lbjchemistry

Membro Ordinario
Buongiorno, gradirei avere delle delucidazioni riguardo un atto di compravendita.
La proprietà da acquistare è costituita da:
- un terreno di circa 12000 mq ad uso agricolo accatastato e quindi con relativa rendita catastale
- un immobile allo stato grezzo da ultimare presente al catasto come "in costruzione"
Da informazioni ricavate da varie fonti risulta che il valore degli atti notarili viene fatto in base alle rendite catastali e non più in base al prezzo di compravendita (prezzo-valore)
Ho fatto stimare da un tecnico la rendita catastale dell'immobile.
Dal notaio mi è stata prospettata la seguente situazione:
E' necessario spalmare il prezzo totale di compravendita tra immobile e terreno, non tenendo quindi in considerazione le rendite catastali.
La domanda in definitiva è: quale è la normativa vigente in base alle compravendite? L'atto si effettua sulla rendita catastale o sul prezzo di compravendita?
Grazie
 

Agenzia Raffaello

Oggi è il mio Compleanno!
Agente Immobiliare
IL NOTAIO SICURAMENTE SA COME FARE, INFATTI TI HA DETTO DI SCORPORARE IL PREZZO DEL TERRENO DAL FABBRICATO, PERCHE' SUL FABBRICATO PAGHERAI SULLA RENDITA CATASTALE, MENTRE SUL TERRENO AGRICOLO " SE NON SEI COLTIVATORE DIRETTO O IMPRENDITORE AGRICOLO " PAGHERAI IL 18% SUL VALORE DICHIARATO AL ROGITO.
 

NicolFerr42

Nuovo Iscritto
Agente Immobiliare
Generalmente si va all'ufficio delle entrate che diranno il prezzo commerciale dell'immobile della zona dove è ubicato ed in base al reddito catastale - Questo quando non ci sono altri contendenti per lo stesso immobile- Se invece ci sono dei contendenti bisogna fare il rogito per il prezzo di mercato che corrisponde al reale prezzo di acquisto - Per il terreno agricolo se il compratore non è agricoltore è necessario avvertire i confinanti per evitare il dirritto di prelazione - Nicola
 

Umberto Granducato

Fondatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
Per quanto riguarda il terreno la tassazione è del 18% (15+2+1) se non sei coltivatore diretto, mentre x l'acquisto dell'immobile mi pare sia stata omessa una domanda fondamentale: il venditore è privato o impresa?

In assenza di affittuari (o mezzadri) sul fondo posto in vendita, il diritto di prelazione spetta al coltivatore diretto, proprietario dei terreni confinanti. Se non ci sono coltivatori diretti confinanti non c'è diritto di prelazione.
 

MassimoFerilli

Nuovo Iscritto
Agente Immobiliare
Il notaio dovrà necessariamente discriminare i due valori. Il fabbricato, privo di rendita catastale, perchè in corso di costruzione avrà un suo valore che dovrebbe essere in linea con i valori di mercato per immobili con caratteristiche simili. La tassazione del fabbricato sarà al 10% (salvo che non ci si impegni a farla diventare 1^ casa -terminando i lavori- entro 18 mesi - in questo caso dovrà tassarla al 4%) Il terreno avrà anch'esso un suo valore che dovrà essere in linea con i valori di mercato per evitare l'accertamento da parte del'agenzie delle entrate. Il terreno sarà tassato al 18% del valore dichiarato in atto. Solitamente si tende ad attribuire la maggior parte del valore complessivo al fabbricato per ovvie ragioni di convenienza. Bisogna però fare attenzione agli eventuali confinanti aventi diritto di prelazione che potrbbero chiedere al giudice di acquistare il terreno al prezzo dichiarato in atto.
Nel caso specifico, se l'intero terreno viene considerato pertinenza del fabbricato (che sarà l'oggetto principale dell'atto) non sarà facile per gli eventuali confinanti esercitare il diritto di prelazione poichè trattasi di "fabbricato con pertinenza" e non di un normale terreno agricolo.
 

Letizia Arcudi

Membro Ordinario
Agente Immobiliare
:D
Ciao
le aliquote dell' imposte di registro
in sede di atto sono diverse
sta di fatto è che uno è terreno agricolo
e l' altro residenziale
è necessario procedere all'accatastamento definitivo
la rendita presunta potrebbe essere uno svantaggio.
Accetterei il consiglio del notaio che è un pubblico ufficiale
dopo aver provveduto all'accatastamento.
Saluti
Letizia
 

lbjchemistry

Membro Ordinario
l'agenzia delle entrate ha rilasciato alcune dichiarazioni riscontrabili su internet che i terreno agricoli di pertinenza di un immobile ad uso abitativo possono usufruire del prezzo-valore per un rogito. il presidente dell'ordine dei notai di milano dice che l'onorario di un notaio per un rogito di un immobile del valore di 280000 euro è dello 0.70%. leggo tutte queste notizie e poi nella realtà non vale nulla. è un mondo regolato da norme o tutte le notizie e risposte che ricevo (ribadisco riscontrabili facilmente su vari siti) lasciano il tempo che trovano? se l'immissione del concetto di prezzo-valore evita il non dichiarare alcune somme nelle compravendite dato che non varia la tassazione , perchè mi trovo nella condizione di doverlo fare? trovo anche siti a favore dei consumatori che rafforzano le mie convinzioni e poi mi trovo un muro di fronte. TUTTO POCO CHIARO
 
O

Oris

Ospite
Non è affatto poco chiaro, innanzitutto il prezzo valore è una opzione, non è affatto uin obbligo, l'obbligo è solo uno: dichiarare quanto paghi l'immobile, sempre.

I notai fanno uno sconto del 30% sulle tariffe, in caso di uso dell'opzione, ma niente vieta loro di scendere o salire, di fatto, prova a sentirne più di uno ;) considerà che hanno una manovrabilità limitata sulla cifra, perchè una parte di quello che paghi sono imposte e bolli...

Le notizie su internet son sempre da prendere con le molle, se le prendi per oro colato puoi fare delle castronerie enormi, su internet ci si pre-informa, poi ci si rivolge a unprofessionista.

Hai mai provato a vercare su internet le possibili malattie legate a un sintomo o un disturbo che ti è capitato di avere? ;)

Prova e capirai cosa intendo.

In ssldoni, per sapere le cose che sa un professionista o un mestierante, internet non è affatto sufficiente.
 

Marco Giovannelli

Membro Attivo
Professionista
Semplicemente, se il fabbricato non ha rendita (come è giusto che sia se è accatastato F/3 in corso di costruzione) può essere asseverata da un tecnico una rendita presunta, in linea con le tariffe regionali catastali che si basano sulla categoria e classe presunta di una data unità immobiliare.
La stima procede più o meno in questo modo: nr. di vani X valore medio del singolo vano = rendita catastale.

saluti
 

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