Massi69

Nuovo Iscritto
Buonasera,

Sto per effettuare il rogito per l'acquisto di un appartamento, in via di ultimazione e avrei bisogno di un consiglio.
Ho scoperto che la piantina che e' stata appena accatastata, differisce dall'appartamento reale.
L'appartamento e' costituito da due piani. La finestra del bagno del piano piu' basso, non e' riportata sulla piantina, mentre la porta d'entrata del piano alto si trova spostata in avanti di circa un metro, rispetto alla planimetria e riduce di circa un metro quadro la grandezza dell'appartamento.
Il costruttore mi dice che questo non comporta alcun problema e che, in futuro, potrei far effettuare la variazione catastale.
Mi sembra di aver capito che il costo non sarebbe esiguo e mi chiedo se sia il caso di irrigidire la mia posizione e richiedere una variazione, oppure lasciare le cose comme stanno.
Mi chiedo, inoltre, se queste differenze potrebbero creare dei problemi con il la verifica dell'appartamento per l'ottenimento del mutuo.
Grazie in anticipo a chiunque mi possa aiutare a capire la situazione.

Max
 

SALVES

Membro Senior
Professionista
Fai sistemare il progetto al comune e la planimetria al catasto per come è stato realmente realizzato, perchè al momento del sopralluogo del tecnico nominato dalla banca per il rilascio del mutuo può farti problemi e poi al rogito si deve dichiarare la conformità catastale delle planimetrie quindi decidi di conseguenza.
 

Architetto

Nuovo Iscritto
Professionista
Come prima cosa, puoi verificare se nella documentazione presentata in comune risulta com'è in realta, se così non fosse, prima del rogito, anzi ancor alla sottoscrizione dell'accettazione compromesso, pretenderei che siano sistemate le situazioni, sia comunali che catastali; non accetterei nulla che sia difforme allo stato finale dei lavori presentato in comune e con difformità catastali.
Non dimenticherei che a questo sia da richiedere l'agibilità degli ambienti o dell'intera palazzina.
Spero esserti stato d'aiuto.
 

Massi69

Nuovo Iscritto
Grazie mille per la risposta.
Scusami se approfitto nuovamente della disponibilita', ma visto che dal costruttore minimizzano sull'importanza delle differenze, vorrei sapere se mi sai dire se esiste una normativa che li obblighi a provvedere alla normalizzazione, senza che io rischi l'annullamento della vendita.
Grazie in anticipo.

Max
 

SALVES

Membro Senior
Professionista
Per la correzione di quanto in progetto depositato al comune se non già fatto è il D.P.R. 380/01, per la correzione catastale prima del rogito è disciplinato dall'art 19 comma 14 legge 122/2010 che integra l'art. 29 legge 52/85, ti aggiungo di farti dare dal costruttore anche il certificato di agibilità cosi come previsto dall'art. 24 D.P.R. 380/01, se non c'è l'ha esortalo a farlo, il tutto prima di intraprendere qualsiasi accordo.
 

enrica agnelli

Membro Attivo
Professionista
Sottoscrivo quello che ti hanno detto salves e architetto...ricorda al costruttore che i tempi sono cambiati e adesso deve essere tutto rigorosamente in ordine altrimenti ti bloccano l'acquisto gia' dal perito della banca che ti deve dare il mutuo!
Mi raccomando fai tutto prima della sottoscrizione dell'accettazione del compromesso!!
Se a livello comunale e' tutto in regola,cosa che non credo affatto, deve fare solo una modifica catastale che non e' onerosissima!!
 

Massi69

Nuovo Iscritto
Grazie per la risposta,

In realta', il compromesso e' gia' stato fatto qualche mese fa, allegando una piantina del tutto provvisoria, naturalmente non registrata al catasto.
Il costruttore mi dice che le modifiche sono di dettaglio e che a me non cambia nulla, che il perito della banca per il mutuo, sicuramente non avra' nulla da eccepire e che, se proprio voglio, posso richiedere una semplice modifica ad un geometra. Ho scoperto successivamente che l'eventuale pratica sarebbe alquanto onerosa e non mi sembra giusto dover pagare altri soldi per un errore, o una scelta fatta da loro.
Oramai ho venduto il mio appartamento e non potrei tornare indietro nel caso in cui mi dicessero che non si vogliono assumere la responsabilita' ed i costi della modifica...
Speriamo bene.

Grazie ancora a tutti.
 

Bagudi

Fondatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
La legge che devi invocare è la 78 del 2010 che obbliga a rogitare con la planimetria catastale conforme allo stato di fatto, pena l'annullamento dell'atto.

Non esiste proprio che debba pagare tu, in seguito, per una variazione fatta in corso d'opera e non ininfluente, dal momento che si tratta di una finestra che non dovrebbe esserci e invece c'è...

Mi sembra assurdo e tu, a costo di andare in affitto e far pagare le spese al costruttore, devi rifiutarti di acquistare un immobile nuovo difforme !!!!:disappunto:

Silvana
 

Massi69

Nuovo Iscritto
Grazie per il consiglio,

Provero' a far sentire le mie ragioni.
La mia preoccupazione e' che si irrigidiscano e mi creino problemi.
Speriamo bene...
Vi terro' informati.

Massimiliano
 

AngeloC

Membro Attivo
Privato Cittadino
Non mi preoccuperei di eventuali irrigidimenti da parte del venditore (sarebbe solo un bluff!): come giustamente hanno detto già gli altri, è il costruttore ad essere in torto, per cui rischierebbe (in caso non volesse intervenire a sanare tutto prima del rogito) di dover restituire il doppio della caparra. Per la piantina provvisoria, in fase di rogito, deve essere prodotta quella ufficiale del Catasto.
Mi raccomando, che il Notaio sia di tua fiducia, e non nominato dal venditore!!!
 

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