francescop80

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Salve,
sono nuovo e spero di scrivere nella seziona corretta. Nel 2011 compro un piccolo appartamento a Roma in una zona in cui hanno costruito tutto abusivamente. I vecchi proprietari hanno usufruito del condono (mi pare nel 1986), pagato il dovuto e in attesa del rilascio. Io chiedo il mutuo alla banca, rogito e tutto è ok. Adesso nel 2015 vorrei vendere questa casa, ma l'agente immobiliare mi ha detto che ora le banche non erogano più il mutuo (all'acquirente) se non c'è il certificato della sanatoria rilasciato. Intanto vorrei sapere se vi risulta questo.
Sono andato all'ufficio condoni di Roma e ho scoperto che il vecchio proprietario si è disinteressato di questa cosa e quando doveva andare a ritirare il certificato non è andato. Il risultato è che bisogna rifare tutto il processo (per fortuna senza ripagare), cosa che ho fatto prontamente. Il tecnico mi ha detto che però può volerci molto tempo (a Roma è un inferno), anche 2 anni, ma che presentando anche un compromesso firmato da un notaio che attesti un atto di compravendita in corso i tempi si riducono notevolmente. Vorrei sapere se queste informazioni sono secondo voi corrette e se avete consigli per il mio caso, grazie.
 

ingelman

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Salve,
sono nuovo e spero di scrivere nella seziona corretta. Nel 2011 compro un piccolo appartamento a Roma in una zona in cui hanno costruito tutto abusivamente. I vecchi proprietari hanno usufruito del condono (mi pare nel 1986), pagato il dovuto e in attesa del rilascio. Io chiedo il mutuo alla banca, rogito e tutto è ok. Adesso nel 2015 vorrei vendere questa casa, ma l'agente immobiliare mi ha detto che ora le banche non erogano più il mutuo (all'acquirente) se non c'è il certificato della sanatoria rilasciato. Intanto vorrei sapere se vi risulta questo.
Sono andato all'ufficio condoni di Roma e ho scoperto che il vecchio proprietario si è disinteressato di questa cosa e quando doveva andare a ritirare il certificato non è andato. Il risultato è che bisogna rifare tutto il processo (per fortuna senza ripagare), cosa che ho fatto prontamente. Il tecnico mi ha detto che però può volerci molto tempo (a Roma è un inferno), anche 2 anni, ma che presentando anche un compromesso firmato da un notaio che attesti un atto di compravendita in corso i tempi si riducono notevolmente. Vorrei sapere se queste informazioni sono secondo voi corrette e se avete consigli per il mio caso, grazie.
Purtroppo è già da qualche anno che le cose sono cambiate
Prima riferito al primo condono per stipulare ed anche per le banche era sufficiente la domanda di condono allegata all'atto con i relativi pagamenti riferiti all'oblazione ed oneri concessori compresi i diritti di segreteria

Oggi non è più così e si pretende la Concessione in Sanatoria
Il Fatto è che purtroppo a Roma tutto funziona male e soprattutto l'USCE ufficio condoni edilizi ...

Diciamo che per il primo condono come nel caso del nostro amico è più facile arrivare alla definizione della pratica (nel senso che è più facile che la lavorino) per gli ultimi condoni è quasi impensabile riuscire ad ottenere la Concessione.

Chi è in possesso della domanda di condono si deve preoccupare incaricando un tecnico di richiederne la definizione presentando precisa istanza una volta verificato che la pratica riferita a quel dato protocollo di domanda sia presente tutta la documentazione necessaria (spesso risultano incomplete anche per negligenza dell'interessato compresi i pagamenti non proprio del tutto effettuati in maniera corretta e completa)

Quello che può servire per sollecitare l'ufficio è la richiesta del Notaio per la lavorazione d'urgenza per stipula.
Comunque i tempi sono purtroppo abbastanza lunghetti
 

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