rk9

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
salve a tutti,
Sono interessato all'acquisto di un immobile donato da una persona (deceduta da 5 anni) a una ONLUS.
So come funziona, nel senso che so che devono passare 10 anni dalla morte perché la donazione sia inoppugnabile.
Però avrei alcuni quesiti:
- è possibile fare della verifiche per valutare con certezza che non ci siano degli eredi legittimari in grado di fare azioni di rivalsa?
- la concessione del mutuo da parte della banca è plausibile?
- in un eventuale preliminare di accordo, dovrei scrivere a) che l'accordo è vincolato alla visione dei documenti relativi alla donazione b) è vincolato alla concessione del mutuo da parte della banca?????

Altri suggerimenti?
Grazie mille in anticipo per l'aiuto
 

Maurizio Zucchetti

Fondatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
Purtroppo non si può fare nulla prima dei 10 anni perchè questo è il tempo nei quale eventuali eredi non conosciuti (figli illegittimi, coniugi sposati all'ultimo momento ecc.) posso farsi vivi per far valere i loro diritti! :confuso:
Per lo stesso motivo le banche non concedono in linea di massima il mutuo, anche se adesso esiste una polizza assicurativa che alcune banche accettano ... :occhi_al_cielo:
 

rk9

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
La mia banca sembra non mostrare una totale chiusura. Chiede ovviamente di poter fare delle verifiche notarili.

Vorrei però chiarire, qualora decidessi di fare il preliminare d'accordo (con consegna dell'assegno di 5000 euro) cosa potrei scrivere per tutelarmi.

1) innanzitutto vorrei scrivere che l'accordo si ritiene risolto con la restituzione della somma versata qualora la banca non accetti l'immobile in garanzia ai fini dell'erogazione del mutuo

2) poi vorrei scrivere che l'accordo è subordinato ad una verifica notarile sulla reale assenza di eredi necessari che potrebbero impugnare la donazione.

Come potrei scrivere "meglio" il secondo punto, diciamo con termini da addetti ai lavori?

Grazie per le risposte e la cordialità
 

Luna_

Membro Senior
Professionista
Per il primo punto viene inserita la classica clausola sospensiva all'erogazione del mutuo. Per il secondo,come ti é stato detto,non puoi ovviare in nessuna maniera fino allo scadere dei dieci anni.
 

Luna_

Membro Senior
Professionista
Anzi.....l'unico rimedio possibile é una rinuncia espressa da parte di tutti i legittimari(a patto di conoscerli tutti) all'azione di riduzione o quanto meno all'azione di restituzione presso terzi ex 563 c.c. Rinunzia valida ,ovviamente,dopo la morte del donante. Però ,come ti dicevo l'ultimo erede potrebbe sempre spuntare. É un rischio che devi prevedere.
 

Luna_

Membro Senior
Professionista
Ma...quanti anni sono passati dalla trascrizione della donazione? É avvenuta per testamento o in data antecedente? Quanti eredi ci sono in via potenziale? A quanto ammonta l'asse ereditario?
 

rk9

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
Allora, la signora deceduta, da quanto ci dicono, non ha eredi diretti. Non era sposata, non aveva figli e i genitori sono deceduti. In questo caso la presenza di figli illegittimi mi sembra molto improbabile no?
Ha donato casa, in via testamentaria, alla ONLUS presso la quale era in cura..dunque dovrebbero essere passati 4 anni dalla trascrizione.
Da quanto ci dicono poi, la ONLUS ha anche pubblicato il suo testamento per verificare se qualcuno reclamasse la casa, vorremmo infatti chiedere di vederlo.
 

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