Il titolo recitava: Niente crisi per gli stranieri residenti in Spagna: nel I trim +5% di acquisti immobili
Poi scopri che gli stranieri non sono rumeni, albanesi e marocchini, ma britannici, russi, e scandinavi.... e che non hanno comprato a Barcellona o Madrid, ma nella zona costiera della comunità valenziana.

Mi sembra ci sia una bella differenza ;)
 
Le città dove le transazioni sono andate meglio, oltre alla capitale Madrid, con 3.350 appartamenti compravenduti, sono Barcellona (1.635), Siviglia (1.219), Valenzia (827 piani) e Saragozza (819).
Ma il fattore che più colpisce è che il 15% delle compravendite sono state concluse da stranieriresidenti in Spagna, segnando la più alta percentuale di tutta la serie.

In particolare, gli stranieri hanno realizzato 8457 transazioni tra i mesi di gennaio e marzo, in crescita del 5%, e facendo registrare il settimo trimestre consecutivo preceduto dal segno positivo.

Il significato e' che il mercato spagnolo vive per gli "esteri" residenti e non per gli indigeni.:(
 
Il significato e' che il mercato spagnolo vive per gli "esteri" residenti e non per gli indigeni
Ho capito, ma se gli stranieri residenti che comprano sono quei pochi che vengono dai paesi ricchi, mi cambia poco.
In Spagna - penso - sarà come in Italia: ossia il 90% di stranieri "poveri", che sono arrivati in cerca di lavoro, e il 10% di stranieri "ricchi". Se cominciano a comprare rumeni, albanesi, filippini, peruviani.... mi significa qualcosa (vuol dire che lavorano, che hanno accesso al credito, ecc...) e se comprano loro significa che tanta altra gente comune (autoctona) può comprare.
Se comprano gli altri mi cambia poco.
 

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