stefano1970

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Privato Cittadino
Buongiorno,

ho un problema da esporre a cui non riesco a trovare soluzione da mesi.
ho un piccolo appartamento a Roma in una palazzina anni '30 e condonato nel 2006, e per necessità economiche avrei bisogno di affittarlo per brevi periodi come casa vacanze.
Ho portato avanti tutte le lunghissime pratiche per la licenza, fatto l'assicurazione, messo gli impianti a norma e i locali hanno metratura sufficiente, illuminazione e aerazione a sufficienza, ma ora mi chiedono l'agibilità. Per averla richiedono una valanga di documenti, tra i quali il progetto del palazzo che risulta introvabile, in quanto per richiederlo bisogna avere il numero del progetto richiesto (!), che ovviamente non ho, oppure in alternativa il certificato di agibilita (che devo richiedere, appunto!!!). Mi sento il Sig.K nel libro di Kafka...
Richiedono inoltre il certificato di idoneità statica che pare essere al genio civile, un mostro che fagocita documenti senza restituirli, a sentire i professionisti che ci si avvicinano.
Ho chiesto a mio padre (ingegnere civile e perito del tribunale) di farlo ex novo, e mi ha detto che bisognerebbe avere una quantità enorme di documenti, progetti dell'epoca di costruzione, prove geologiche e perizie varie, tanto da far passare la voglia.
Questo per dire come siano state semplificate le cose negli ultimi anni...
L'architetto che segue la pratica non sa che pesci prendere e pensa di cambiare mestiere per le difficoltà burocratiche che crescono di giorno in giorno. Un'altro mi ha chiesto 7000 euro senza darmi la sicurezza del successo.
Insomma, c'è un modo di affittare questa casa senza questa maledetta agibilità?! posso fare qualche autocertificazione?

Grazie a chiunque mi sappia dare un consiglio!
 
M

mata

Ospite
Queste norme son sempre esistite: l'agibilità addirittura dal 1934. E' che l'italiano, in genere, tende sempre a bypassare i problemi, salvo ritrovarseli tutti insieme, magari irrisolvibili. Quando l'hai acquistata non hai fatto questi accertamenti?
 

Bastimento

Membro Storico
Privato Cittadino
Queste norme son sempre esistite: l'agibilità addirittura dal 1934. E' che l'italiano, in genere, tende sempre a bypassare i problemi, salvo ritrovarseli tutti insieme, magari irrisolvibili. Quando l'hai acquistata non hai fatto questi accertamenti?
Tutto vero, ma anche che il genio civile dovrebbe essere in grado di reperire i documenti attraverso più bchiavi di ricerca, idem oer il progetto in comune ecc.
Come ci si aspetterebbe che il condono fosse concesso a fronte di queste verifiche, mentre li conta solo incassare i tributi.
Non è questione di semplificazione, ma di burocrazia al servizio del cittadino e non viceversa
 
M

mata

Ospite
Per la mia esperienza è che la gente sottovaluta certi adempimenti, percependoli come mera "burocrazia" e, per questo, inutile: hanno gioco facile i facilitatori, i millantatori ecc. che fanno subito le cose, in realtà non facendole.
Lungi da me voler propagandare la "burocrazia" è pur vero che un soggetto dovrebbe esser ben contento di avere realizzato un fabbricato come il progetto approvato, quindi conforme alle regole urbanistiche, edilizie, igienico sanitarie, in regola con le norme di smaltimento dei liquami piuttosto che con quelle quelle catastali e sismiche, con i ferri di armatura ed i solai posizionati quanto e come si deve, ecc.. Tutto ciò va a vantaggio anche del proprietario, oltre a renderlo sicuro che anche il vicino potrà fare interventi solo se compatibili con l'ambiente e non potrà sciuparlo
 

Bastimento

Membro Storico
Privato Cittadino
Per la mia esperienza è che la gente sottovaluta certi adempimenti, percependoli come mera "burocrazia" e, per questo, inutile: hanno gioco facile i facilitatori, i millantatori ecc. che fanno subito le cose, in realtà non facendole.
Lungi da me voler propagandare la "burocrazia" è pur vero che un soggetto dovrebbe esser ben contento di avere realizzato un fabbricato come il progetto approvato, quindi conforme alle regole urbanistiche, edilizie, igienico sanitarie, in regola con le norme di smaltimento dei liquami piuttosto che con quelle quelle catastali e sismiche, con i ferri di armatura ed i solai posizionati quanto e come si deve, ecc.. Tutto ciò va a vantaggio anche del proprietario, oltre a renderlo sicuro che anche il vicino potrà fare interventi solo se compatibili con l'ambiente e non potrà sciuparlo
Certo che hai ragione, ma ammeterai che oggi, per non sbagliare, gli uffici tecnici chiedono a posteriori dati sui quali non sono in grado di fare la loro parte. Se il costruttore ha l'obbligo di depositarw e far approvar e il peogetto, sarebbe diritto di un acquirente 40 anni dopo poter richiederene copia,m nel caso necessirass e ro interventi. Mi pare di aver lwtto che ciò non è stato possibile.
 

dormiente

Membro Senior
Agente Immobiliare
Stefano, sei sicuro che ci voglia la licenza per affittare 1 appartamento come casa vacanza?
Se non é una attività commerciale non rientra nell'alberghiero. Devi presentare una scia, rivolgiti a un professionista per la documentazione.
 

Valeria Morselli

Membro Attivo
Privato Cittadino
Stefano, sei sicuro che ci voglia la licenza per affittare 1 appartamento come casa vacanza?
Se non é una attività commerciale non rientra nell'alberghiero. Devi presentare una scia, rivolgiti a un professionista per la documentazione.

Infatti, se non fornisci la biancheria né la colazione non rientri nella categoria affittacamere e non serve licenza. :domanda:In realtà pure questa della scia mi giunge nuova...:domanda:[DOUBLEPOST=1413498616,1413498480][/DOUBLEPOST]
Per la mia esperienza è che la gente sottovaluta certi adempimenti, percependoli come mera "burocrazia" e, per questo, inutile: hanno gioco facile i facilitatori, i millantatori ecc. che fanno subito le cose, in realtà non facendole.
La mia esperienza recente con l'ufficio del catasto di Roma mi dice che sono proprio loro, i burocrati, a NON fare le cose, né subito, né mai. Per avere un certificato, peraltro già pronto da tempo, mi ci è voluto UN ANNO!
 
M

mata

Ospite
Infatti, se non fornisci la biancheria né la colazione non rientri nella categoria affittacamere e non serve licenza. :domanda:In realtà pure questa della scia mi giunge nuova...:domanda:[DOUBLEPOST=1413498616,1413498480][/DOUBLEPOST]
La mia esperienza recente con l'ufficio del catasto di Roma mi dice che sono proprio loro, i burocrati, a NON fare le cose, né subito, né mai. Per avere un certificato, peraltro già pronto da tempo, mi ci è voluto UN ANNO!
Di sicuro questo degli uffici pubblici è un problema. Però qui non c'entra il Catasto, bensì il Comune ed il Genio Civile. Al Catasto, peraltro, puoi ottenere quasi tutti i documenti online
 

CheCasa!

Moderatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
Buongiorno,

ho un problema da esporre a cui non riesco a trovare soluzione da mesi.
ho un piccolo appartamento a Roma in una palazzina anni '30 e condonato nel 2006, e per necessità economiche avrei bisogno di affittarlo per brevi periodi come casa vacanze.
Ho portato avanti tutte le lunghissime pratiche per la licenza, fatto l'assicurazione, messo gli impianti a norma e i locali hanno metratura sufficiente, illuminazione e aerazione a sufficienza, ma ora mi chiedono l'agibilità. Per averla richiedono una valanga di documenti, tra i quali il progetto del palazzo che risulta introvabile, in quanto per richiederlo bisogna avere il numero del progetto richiesto (!), che ovviamente non ho, oppure in alternativa il certificato di agibilita (che devo richiedere, appunto!!!). Mi sento il Sig.K nel libro di Kafka...
Richiedono inoltre il certificato di idoneità statica che pare essere al genio civile, un mostro che fagocita documenti senza restituirli, a sentire i professionisti che ci si avvicinano.
Ho chiesto a mio padre (ingegnere civile e perito del tribunale) di farlo ex novo, e mi ha detto che bisognerebbe avere una quantità enorme di documenti, progetti dell'epoca di costruzione, prove geologiche e perizie varie, tanto da far passare la voglia.
Questo per dire come siano state semplificate le cose negli ultimi anni...
L'architetto che segue la pratica non sa che pesci prendere e pensa di cambiare mestiere per le difficoltà burocratiche che crescono di giorno in giorno. Un'altro mi ha chiesto 7000 euro senza darmi la sicurezza del successo.
Insomma, c'è un modo di affittare questa casa senza questa maledetta agibilità?! posso fare qualche autocertificazione?

Grazie a chiunque mi sappia dare un consiglio!

Concordo con @Valeria Morselli , se fossi in te, mi organizzerei predisponendo dei contratti turistici nei quali non vengano indicati i servizi propri dell'attività professionale che, tra l'altro, implicherebbe anche dei passaggi burocratici per regolare gli aspetti fiscali.

Non hai obbligo di registrazione dei contratti sotto i 30 giorni e ti dovrai organizzare per le cessioni fabbricato. Il reddito percepito potrà essere regolarmente dichiarato.
 

dormiente

Membro Senior
Agente Immobiliare
Ma l'attività, anche se non commerciale, ha bisogno di una autorizzazione, deve quindi presentare una scia, al Comune di Roma
 

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