T

Tribil

Ospite
Cosa è meglio:
1) vendere a un prezzo giusto anche un pochino in ribasso, in modo da invogliare la gente a vedere l'immobile e a farci un pensierino, senza però dare margine di trattativa
OPPURE
2) gonfiare un po' il prezzo, tipo 10-15%, sapendo che poi molto probabilmente l'acquirente tratterà e finirà che lo si vede al prezzo di cui al punto 1 o poco più.

Parlo nel caso in cui si abbia una certa urgenza a vendere e, ancora peggio, contemporaneamente cercare una nuova casa e andarci a vivere senza prima farsi periodi in affitto. Non contiamo poi la questione mutuo e i suoi tempi, soprattutto se si fa con l'inpdap....

(dovrò vendere casa e sto già andando nel pallone all'idea di far incastrare tutte queste cose...o ancora peggio non riuscire a vendere la casa, dopo mesi quasi svenderla e non aver soldi nemmeno per la caparra della casa nuova...)
 
Io suggerisco ai clienti di abbassare il prezzo, ma, lasciando sempre un margine di trattabilità :ok:
Mi viene un dubbio: il prezzo basso troppo basso può innescare nel cliente l'idea "perchè è basso" "c'è qualcosa che non va" "sicuramente c'è una fregatura" :insicuro: :?:
 
Non dico troppo basso, ma quasi giusto.

Faccio un esempio:
1) vendo a 170mila non trattabili, prendere o lasciare (prezzo giusto, non troppo basso)
2) vendo a 185mila sapendo che probabilmente abbasseranno di almeno 10mila, ma se mi va bene li intasco tutti o comunque di più rispetto al punto 1, ma rischio che le cose vadano avanti per le lunghe...
 
Parlo nel caso in cui si abbia una certa urgenza a vendere e, ancora peggio, contemporaneamente cercare una nuova casa e andarci a vivere senza prima farsi periodi in affitto. Non contiamo poi la questione mutuo e i suoi tempi, soprattutto se si fa con l'inpdap.... (dovrò vendere casa e sto già andando nel pallone all'idea di far incastrare tutte queste cose...o ancora peggio non riuscire a vendere la casa, dopo mesi quasi svenderla e non aver soldi nemmeno per la caparra della casa nuova...)

Non devi cercare contemporaneamente l'altra casa, altrimenti vai in crisi tu e l'agente immobiliare :fischio:
Assolutamente oggi e per ancora molti anni il problema è vendere :ok: Ti devi concentrare solo ed esclusivamente sulla vendita.
Venduta la casa, allora sarà una passeggiata cercare casa, ci sono centinaia e centinaia di offerte di tutti i tipi e prezzi, però oggi si compra solo con 30/40 % del prezzo in contanti :ok:
 
1) e dopo che ho venduto dove abito? in affitto a 400euro al mese? (quel che pagherei una rata di mutuo...)
2) 30/40% da versare in contanti mi sembra assurdo!!! (l'inpdap poi concede il mutuo fino al 100% del valore dell'immobile)
3) il prezzo che trovo sul preliminare non è detto che sia giusto... Io quella casa l'ho comprata a un prezzo che ritenevo giusto, è di questo che parlo. Tanto poi tra agenzie e geometri per la perizia ognuno dice quello che vuole.

E comunque se posso sto alla larga dalle agenzie immobiliari...pessima esperienza fatta e pessime sentite!
 
Il prezzo giusto è solo quello che troverai scritto nel preliminare che firmerai :fischio:
verissimo
il problema è arrivarci al preliminare ;-)

Quindi fino ad allora come fai a dire che la tua richiesta è giusta, alta o bassa? :fischio:
Il prezzo richiesto deve essere fondato su una approfondita conoscenza dell'immobile e su una valutazione fondata sulla REALE analisi del mercato, quindi diffida da chi utilizza borsini, listini, indicatori ... monoparametrici e omnicompresivi tipo €/mq. O_o
Dopo potrai fare tutte le valutazioni del caso, come quella di valutare se la controproposta è in linea o meno con i valori di mercato :cool:
 

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