film1

Membro Attivo
Privato Cittadino
Sto valutando l'acquisto di una stanza confinante con il mio appartamento (gli appartamenti appartengono allo stesso stabili). Posso già confermare che con l'operazione non impatta su parti comuni condominiali e l'appartamento da cui viene sottratta la stanza avrà alla fine una superficie maggiore di 45 metri quadri. Sarebbe necessario, naturalmente, la chiusura di una porta per separare la stanza dall'attuale appartamento e la conseguente apertura di una nuova porta di accesso al mio appartamente. Inoltre, l'impianto termico e l'impianto elettrico dovrebbero essere staccati dall'attuale appartamento ed essere collegati al nuovo (entrambi gli appartamenti hanno riscaldamento autonomo). Infine, vi è un appartamento condominale suddiviso in base ai millesimi.
Sarei grato se qualcuno sa indicarmi la procedura tecnica e amministrativa da seguire (in particolare la sequenza delle azioni).
Vi ringrazio fin d'adesso.
 

H&F

Membro Assiduo
Professionista
Tu hai citato i pochi lavori edili.
Tutto il grosso è la procedura di frazionamento ed accorpamento, per cui ci sono le spese tecniche per le procedure comunali e catastali. Più le spese notarili ed il rifacimento della tabella dei millesimi relativamente ai due alloggi.
Per la procedura non puoi fare a meno di un tecnico abilitato e,quindi, andrebbe scelto da subito per un preventivo di spese ed oneri.
 

film1

Membro Attivo
Privato Cittadino
Ti ringrazio, H&F. E' proprio la peculiarità della situazione, abbinata alla mia ignoranza in materia, che mi fa scrivere su questo forum, dove leggo interventi interessanti e competenti.
Nel merito la mia domanda è la seguente: per l'annessione della stanza intervengono figure diverse (avvocato, tecnico abilitato, uffici amministrativi, notaio, catasto, amministratore del codominio e forse altri ancora), ognuno con incarichi, ruoli e procedure che in un normale atto di compra-vendita di un appartamento "intero" sono noti, ma per un frazionamento ed accorpamento, chi interviene e, soprattutto, quando?
 

H&F

Membro Assiduo
Professionista
Prova a fare un tentativo di come operei io.
Sceglerei un tecnico abilitato per un preparere sulla fattibilità delle due operazioni scoporo ed accoparmanto.
Poi farei un preliminare di compravendita della stanza, possibilmente con clausola sospensiva sull'ottenimento delle autorizzazioni comunali.
Ottenute queste ultime, si farebbero i lavori e l'accatastamento. Infine il rogito.
Seguirebbe la modifica dei millesimi.
La sequenza potrebbe essere diversa, in base all'impostazione dell'avvocato.
Il tecnico è ineludibile, l'avvocato evitabile se le le parti sono in buoni rapporti ed eque. un agente immobiliare potrebbe essere di grande aiuto in sostituzione dell'avvocato, che in genere tende a complicare le cose per giustificare le ricche parcelle.
 

film1

Membro Attivo
Privato Cittadino
Sei stato chiarissimo. I passaggi che descrivi mi sembrano i piú logici.
Se qualcuno che ci legge dovesse avere un'esperienza simile, in particolare nel comune di Roma, mi sarebbe altrettanto utile conoscere in anticipo eventuali specificità che possa affrontare in maniera opportuna.
Grazie ancora ad H&F.
 

Bastimento

Membro Storico
Privato Cittadino
Se le condizioni sono esattamente quelle descritte da film1, lo scorporo ed accorpamento non presenterebbero problemi soggetti a discrezionalità degli uffici tecnici comunali, non modificandosi il numero delle u.i.: non sarebbero nemmeno dovuti oneri di urbanizzazione. (D'obbligo il condizionale, perchè l'u.i. da cui si scorpora la stanza deve rimanere con caratteristiche atte all'uso abitativo).

E' una tipica pratica di un buon geometra.

Sulla sequenza potrebbe essere necessaria una variante rispetto a quanto bene ha suggerito H&F:

Ottenute queste ultime, si farebbero i lavori e l'accatastamento. Infine il rogito.

Qui direi che una volta autorizzato lo scorporo ed accorpamento, credo dovrai passare allo scorporo e rogito,: e solo quando le due parti saranno del medesimo proprietario, cioe film1, si potrà chiedere l'accorpamento catastale della stanza acquistata con l'unità adiacente.
Questo perchè la fusione catastale è ammessa solo se le due partite hanno lo stesso titolare.
Comunque geometra e notaio ti sapranno consigliare puntualmente sulla sequenza più opportuna.
 

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