Buongiorno,
avrei intenzione di dare in locazione (4+4) un immobile di mia proprietà e di applicare il regime della cedolare secca.
Vi elenco brevemente i miei dubbi:
1) Da quanto ho capito sussiste l'obbligo di allegare al contratto di locazione l'attestato di prestazione energetica (APE) e di prevedere una clausola nel contratto nel quale si dice che l'inquilino ha preso visione del certificato e che gliene è stata consegnata una copia. Io sono in possesso di un Attestato di certificazione energetica in corso di validità (redatto a dicembre 2011). Leggendo in giro mi sembra che possa allegare questo in luogo dell'APE... ma in questo caso, nella clausola contrattule cosa scrivo? Che l'inquilino ha ricevuto l'ACE o devo scrivere comunque APE? L'A.d.E. non mi ha saputo rispondere.
2) Qualcuno sostiene che nel contratto di locazione occorra prevedere una clausola in cui si dice di optare per il regime di cedolare secca. L'A.d.E. oggi mi ha detto che non sussiste l'obbligo, ma nel caso in cui non lo scriva, dovrò mandare all'inquilino, prima della registrazione e prima della decorrenza del contratto, la raccomandata in cui dico di aderire alla cedolare secca e di rinunciare per la durata dell'opzione agli aumenti istat e contrattuali.
Posso comunque mettere una clausola in cui dico che aderisco alla cedolare secca riservandomi la possibilità di cessare l'opzione per gli anni successivi con comunicazione tramite raccomandata con rievuta di ritorno? In questo caso posso omettere la comunicazione all'inquilino?
3) Fermo restando la rinuncia agli aumenti per la durata della vigenza del regime di cedolare secca, posso comunque prevedere degli aumenti contrattuali da far valere nel caso decidessi di rinunciare all'opzione? Esempio: prevedo un'aumento di 100 euro dopo il 4 anno e lo faccio valere uscendo dal regime di cedolare nel quinto anno?
4) Vorrei versare io le quote condominiali, facendomele rimborsare dall'inquilino.
A questo proposito ho questi dubbi:
*) Se nel contratto specifico separatamente, rispetto al canone, la cifra annua dovuta a titolo di rimborso oneri condominiali scrivendo "salvo conguaglio", cosa vuol dire? Che l'inquilino verserà mensilmente la quota dovuta e che potrò, a fine di ogni anno chiedergli ogni maggiore spesa chiesta dal condominio? In questo modo potrò chiedere anche ogni eventuale aumento condominiale che dovesse intervenire nel corso degli anni?
*) Il condomino potrà versare il canone di locazione e le spese condominiali con un unico bonifico? In caso di accertamento posso dimostrare che il maggior importo versato dallinquilino rispetto al canone è dovuto al pagamento degli oneri condominiali semplicemente opponendo il contratto e i bollettini del condominio? Oppure i pagamenti devono essere effettuati separatamente (cosa che vorrei evitare)?
Grazie.
avrei intenzione di dare in locazione (4+4) un immobile di mia proprietà e di applicare il regime della cedolare secca.
Vi elenco brevemente i miei dubbi:
1) Da quanto ho capito sussiste l'obbligo di allegare al contratto di locazione l'attestato di prestazione energetica (APE) e di prevedere una clausola nel contratto nel quale si dice che l'inquilino ha preso visione del certificato e che gliene è stata consegnata una copia. Io sono in possesso di un Attestato di certificazione energetica in corso di validità (redatto a dicembre 2011). Leggendo in giro mi sembra che possa allegare questo in luogo dell'APE... ma in questo caso, nella clausola contrattule cosa scrivo? Che l'inquilino ha ricevuto l'ACE o devo scrivere comunque APE? L'A.d.E. non mi ha saputo rispondere.
2) Qualcuno sostiene che nel contratto di locazione occorra prevedere una clausola in cui si dice di optare per il regime di cedolare secca. L'A.d.E. oggi mi ha detto che non sussiste l'obbligo, ma nel caso in cui non lo scriva, dovrò mandare all'inquilino, prima della registrazione e prima della decorrenza del contratto, la raccomandata in cui dico di aderire alla cedolare secca e di rinunciare per la durata dell'opzione agli aumenti istat e contrattuali.
Posso comunque mettere una clausola in cui dico che aderisco alla cedolare secca riservandomi la possibilità di cessare l'opzione per gli anni successivi con comunicazione tramite raccomandata con rievuta di ritorno? In questo caso posso omettere la comunicazione all'inquilino?
3) Fermo restando la rinuncia agli aumenti per la durata della vigenza del regime di cedolare secca, posso comunque prevedere degli aumenti contrattuali da far valere nel caso decidessi di rinunciare all'opzione? Esempio: prevedo un'aumento di 100 euro dopo il 4 anno e lo faccio valere uscendo dal regime di cedolare nel quinto anno?
4) Vorrei versare io le quote condominiali, facendomele rimborsare dall'inquilino.
A questo proposito ho questi dubbi:
*) Se nel contratto specifico separatamente, rispetto al canone, la cifra annua dovuta a titolo di rimborso oneri condominiali scrivendo "salvo conguaglio", cosa vuol dire? Che l'inquilino verserà mensilmente la quota dovuta e che potrò, a fine di ogni anno chiedergli ogni maggiore spesa chiesta dal condominio? In questo modo potrò chiedere anche ogni eventuale aumento condominiale che dovesse intervenire nel corso degli anni?
*) Il condomino potrà versare il canone di locazione e le spese condominiali con un unico bonifico? In caso di accertamento posso dimostrare che il maggior importo versato dallinquilino rispetto al canone è dovuto al pagamento degli oneri condominiali semplicemente opponendo il contratto e i bollettini del condominio? Oppure i pagamenti devono essere effettuati separatamente (cosa che vorrei evitare)?
Grazie.