Angelpr

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Salve, avrei una domanda..dovrei prendere in affitto un'appartamento con la mia ragazza, lei lavora e io sono studente. L'agenzia alla quale ci siamo affidati ci ha detto che questo tipo di contratto si può fare solo se si è residenti. Il problema della mia ragazza non si pone perché prenderebbe la residenza, così potrebbe usufruire delle detrazioni sull affitto (potrebbe "scaricare" parte dell'affitto). Io però non potrei fare il cambio di residenza. La mia domanda è, posso stipulare il contratto non avendo residenza? Cioè, va bene anche che dei due cointestatari del contratto solo uno abbia residenza? E ultima domanda, i miei genitori possono tranquillamente "scaricare" il mio affitto? Grazie!
 

Gherardo5

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Privato Cittadino
1) Per il contratto che hai previsto non è abbligatoria la residenza
2) Il contratto di "locazione abitativa 3+2" è una cosa e quello "di natura transitoria per le esigenze abitative degli studenti universitari" è un altro.
Le durate ed i rinnovi sono completamente diversi e quindi con il contratto previsto tu (i tuoi genitori) non potrai scaricare niente.
 

Angelpr

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
1) Per il contratto che hai previsto non è abbligatoria la residenza
2) Il contratto di "locazione abitativa 3+2" è una cosa e quello "di natura transitoria per le esigenze abitative degli studenti universitari" è un altro.
Le durate ed i rinnovi sono completamente diversi e quindi con il contratto previsto tu (i tuoi genitori) non potrai scaricare niente.

Il proprietario vuole che si abbia residenza per pagare meno di IMU e altro, suppongo.. Ma la residenza dobbiamo averla entrambi affinché il proprietario possa essere agevolato? In questo caso dobbiamo averla entrambi? Credo che il contratto che voglia fare sia questo

Città di Torino

In ogni caso, quindi, da studente fuori sede i miei genitori, anche se non ho residenza, non possono scaricare niente? Potrei scaricare solo con contratto studenti oppure con 4+4?

Grazie davvero per la risposta
 

Gherardo5

Membro Attivo
Privato Cittadino
1) Al proprietario non cambia assolutamente niente se l'inquilino ci porta la residenza o meno. Diglielo !
2) Conviene portarci la residenza all'inquilino che, gauadagnando meno di una certa cifra può dedurre qualcosa dalle sue tasse (lo trovi scritto nel sito che tu hai indicato come "Città di Torino")
3) I genitori dello studente fuori sede possono detrarre qualcosa solo utilizzando lo specifico contratto che ha durata annuale rinnovabile
 

Gherardo5

Membro Attivo
Privato Cittadino
Il Comune di Firenze (dove abito io) non fa alcuna differenza mentre il Comune di Torino (in questione) dice che l'aliquota è ridotta in caso di "locazione a titolo di abitazione principale" e la definizione di abitazione principale, secondo l'Articolo 15 del Tuir, recita che “Per abitazione principale si intende quella nella quale il contribuente o i suoi familiari dimorano abitualmente".
Quindi, a mio parere, non parla di "residenza" ed invece comprende un eventuale inquilino che vi si trasferisca per lavoro.
 

depanis luisa

Membro Attivo
Agente Immobiliare
un contratto 3+2 agevolato prevede la residenza .



I contratti di locazione convenzionati (l. 431/98, art. 2, comma 3)

Il contratto di locazione convenzionato, detto anche a canone concordato, è una forma di contratto d’affitto che prevede un canone più basso di quello di mercato e interessanti agevolazioni fiscali a favore del proprietario per compensarlo dell’eventuale minor reddito.


I contratti convenzionati sono basati su accordi, chiamati Accordi Territoriali, promossi e coordinati dall’Amministrazione Comunale e stipulati dalle principali associazioni dei proprietari e degli inquilini.
Tali Accordi stabiliscono le modalità di valutazione degli immobili per definire i valori massimi e minimi del canone mensile, per metro quadro, in base alla zona e alle caratteristiche dell’edificio e dell’appartamento.
Il primo Accordo Territoriale della Città di Torino risale al 1999, l’ultimo attualmente in vigore è stato firmato a settembre 2013.


Nella sua funzione di capoluogo la Città di Torino ha incentivato e coadiuvato alla stesura di analoghi accordi territoriali per alcuni comuni dell’area metropolitana torinese che sono stati firmati nel maggio 2014 (Caselle Torinese, Collegno, Grugliasco e Moncalieri).


Al fine di agevolare l’applicazione dei contratti di locazione convenzionata è stato redatto un Testo sintetico ed operativo degli Accordi Territoriali del Comune di Torino che chiarisce le principali condizioni del contratto.


Rispetto ai contratti a libero mercato quelli convenzionati presentano alcune fondamentali differenze:


  • La durata, quelli convenzionati possono essere più brevi; tre anni più due con rinnovo automatico alla scadenza
  • Le agevolazioni fiscali, riservate esclusivamente ai proprietari ed agli inquilini che adottano i contratti di locazione convenzionati.

Le agevolazioni fiscali per il proprietario sono:


  • Deduzione complessiva dell’IRPEF pari al 33,5% a fronte del 5% previsto in caso di contratto libero; in questo modo il proprietario indica nella dichiarazione dei redditi solo il 66,5% del canone, invece del 95%
  • Riduzione del 30% dell’imposta di registro
  • Aliquota IMU pari allo 0,431% contro l’aliquota ordinaria dell’1,06%. Tale agevolazione riguarda esclusivamente i contratti di locazione convenzionata ad uso abitativo e i contratti transitori per studenti fuori sede (all. 7, all. 8)

Infine, nel caso della cedolare secca, regime fiscale facoltativo ed alternativo all’IRPEF, la tassazione prevista è del 21% per i contratti a libero mercato mentre per i Contratti Convenzionati scende al 10%.


Le agevolazioni ed i benefici per gli inquilini sono:


  • Un affitto inferiore a quello di mercato
  • Una riduzione del 30% dell’imposta di registro
  • Una detrazione fiscale di 495,80 euro se il reddito complessivo non supera 15.493,71 euro
  • Una detrazione fiscale di 247,90 euro se il reddito complessivo è compreso nella fascia tra i 15.493,71 e 30.987,41 euro

Per potere fruire dei benefici è necessario che l’inquilino prenda la residenza presso l’abitazione locata.
 

Angelpr

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
Ho chiamato chi si occupa di quel tipo di contratti nel comune di Torino e mi è stato detto che la residenza è obbligatoria, almeno da parte di uno dei conintestatari del contratto (quindi io posso non prenderla). Ho chiesto anche riguardo alla detrazione e mi è stato detto che non è necessario che sia un contratto studenti ma semplicemente che sia un contratto regolare e regolarmente registrato.

Grazie comunque per le risposte!
 

Gherardo5

Membro Attivo
Privato Cittadino
un contratto 3+2 agevolato prevede la residenza .
Non è vero.
La residenza serve solo per le seguenti agevolazioni fiscali per l'inquilino :
  • Una detrazione fiscale di 495,80 euro se il reddito complessivo non supera 15.493,71 euro
  • Una detrazione fiscale di 247,90 euro se il reddito complessivo è compreso nella fascia tra i 15.493,71 e 30.987,41 euro
In tutti gli altri casi non serve e comunque non rigaurda il proprietario.
 

Angelpr

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
Si può non prendere la residenza ma in quel caso il proprietario non può avere le agevolazioni fiscali, che altrimenti potrebbe avere.. Non in tutti i paesi/città si può fare questo tipo di contratto.. Soltanto nelle città ad alta densità..
 

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