silianna

Membro Junior
Privato Cittadino
Ho visionato un immobile che potrebbe interessarmi ma c'è di mezzo una donazione. So' benissimo le problematiche ad esso connesse, cioè possibile azione di riduzione esercitata dagli eredi legittimi.
Preciso però che la donazione è stata fatta a due persone che sono in realtà gli unici eredi legittimi del donante. Per cui essendo defunto il donante mi diceva l'agenzia che i donatari facendo una rinuncia alla donazione diventano cmq proprietari in quanto eredi...e' cosi? come funziona in questo caso? grazie
 
P

PROGETTO_CASA

Ospite
La donazione non è impugnabile se sono passati 10 anni dalla morte del donante o 20 anni dalla donazione.
Altre possibilità sono da valutare col notaio fermo restando che la banca mutuante accetti quanto sopra scrivi.
 

studiopci

Membro Storico
Per cui essendo defunto il donante mi diceva l'agenzia che i donatari facendo una rinuncia alla donazione diventano cmq proprietari in quanto eredi...e' cosi?
Fermo restando quello detto da progetto_casa, non è così per la rinuncia alla donazione, la rinuncia alla donazione, semplificatamente chiamata così, ma è corretto dire " azione di riduzione " ... è un atto tra vivi che dispone la restituzione del bene al donante... ripeto che è un atto tra vivi ... quindi necessità la presenza del donante e dei donatari ... mi sembra di capire che sia un pò difficile disporre la riduzione, stante l'impossibilità di presenziare del donante.
Scherzi a parte quello che ti è stato detto dal collega è errato o probabilmente si sarà espresso male... oramai il bene è stato donato ed i giochi son fatti... indipendentemente dalla morte del donante, con la donazione i donatari sono proprietari a tutti gli effetti di legge e l'immobile è commerciabile tranquillamente, solo che insistono due problemi relativamente importanti:
- Il primo è che l'immobile pervenuto per donazione, a meno che questa non sia andata in prescrizione ( nei tempi detti poco prima ) è un immobile sul quale potenzialmente un erede o un avente diritto potrebbe entrare nella proprietà.
- Il secondo è che, proprio per questi motivi molte Banche ( salvo valutare ) rinunciano ad erogare un mutuo su immobili del genere.
Questo non significa che non si può o non si deve acquistare immobili del genere, ma è importante che ci sia una chiacchierata preventiva con il Notaio, il quale saprà consigliarti come e se è possibile mettere in relativa sicurezza l'immobile ed inoltre una indagine preventiva con la Banca per appurare se erogherebbero o meno il mutuo. Fabrizio
 
A

Albino Zucc

Ospite
E' un caso di facile soluzione notarile: Non ci sono eredi legittimi che potrebbero impugnare la donazione. Dichiarazione sostitutiva di atto notorio : i notai sanno di cosa si tratta. La banca stessa, eventualmente coinvolta in una richiesta di mutuo, può indicare un percorso che in questo caso è facile.
 
A

Albino Zucc

Ospite
...potrebbe esserci un figlio naturale...scusa utilizzata dalle banche quando non vogliono concedere mutui su provenienze donative
La stessa questione sorgerebbe nella eredità : può spuntare un figlio "naturale". Il compratore è comunque salvo. Mi sembra che dovresti inform rti meglio. Ma è la logica che sostiene : in qualunque proprietà per eredità può arrivare un figlio naturale. Non si potrebbe vendere nulla se non da proprietario-compratore.
Per questo esiste la visura storica. Serve un notaio con la "N" maiuscola.
Sai cosa è un dichiarazione sostitutiva di atto notorio ? credo di no.
Considera che sulla base di essa, le banche "liberano" i depositi del de cuius di qualunque ammontare.
L'eventuale figlio naturale può agire solo contro il venditore e non sull'acquirente che è "terzo in buona fede". Con il tuo modo di ragionare sarebbe bloccata tutta la vendita di immobili con almeno una passaggio ereditario. Comunque contento tu, contenti tutti.
 

studiopci

Membro Storico
Credo tu stia confondendo le cose, concordo che l'evento di un figlio naturale è imprevedibile, ma un discorso è nella successione ereditaria ed un conto è nel caso di acquisto di un immobile pervenuto per donazione, sarà imprevisto ma è un problema perchè :
1 la riduzione della donazione laddove non trova soddisfacimento nell'alternativa di un bene o equivalenza in danaro... può agire sull'immobile oggetto della donazione ( salvo siano intervenuti i termini di prescrizione )
2 Le banche per questo motivo, quindi per evitare di vedersi sottratto il bene ipotecato, evitano molto spesso di erogare mutui .


Per questo esiste la visura storica.
Non comprendo a cosa serve e sopratutto da cosa ti salverebbe la visura storica.


Sai cosa è un dichiarazione sostitutiva di atto notorio ?

Io so cos'è una dichiarazione sostitutiva di notorietà; è un atto pubblico di dichiarazione reso innanzi a testimoni e pubblico ufficiale ( Notaio, Ufficiale di anagrafe, Ufficiale di Polizia o altro. ) e credo anche di sapere che non ti pone al riparo da niente.

Considera che sulla base di essa, le banche "liberano" i depositi del de cuius di qualunque ammontare.
Questa è un'altra cosa che non mi risulta, le Banche valutano a seconda dei casi il rischio ma certamente non su una dichiarazione .
Fabrizio
 

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