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Tribil

Ospite
Cosa è meglio:
1) vendere a un prezzo giusto anche un pochino in ribasso, in modo da invogliare la gente a vedere l'immobile e a farci un pensierino, senza però dare margine di trattativa
OPPURE
2) gonfiare un po' il prezzo, tipo 10-15%, sapendo che poi molto probabilmente l'acquirente tratterà e finirà che lo si vede al prezzo di cui al punto 1 o poco più.

Parlo nel caso in cui si abbia una certa urgenza a vendere e, ancora peggio, contemporaneamente cercare una nuova casa e andarci a vivere senza prima farsi periodi in affitto. Non contiamo poi la questione mutuo e i suoi tempi, soprattutto se si fa con l'inpdap....

(dovrò vendere casa e sto già andando nel pallone all'idea di far incastrare tutte queste cose...o ancora peggio non riuscire a vendere la casa, dopo mesi quasi svenderla e non aver soldi nemmeno per la caparra della casa nuova...)
 

Antonio Troise

Membro Storico
Agente Immobiliare
Io suggerisco ai clienti di abbassare il prezzo, ma, lasciando sempre un margine di trattabilità :ok:
Mi viene un dubbio: il prezzo basso troppo basso può innescare nel cliente l'idea "perchè è basso" "c'è qualcosa che non va" "sicuramente c'è una fregatura" :confuso: :domanda:
 
T

Tribil

Ospite
Non dico troppo basso, ma quasi giusto.

Faccio un esempio:
1) vendo a 170mila non trattabili, prendere o lasciare (prezzo giusto, non troppo basso)
2) vendo a 185mila sapendo che probabilmente abbasseranno di almeno 10mila, ma se mi va bene li intasco tutti o comunque di più rispetto al punto 1, ma rischio che le cose vadano avanti per le lunghe...
 

Antonio Troise

Membro Storico
Agente Immobiliare
Parlo nel caso in cui si abbia una certa urgenza a vendere e, ancora peggio, contemporaneamente cercare una nuova casa e andarci a vivere senza prima farsi periodi in affitto. Non contiamo poi la questione mutuo e i suoi tempi, soprattutto se si fa con l'inpdap.... (dovrò vendere casa e sto già andando nel pallone all'idea di far incastrare tutte queste cose...o ancora peggio non riuscire a vendere la casa, dopo mesi quasi svenderla e non aver soldi nemmeno per la caparra della casa nuova...)

Non devi cercare contemporaneamente l'altra casa, altrimenti vai in crisi tu e l'agente immobiliare :innocente:
Assolutamente oggi e per ancora molti anni il problema è vendere :ok: Ti devi concentrare solo ed esclusivamente sulla vendita.
Venduta la casa, allora sarà una passeggiata cercare casa, ci sono centinaia e centinaia di offerte di tutti i tipi e prezzi, però oggi si compra solo con 30/40 % del prezzo in contanti :ok:
 
T

Tribil

Ospite
1) e dopo che ho venduto dove abito? in affitto a 400euro al mese? (quel che pagherei una rata di mutuo...)
2) 30/40% da versare in contanti mi sembra assurdo!!! (l'inpdap poi concede il mutuo fino al 100% del valore dell'immobile)
3) il prezzo che trovo sul preliminare non è detto che sia giusto... Io quella casa l'ho comprata a un prezzo che ritenevo giusto, è di questo che parlo. Tanto poi tra agenzie e geometri per la perizia ognuno dice quello che vuole.

E comunque se posso sto alla larga dalle agenzie immobiliari...pessima esperienza fatta e pessime sentite!
 

Carlo Garbuio

Membro Storico
Agente Immobiliare
Il prezzo giusto è solo quello che troverai scritto nel preliminare che firmerai :innocente:
verissimo
il problema è arrivarci al preliminare ;)

Quindi fino ad allora come fai a dire che la tua richiesta è giusta, alta o bassa? :innocente:
Il prezzo richiesto deve essere fondato su una approfondita conoscenza dell'immobile e su una valutazione fondata sulla REALE analisi del mercato, quindi diffida da chi utilizza borsini, listini, indicatori ... monoparametrici e omnicompresivi tipo €/mq. :shock:
Dopo potrai fare tutte le valutazioni del caso, come quella di valutare se la controproposta è in linea o meno con i valori di mercato :fico:
 

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