peopeo

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Dalla Circolare dell'Agenzia del Territorio 2/2010 del 9/7/2010, pag. 10: ...l'obbligo della dichiarazione di variazione in catasto sussiste nei casi in cui la variazione incide sullo stato, la consistenza, l'attribuzione della categoria e della classe, a seguito di interventi edilizi di ristrutturazione...oppure per effetto di annessioni...cambio di destinazione d'uso, etc...
 

Bastimento

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Privato Cittadino
Antonina Giordano avrà letto la Circolare dell'Agenzia del Territorio 2/2010 del 9/7/2010?

E' quindi piuttosto grave che una pubblicazione della ADE contraddica se stessa (dovrei meglio dire la AdT) ..... :disappunto:
Io faccio il pignolo quando sul forum si fanno affermazioni non documentate: come si sente il direttore di FiscoOggi? Bah!
 

Bastimento

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Privato Cittadino
Per l'esattezza la circ. 2/2010 credo sia stata emessa in relazione alla legge sull'allineamento delle piantine allo stato di fatto, ed aveva come scopo primario la precisazione della AdT che riproponeva la norma originaria, specificante che dove le variazioni planimetriche non mutassero la consistenza noni si faceva luogo all'obbligo di aggiornamento della planimetria stessa.
Salvo accettare una certa ridondanza di comunicazioni superflue, giusto per non contraddire il legislatore troppo zelante.

Sarebbe interessante invece risalire al vero DL che stabiliva gli obblighi di variazione catastale e ne includeva la variazione della destinazione d'uso: sono citati sulla circolare e sono del 1939. credo si arrivi comunque alla tua conclusione, ma non si sa mai; magari salta fuori anche li, qualche postilla, che fa riferimento a qualche papiro o tabula dell'epoca di Cesare Augusto.
 

peopeo

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per la precisione:
CIRCOLARE N. 2/2010 pag. 4-5:
...Per quanto riguarda, invece, la presentazione della dichiarazione di variazione nello stato dei beni, la norma di riferimento è rappresentata dall’art. 17 del citato decreto del Presidente della Repubblica n. 1142 del 1949, che dispone quanto segue: “Il nuovo catasto edilizio urbano è conservato e tenuto al corrente, in modo continuo ed anche con verificazioni periodiche, allo scopo di tenere in evidenza per ciascun Comune o porzione di Comune, le mutazioni che avvengono:
a) rispetto alla persona del proprietario o del possessore dei beni nonché rispetto alla persona che gode di diritti reali sui beni stessi;
b) nello stato dei beni, per quanto riguarda la consistenza e l'attribuzione della categoria e della classe.”.

Alla luce della disposizione appena richiamata, quindi, con specifico riferimento alle unità immobiliari a destinazione “ordinaria”, l’obbligo della relativa dichiarazione si configura nell’ipotesi in cui le variazioni influiscono ed incidono sulla consistenza, la categoria e la classe dell’unità immobiliare, in sostanza sulla determinazione della rendita catastale...
 

Bastimento

Membro Storico
Privato Cittadino
Con certezza la categoria cambia, quindi corre l'obbligo.

E' chiaro che faccio dei sofismi, e che in pratica ciò che dite è ciò che normalmente succede.

Ma è anche vero che una cosa è un ufficio non attrezzato per essere usato come abitazione. Un'altra è una abitazione con bagno, cucina regolamentari e dimensioni delle stanze abitabili, che ad un certo punto è usato parzialmente o totalmente come ufficio.
Se il criterio fosse la sua caratteristica intrinseca, il primo sarà solo sempre un uffcio, il secondo potrà sempre essere una abitazione.

Stando quindi solo al testo, ed applicando semplicemente un criterio logico, non è scontato che sia lecito applicare la proprietà commutativa (quella che dice : se A=B, anche B=A)

Se cioè è vero che un ufficio, nato esclusivamente come ufficio, viene classificato A10, mentre una abitazione è classificata An es. A3 , non si può automaticamente dedurre il contrario: poniamo un A3, in cui non cambi la consistenza e la tipologia dei servizi, potrebbe non comportare un cambio di categoria/classe, se non è espressamente previsto il cambio di categoria SOLO in funzione dell'uso.

L'oggetto del contendere sta proprio in questo: basta un uso diverso, od occorre una qualche caratteristica anche fisica? Certamente i nostri professionisti potrebbero darci una sorta di statistica sui comportamenti nei vari catasti.

Giusto per esprimere una opinione, credo che in effetti il punto di discrimine tra abitazione ed uffici sia oggetto di diverse valutazioni tra gli stessi estensori delle regole catastali: difatti nelle bozze di proposta per il nuovo catasto (... se ne parla da 20 anni) sembra verrà fatta una diversa aggregazione.

Un gruppo per le unità a scopo abitativo
Un gruppo per unità a scopo commerciale, e tra queste gli uffici.

Per certi versi sembrerebbe rimarcare l'aspetto della destinazione d'uso, ma per altri sembrerebbe far prevalere la originaria struttura e destinazione urbanistica: ad esempio per evitare il trucco di rivendere cubature uso ufficio cercando di passarle per abitazione, dopo interventi interni.
 

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