Potter

Nuovo Iscritto
Ho preso in locazione un appartamento a Verona con un contratto di Locazione Abitativa Agevolata (Legge 9 dicembre 1998, n. 431, articolo 2, Comma 3). Dovrò entrare in casa dal primo Agosto.

Prima della firma, con l'agenzia si è parlato di eventuali vantaggi nel portare la mia residenza da Mantova a Verona. Non sapendo nel dettaglio cosa convenisse fare, ho esplicitamente detto che mi sarei informato e avrei valutato la questione.

Ultimamente ho detto all'agenzia che non ho convenienza e che non intendo effettuare il cambio di residenza. La risposta dell'agente è stata la seguente:

"per la fattispecie di contratto “convenzionato” è condizione essenziale che l’immobile oggetto di contratto sia adibito ad “abitazione principale” del conduttore ovvero vi sia residente."

E' corretto? A mio avviso no, dato che il contratto non parla mai della necessità di adibire l'immobile ad abitazione principale.

Grazie mille!
 

studiopci

Membro Storico
Salve, non mi risulta ... mi sono anche riletto la legge, che ci sia l'obbligo di residenza nel contratto a canone agevolato, a meno che questo non venga espressamente richiesto nell'accordo territoriale del comune dove insiste l'immobile oggetto del contratto... nel caso in cui questo obbligo sia stato espressamente richiesto nell'accordo territoriale ( cosa di cui dubito ) tieni presente che questo obbligo nel caso di affitto è contraria alla legge. Qualora l'agente insista nella sua affermazione pregalo di mostrarti l'articolo di legge dove viene richiesto questo obbligo. Fabrizio
 

Potter

Nuovo Iscritto
Buonasera Fabrizio,

grazie mille per la risposta. Ho cercato anche qualche riscontro specifico per il territorio di verona, ma non ho trovato nulla. Seguirò alla lettera il tuo consiglio e chiederò i riferimenti normativi.

Credo sia uno stratagemma per far risparmiare fiscalmente il padrone di casa. Cosa ne pensi? Vedi altre ragioni?

Esistono delle associazioni a cui posso segnalare questo comportamento anomalo dell'agente?

Grazie!!
 

Potter

Nuovo Iscritto
Quando parlavo di "far risparmiare fiscalmente il padrone di casa" mi riferivo al comma 4.

Per favorire la realizzazione degli accordi di cui al comma 3, i comuni possono deliberare, nel rispetto dell'equilibrio di bilancio, aliquote dell'imposta comunale sugli immobili (ICI) più favorevoli per i proprietari che concedono in locazione a titolo di abitazione principale immobili alle condizioni definite dagli accordi stessi.
 

Limpida

Membro Senior
Agente Immobiliare
Non c'ė alcun comportamento scorretto da parte dell'agente che propone un 'esigenza del Locatore e cioė che il conduttore vi stabilisca la residenza, perchĖ altrimenti il locatore non potrebbe usufruire dell'agevolazione fiscale del'ICI o dell'IMU.
Alcuni Comuni chiedevano una autocerticazione del conduttore Anche se residente da un'altra parte, in cui dichiarava che utilizzava l'abitazione come principale per motivi di lavoro o di studio.
D'altro canto il contratto di locazione a canone convenzionale , oltre alle agevolazioni fiscali per entrambi, determina anche un canone più basso rispetto i valori del libero mercato locativo .
La residenza non ė obbligatoria ma allora che interesse avrebbe il locatore a farti un canone convenzionale se non può usufruire delle agevolazioni fiscali?
 

Potter

Nuovo Iscritto
Limpida e Graf, non discuto la bontà della norma. Dico solo che è scorretto il modo in cui comunica l'agenzia, perchè a mio avviso non è vero che la residenza è "essenziale per la fattispecie di contratto".

Detto in altri termini: quel contratto è valido anche se non adibisco la casa ad abitazione principale?


Cosa ne pensate? Grazie mille!!!
 

Pennylove

Membro Assiduo
Privato Cittadino
Detto in altri termini: quel contratto è valido anche se non adibisco la casa ad abitazione principale?



La risposta è affermativa. Il contratto di locazione non determina la residenza e la validità del contratto non dipende da essa.

Ciò detto, è bene sottolineare che con l’ICI, l’autonomia regolamentare permetteva ai sindaci di fare scelte più generose rispetto a quelle indicate dalla normativa di riferimento dell’IMU. Ciò potrebbe comportare che la norma dell’ICI in dibattito non sia confermata nell’ambito dell’IMU. Inoltre occorre osservare che, come affermato nella circolare 3/DF, nel paragrafo 5, “il limite minimo sia quello massimo costituiscono dei vincoli invalicabili da parte del Comune, il quale, nell’esercizio della sua autonomia regolamentare, può esclusivamente manovrare le aliquote, differenziandole sia nell’ambito della stessa fattispecie impositiva, sia all’interno del gruppo catastale, con riferimento alle singole categorie. Si deve comunque sottolineare che la manovrabilità delle aliquote deve essere sempre esercitata nel rispetto dei criteri generali di ragionevolezza e non di discriminazione”. Per quanto riguarda gli immobili locati, l’articolo 13, comma 9 del D.Lgs. 201/2011, prevede la possibilità per i Comuni di stabilire un’aliquota ridotta fino allo 0,4%. Ovviamente, la previsione regolamentare che dispone un’aliquota ridotta nel caso di immobile locato ad un soggetto che lo adibisce ad abitazione principale non potrà consentire l’applicazione delle ulteriori agevolazioni previste dal comma 7 dell’articolo 13 del sopracitato D.Lgs. 201/2011 per l’abitazione principale e le sue pertinenze.
 

Limpida

Membro Senior
Agente Immobiliare
Limpida e Graf, non discuto la bontà della norma. Dico solo che è scorretto il modo in cui comunica l'agenzia, perchè a mio avviso non è vero che la residenza è "essenziale per la fattispecie di contratto".

Detto in altri termini: quel contratto è valido anche se non adibisco la casa ad abitazione principale?


Cosa ne pensate? Grazie mille!!!

Penso che qualsiasi notizia non gradita si faccia fatica ad accettare, però la volontà del proprietario mi sembra ben chiara e l'agente deve cercare il conduttore che possa rispettare l'esigenza del proprietario. Se proprio ti interessa quella casa e non puoi adibirla ad abitazione principale, occorre capire, per darti un consiglio valido, come intendi utilizzarla, per quale scopo.
 

Potter

Nuovo Iscritto
Penso che qualsiasi notizia non gradita si faccia fatica ad accettare, però la volontà del proprietario mi sembra ben chiara e l'agente deve cercare il conduttore che possa rispettare l'esigenza del proprietario.

D'accordissimo, però trovo scorretto far passare una legittima esigenza del proprietario come una condizione intrinsecamente prevista dal contratto... ;)

Ai fini dei miei vantaggi, portare la residenza a Verona è una condizione strettamente necessaria affinchè io possa beneficiare di una detrazione (nel mio caso di € 247 annui)? O è sufficiente il domicilio (dato che lavoro a Verona)?

Grazie mille!!
 

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