andrea boschini

Moderatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
Il mercato immobiliare italiano testa debole anche nel terzo trimestre 2011. Lo dice il sondaggio congiunturale sulla compravendita di case pubblicato ieri da Banca d'Italia, effettuato intervistando 1.524 agenti immobiliari in tutta Italia.
Il risultato è che nel terzo trimestre 2011 la quota di agenti che hanno segnalato una diminuzione dei prezzi è cresciuta al 51,2 per cento dal 46,8 della precedente indagine, ed è diminuita l'incidenza di coloro che hanno
indicato un aumento delle quotazioni (da 1,3 a 0,9).
La percentuale di agenzie che nei mesi estivi hanno venduto almeno un immobile si è ridotta al 65,5 dal precedente 69,3; flessione osservata su tutto il territorio nazionale.
Per quanto riguarda l'andamento dei nuovi incarichi a vendere, il saldo tra le quote di agenzie che segnalano un aumento rispetto al secondo trimestre dell'anno e di quelle che ne riportano una diminuzione è aumentato a 15,1 punti percentuali (da 12,1), in connessione soprattutto con gli andamenti osservati nelle aree non urbane. Le ragioni per cui gli incarichi a vendere vengono sospesi sono varie, ma i due terzi degli intervistati hanno riportato che ciò avviene per l'assenza di proposte di acquisto a causa di prezzi percepiti come troppo elevati. Sono aumentate le quote di operatori che indicano anche proposte di acquisto a prezzi giudicati troppo bassi dal venditore (54,5 per cento dei casi contro il 52,0 rilevato in luglio), difficoltà nel reperimento del mutuo (55,3 per cento contro 51,9) e attese di prezzo più favorevoli (22,3 per cento contro 21,9).
Nel terzo trimestre del 2011 il margine di sconto dei prezzi di vendita rispetto alle richieste iniziali si è lievemente ampliato, al 12,5 per cento (12,1 nella precedente indagine; Tavola 6); il rialzo si è concentrato nelle aree urbane (al 12,3 per cento, dall'11,3).
La quota di acquisti di abitazioni effettuata con accensione di un mutuo ipotecario sarebbe scesa di oltre 5 punti percentuali rispetto alla scorsa indagine, al 67,1 per cento (da 72,6).
La percentuale di agenti che riportano un peggioramento delle prospettive a breve del mercato nazionale è infine aumentata al 43,1 per cento (dal 34,8 della rilevazione precedente).

Fonte : Banca d'Italia
 

ccc1956

Membro Senior
Professionista
per vendere casa è necessario uno sconto del 20% (grafico)

rapporto banca d'italia tecnoborsa — idealista.it/news/

Mercoledì, 2 novembre, 2011 - 08:52

lo sconto c'è e si vede. è questo in sintesi il quadro tracciato dal rapporto sul mercato immobiliare della banca d'italia, tecnoborsa e agenzia del territorio. di fronte al calo delle compravendite, le difficoltà di accesso al mutuo e la crisi generale, ci vogliono 7 mesi di media per vendere casa. e senza uno sconto del 20% si fa davvero dura

il rapporto trimestrale (sondaggio congiunturale sul mercato delle abitazioni in italia) mette in luce che nel terzo trimestre del 2011 si à intensificata la debolezza del mercato immobiliare. i due segnali più forti sono la difficoltà di vendere e la flessione dei prezzi, con prospettive, per di più, negative

il rapporto si basa sulle rilevazioni effettuate tra 1.524 agenti immobiliare sparsi su tutta la penisola. secondo i sondaggi effettuati solo il 2,9% dei proprietari riesce a vendere al prezzo richiesto in partenza, mentre la maggior parte di essi (37%) conclude con uno sconto compreso tra il 10 e il 20%
 
I

immpittaro

Ospite
Anche abassando il prezzo non si risolve granchè quando la domanda è poca ed incerta e l'offerta è troppa. Cmq manca soprattutto la domanda e tutto il resto una conseguenza. Infatti se ci fosse una domanda vera nascerebbero le trattative e le trattative calmierano di solito il mercato.
 

ccc1956

Membro Senior
Professionista
Anche abassando il prezzo non si risolve granchè quando la domanda è poca ed incerta e l'offerta è troppa. Cmq manca soprattutto la domanda e tutto il resto una conseguenza. Infatti se ci fosse una domanda vera nascerebbero le trattative e le trattative calmierano di solito il mercato.

l'offerta e' troppa perche' non si vende essendo i prezzi alti.
cominciassero i prezzi a scendere di brutto, tutti, sopratutto dove non sono scesi e poi vedi se non riparte il mercato immobiliare.

io ho visto in hinterland bello di milano case mediamente sui 130/140 mq che messo il prezzo di vetrina a 370k restavano la' ad ammuffire per mesi, anni, poi calando il prezzo a 320k in vetrina e si presuppone ancora un piccolissino sconto, sono letteralmente spariti..........................
 

Sim

Membro Senior
Agente Immobiliare
Chi vende ha ancora la mente ferma a 3 anni fa, quindi è restio a scendere. Chi compra ovviamente si adegua ad oggi e non accetta i vecchi prezzi. Noi agenti apriamo la serranda, spolveriamo l'agenzia, chiudiamo la serranda e il giorno dopo uguale. Alla fine il cappio effettivamente lo abbiamo noi. Una cosa che proprio non sopporto? Quando in acquisizione nel far capire i veri valori immobiliari odierni mi sento dire "... eh, ma mio cugino/il mio vicino/mio fratello ha venduto a molto di più, anch'io voglio realizzare quella cifra (di 3 anni fa!!)" :disappunto:
 

giacomoalberto

Membro Ordinario
Agente Immobiliare
purtroppo non e' cosi' automatico che abbassando il prezzo si venda sicuramente....io in listino ho case che anche a fronte di un forte ribasso non si vendono ugualmente...al contempo altre che senza un € di sconto si vendono in un tempo ragionevole.....una logica in questa situazione schizzofrenica .....a volte sembra che proprio non ci sia:disappunto:
 

Sim

Membro Senior
Agente Immobiliare
purtroppo non e' cosi' automatico che abbassando il prezzo si venda sicuramente....io in listino ho case che anche a fronte di un forte ribasso non si vendono ugualmente...al contempo altre che senza un € di sconto si vendono in un tempo ragionevole.....una logica in questa situazione schizzofrenica .....a volte sembra che proprio non ci sia:disappunto:

Potrebbe dipendere dalla zona?
Esempio: io ho l'agenzia in un quartiere che non ha visto scendere i prezzi di molto, anzi, stanno risalendo verso i valori del 2008. Fuori da questo quartiere, ho degli immobili paralizzati da mesi (anche dopo aver abbassato i prezzi)!! Quindi credo che tutto possa dipendere da quanto è più o meno appetibile un quartiere. Ovviamente sto parlando riferendomi ad un contesto come quello di Roma.
 
I

immpittaro

Ospite
sopratutto dove non sono scesi e poi vedi se non riparte il mercato immobiliare.


Ripeto che questa affermazione è semplicistica....la mancanza di domanda è il vero problema e non il prezzo, in quanto se una cosa mi serve a tutti i costi, al più combatto per averla, chiedo sconti etc ma non sto fermo senza propormi. Basta pensare che in economia , proprio nelle zone depresse ( Grecia ? ) puoi scendere fin che vuoi ma non si vende lo stesso.
 

ccc1956

Membro Senior
Professionista
Ripeto che questa affermazione è semplicistica....la mancanza di domanda è il vero problema e non il prezzo, in quanto se una cosa mi serve a tutti i costi, al più combatto per averla, chiedo sconti etc ma non sto fermo senza propormi. Basta pensare che in economia , proprio nelle zone depresse ( Grecia ? ) puoi scendere fin che vuoi ma non si vende lo stesso.

non il prezzo??? Ma per favore.
Io abito a milano ed in certe zone i prezzi sono calati soprattutto nelle periferie e qualche semiperiferia, e li' gia' si vende di piu'.
certamente la situazione comprare diventa difficile in semicentro ma giustamente cambia la qualita' della zona ed in certi semicentri se non hai la possibilita' economica di comprare, ti saluto..............
uno deve comprare dove puo' permetterselo non dove gli piacerebbe.
 

andrea boschini

Moderatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
possono interessanti questi due dati certi

2.jpga.jpg

motivi e percentuali sul prezzo;)
 

Gratis per sempre!

  • > Crea Discussioni e poni quesiti
  • > Trova Consigli e Suggerimenti
  • > Elimina la Pubblicità!
  • > Informarti sulle ultime Novità

Discussioni simili a questa...

Alto