Carlo Garbuio

Membro Storico
Agente Immobiliare
ma secondo te un sondaggio preciso condurrebbe ad una situazione diversa nel contenuto da quella fatta? Nel senso risulterebbe minore o più forte la crisi?
:shock:
finchè non ci sono lavori precisi non si può rispondere ...
non si potrà sapere niente di preciso ...
cominciamo a fare le cose per bene e poi le magagne verranno fuori ...
altrimenti si continuerà a nascondersi nel gruppo, nella maggioranza, nell'ovvietà, nell'ordinario ... tutti comodi alibi
 

skywalker

Membro Assiduo
Agente Immobiliare
Crisi nella lingua italiana ha un preciso significato, significa quindi decadimento di una condizione oggettiva con conseguente instabilità sociopolitica e decadenza delle istituzioni civili, turbamento della pacifica convivenza e della vita in comune, periodo caratterizzato da una caduta della produzione, da disoccupazione, da scarsa utilizzazione degli impianti e da riduzione degli investimenti.
In un simile scenario l'eventuale riduzione o deprezzamento di alcuni beni è assolutamente fisiologico e la profondità della variazione è proporzionale alla durata.
La storia però ci insegna anche altro e cioè che oltre un certo limite esistono reazioni pubbliche o collettive che sono difficilmente prevedibili così come imprevedibile può essere l'esito finale.
Quello che però è prevedibile è che gli stati se sottoposti a gravi e perduranti periodi di crisi faranno, loro malgrado, scelte anche impopolari me necessarie a scongiurare conseguenze addirittura peggiori.
L'hanno fatto in argentina, lo stanno facendo in grecia e potrebbe essere necessario farlo anche altrove...
...ecco...in un simile scenario personalmente preferisco essere possessore di immobili piuttosto che di bot o btp...indipendentemente dalle previsioni sui futuri prezzi.
Se la crisi dovesse ridimensionarsi (cosa che ritengo improbabile nel breve/medio termine) l'andamento dell'immobiliare riprenderebbe ad avere una sua ciclicità e l'aumento dell'occupazione e delle condizioni di salute dell'economia e del settore creditizio spingerebbero i prezzi verso un probabile rialzo.
Se dovesse perdurare o addirittura peggiorare (cosa che ritengo assolutamente più probabile), chiamatemi materialista ma preferisco avere tra le mani qualcosa di tangibile e dalla proprietà certa.
La terra dà da mangiare, la carta dà da pensare...
 

goldsilver

Membro Junior
pero' se la crisi dovesse perdurare almeno fino alla fine del 2013 con un pil a - 0,43 rispetto al PIL 2012 a -2 questo vorrebbe dire che siamo sempre in recessione..............magari con una speranza di iniziare una leggerissima ricrescita economica nel 2014.
questi sono i dati.
da oggi alla fine del 2013, meta' 2014 i prezzi probabilmente scenderanno perche'
la gente fa fatica a comprare................
una volta iniziata la ripresa medio/forte, quindi immagino se tutto va bene almeno dopo altri
5 o 6 anni dovrebbero iniziare a risalire come hanno sempre fatto.
e si ricomincerebbe...................
 

goldsilver

Membro Junior

I prezzi delle case in Italia calano, con punte che raggiungono il - 25%. Nel primo trimestre del 2012, infatti, il mercato immobiliare pianta una brusca frenata, con i prezzi delle abitazioni che registrano flessioni a due cifre.
Come rileva il bollettino di BussolaMutui, dopo gli ultimi due trimestri 2011 in crescita, il mercato delle compravendite residenziali subisce un crollo del -19,6% nel primo trimestre dell'anno 2012 e anche il valore degli immobili è bruscamente sceso del 9,3%, rispetto a 12 mesi prima. :shock: :p

La forte dinamica recessiva fa seguito al crollo delle domande di mutuo verificatosi nell'ultimo trimestre 2011 (- 41%) e conferma quanto rilevato dal sondaggio di Banca d'Italia, Tecnoborsa e Agenzia del Territorio che evidenzia un aumento dei tempi di vendita degli immobili residenziali a 6-8 mesi.

Se da una parte la notizia era attesa, trovando ampia spiegazione nelle difficoltà economiche dovute alla crisi, stupisce tuttavia l'entità dell'arretramento, definito dagli esperti di settore "senza precedenti". Un quadro inedito anche alla luce del fatto che l'Italia è un Paese caratterizzato da cittadini storicamente molto affezionati al mattone (in Europa l'Italia detiene il record delle case di proprietà per abitante, pari all'80% della popolazione adulta).

La svalutazione della casa colpisce in modo diverso da città a città. Mentre a Milano il ribasso dei prezzi si aggira attorno al 12%, in linea con quello che si verifica a Genova, il mercato immobiliare frana ancora più vistosamente a Varese (-25%), Venezia (-19%) e Brescia (-14%). :p Tiene Roma e alcune metropoli fanno segnare indici in controtendenza: a Palermo i prezzi sono aumentati del 7%, a Verona, Padova e Torino del 3%.:occhi_al_cielo:

Le conseguenze di un crollo preoccupano i più. L'Italia è il Paese dei piccoli proprietari e ci ritroveremmo tutti più poveri, con un ulteriore effetto depressivo sui consumi. Il sistema creditizio, già sofferente, deve fare i conti con il calo di entrate provenienti dagli interessi sui mutui e contemporaneamente con la perdita di valore degli immobili a garanzia. La contrazione investirebbe anche il settore dell'edilizia, uno dei comparti fondamentali per fornire ossigeno al PIL... Sono solo alcuni degli effetti poco rassicuranti che potrebbero verificarsi con una cronicizzazione della crisi immobiliare. Ma il calo dei prezzi potrebbe anche avere l'effetto positivo di ridare impulso a un mercato, di fatto, stagnante da tempo.
rend valore immobile per città :p
anno 2011 I trim. 2012
Roma 1% 0%
Milano -1% -12%
Torino 3% 3%
Napoli -4% -8%
Brescia 6% -14%
Bologna 0% -4%
Bergamo 9% -6%
Firenze 0% -4%
Bari 2% -1%
Varese 0% -25%
Genova -3% -12%
Padova -12% -3%
Verona -2% -3%
Venezia -3% -19% :p
Vicenza 1% -11%
Palermo -8% 7%
(Fonte CRIF Valutazione Immobili)
tasse sugli acquisti

http://economia.virgilio.it/soldi/I...ano-compravendite-I-valori-citta-a-citta.html
 

Carlo Garbuio

Membro Storico
Agente Immobiliare

goldsilver

Membro Junior
peggio ancora allora
Analogamente si registra una forte diminuzione del numero di contratti di mutui ipotecari erogati a persone fisiche, pari a -58,5% nel primo trimestre 2012.
quindi senza mutuo la gente non compra casa.
forse e' la volta buona che questo porti a far scendere sensibilmente i prezzi.
 

Carlo Garbuio

Membro Storico
Agente Immobiliare
peggio ancora allora
Analogamente si registra una forte diminuzione del numero di contratti di mutui ipotecari erogati a persone fisiche, pari a -58,5% nel primo trimestre 2012.
quindi senza mutuo la gente non compra casa.
forse e' la volta buona che questo porti a far scendere sensibilmente i prezzi.
forse è la volta buona che ci si decida di eseguire analisi reali del mercato immobiliare con metodologie condivise ... altrimenti ognuno arriva ad un risultato diverso
 

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