali 9900 soddisfatti, ok?) si lamenta su un forum di aver firmato una proposta con scadenza 60 giorni non ci deve esser condanna del collega come mela marcia, eccezione, perché per la percezione del cliente l'eccezione non è l'agente scorretto, ma quello corretto che ancora deve trovare.
Chiaro che nessuno è responsabile dell'azione di altri, ma insieme invece, come categoria, ne siete tutti responsabili.
Siccome è impossibile pretendere dallo stato italiano che faccia rispettare le leggi e tuteli questi cittadini e chi opera correttamente, visto la sua naturale efficienza, io ritengo che tocchi a voi.
Come?
Bellissima domanda, credo che se avessi una risposta certa dovrei come minimo vendervela.
Voi siete sicuri di esservi mai fatto carico, veramente, di queste cose?
O vi siete solo preoccupati di prenderne le distanze? (noi siamo buoni, loro sono gli orchi cattivi)
A chi pensate interessi risolvere queste problematiche davvero, o meglio, a chi pensate dovrebbe interessare?
Pensate che basti davvero prenderne le distanze e continuare come avete sempre fatto, perché "non tocca certo a voi" sistemare le cose?
Pensate che basta scrivere sui forum per risolvere i problemi che vi attanaglino, uno su tutti la totale perdita di appeal sulla vostra clientela?
Voglio chiarirvi che non c'è accusa, non c'è condanna in quanto dico, cerco di mettermi nei vostri panni e di ragionare come ragionerei... ma forse lo faccio perché non sono mai stato un agente immobiliare... si potrebbe pensare.. ma è davvero così importante?
Queste mie domande non chiedono risposte perché non ne hanno di assolute.
Ce ne sarebbero altre mille, ma credo che voi che svolgete il vostro lavoro tutti i giorni possiate individuare cosa magari avreste potuto fare, giorno per giorno, per eliminare i problemi dei quali vi lamentate, di sicuro posso solo dirvi che quanto avete fatto fino ad oggi non è sufficiente.
 

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