Graf

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Giorni fa, in un noto locale di via Igea in Roma, parlavo con un agente immobiliare molto professionale e molto ben introdotto che ha il suo ufficio e la sua autorevolezza commerciale a Roma Nord (la “Roma Bene” dove abitano i facoltosi professionisti e ricchi imprenditori appartenenti alla classe cosiddetta “del generone”) che si lamentava del fatto che i “cani sciolti” come lui debbano assoggettarsi alla logica dello 0% spaccato di provvigione da parte del venditore se aspirano ad acquisire immobili da mettere nel proprio carniere di vendita mentre i grandi gruppi strutturati in franchising che vanno per la maggiore (ma vanno ancora per la maggiore….?) riescono a negoziare il proprio compenso anche dalla parte del proprietario.
Io ho replicato che conoscevo questo costume commerciale, ormai incancrenito, instaurato da anni nel mercato immobiliare della capitale ma che ritenessi più giusto, anche a garanzia dell’imparzialità dell' attività del mediatore, che ambedue le parti di una compravendita immobiliare contribuissero alla formazione della giusta provvigione dell’agente immobiliare. In questo senso ritenevo che il metodo delle società in franchising, magari criticabili sotto altri aspetti, mi paresse maggiormente improntato a chiarezza ed equilibrio.
“Beh…” ha ribadito il mediatore in questione “io, nonostante la professionalità che ho acquisito e il buon avviamento commerciale che ho raggiunto, non riesco tuttora a farmi pagare dal venditore (e successo solo due volte nella mia carriera venticinquennale) che è sempre pronto a preferire il mediatore a zero spese perfino di poca esperienza e di scarsa credibilità. Ho dovuto fare di necessità, virtù, altrimenti non sarei provvisto della specifica e necessaria “materia prima” e non potrei lavorare”.
Ho replicato che, comunque, un operatore immobiliare che lavora nella zona di Roma nord avesse facile accesso ad immobili di un certo o di molto pregio con prezzi che possono raggiungere e superare il milione di euro.
La controreplica del mediatore è stata repentina: “So dove vuoi arrivare ma, a quel livello di prezzo, strappare un 2% dall’acquirente è già una fatica di Sisifo. Ma sai quanti documenti, quanti adempimenti, quanti controlli, quante verifiche ti chiedono in cambio di una provvigione di un certo livello?”.
Ecco, questo interessante dialogo poi si è interrotto perché il mediatore si è speso con un cliente in una lunga telefonata riguardanti certe problematiche di conformità catastali ed urbanistiche di un box sulle quali non ho capito un’ acca… però, ora, rimurginandoci sopra mi sorgono spontanee alcune domande.

Perché un conosciuto, dinamico e competente agente immobiliare che opera come ditta individuale è costretto a lavorare a 0% provvigione da parte del venditore, almeno qui a Roma, mentre un “ragazzotto” di un franchising, operando nella stesse condizioni urbane ed ambientali, riesce a strappare un' interessante provvigione oltre che dall’acquirente anche dal proprietario?
Perché un venditore che ha manifestato il proposito di affidare l'alienazione del suo immobile ad un franchising non ritorna indietro sui suoi passi e sceglie pure lui un mediatore “zero provvigione da parte del proprietario” nel caso si veda richiedere dal mediatore del franchising il 2, il 3, o il 4% di compenso sul prezzo di vendita dell’immobile?
Perché i franchising ci “sanno fare meglio” di un mediatore ditta individuale in materia di negoziazione della provvigione?
E quest’ultimi non potrebbero imparare ad “imitare” in questo aspetto sostanziale i metodi dei franchising?

Semplice curiosità la mia…
 
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ingelman

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Agente Immobiliare
Perché i franchising ci “sanno fare meglio” di un mediatore ditta individuale in materia di negoziazione della provvigione?
Ciao Graf è un piacere rileggerti
Ma perchè generalizzi? Io sono un AI con una mia struttura, la mia è una ditta individuale per scelta non avendo soci, non sono affiliato a Franchising e una cosa è certa a provvigioni zero non ci lavoro. Mi trovo a Roma Nord

Come me conosco tante altre strutture mie concorrenti che la pensano allo stesso mio modo.

Chi lavora a zero provvigioni lo fà perchè è il modo più semplice per acquisire facendo leva sulla stupida avidità dei venditori
Se vuoi un buon servizio qualcosa devi pure pagare
(se dovessi dire la mia bisognerebbe alzare i compensi dovuti dal venditore a vantaggio dell'acquirente)
Il venditore ti ha scelto, l'acquirente ti ha dovuto scegliere per forza di cose avendo tu Agente la gestione della vendita dell'immobile di suo interesse

ma che ritenessi più giusto, anche a garanzia dell’imparzialità dell' attività del mediatore, che ambedue le parti di una compravendita immobiliare contribuissero alla formazione della giusta provvigione dell’agente immobiliare.
Giusta e profonda osservazione
;)
 

Graf

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Saluto con gioia l’agente immobiliare Ingelman che sta combattendo la buona battaglia nella “trincea” di Roma Nord.
Non sono molto al corrente della reale situazione lavorativa dei mediatori immobiliari della vastissima realtà di Roma…
Parlo di quello che sento e rifletto su quello di cui mi rendo conto.
Le domande sopra riportate afferivano ad un dialogo che ho avuto con agente immobiliare che conosco da svariati anni (prima abitava in zona Appia Latina) e che incontro sporadicamente; lui abita attualmente nella zona nord ovest della capitale e io continuo ad abitare in quella sud est…
Un fatto curioso che dimostra come niente sia scontato nel sorprendente mondo immobiliare: lui lavorando per tanti anni nel quadrante sud della capitale ha avuto la sorpresa di aver eretto il suo patrimonio relazionale e clientelare (nel senso di clienti…) con persone che abitavano principalmente a Roma nord…Poi lui si è trasferito lì, coerentemente…per seguire con maggior comodità e tempestività i suoi affari.
Lui è ormai un agente esperto e molto ben avviato, regolarmente iscritto alla Camera di Commercio, pubblicizza gli immobili in vendita su uno dei portali che vanno per la maggiore, però è un vero “cane sciolto”, lavora letteralmente da solo senza segretarie e senza collaboratori e spesso usa le case dei suoi clienti (loro presenti) per stilare compromessi e redarre contratti…Uno che si arrangia ma che lo fa brillantemente e con un certo tocco aristocratico se posso usare questa espressione.
Solo così “riesco ad assicurare quel reddito necessario e me e alla mia “numerosa famiglia” afferma.
Comunque sia, è uno che lavora con il metodo “0% zero provvigione al venditore”. Ma lo fa obtorto collo ma è quello il suo metodo di lavoro.
Che ci siano agenti immobiliari romani operanti come ditta individuale che applicano (riescono ad applicare) la provvigione anche sul versante cliente venditore mi fa piacere e mi fa auspicare una conversione positiva sul piano della chiarezza e dell’equilibrio in questo fondamentale settore del traffico immobiliare…
 
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Bagudi

Fondatore
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Perché un conosciuto, dinamico e competente agente immobiliare che opera come ditta individuale è costretto a lavorare a 0% provvigione da parte del venditore, almeno qui a Roma, mentre un “ragazzotto” di un franchising, operando nella stesse condizioni urbane ed ambientali, riesce a strappare un' interessante provvigione oltre che dall’acquirente anche dal proprietario?

Perchè la gente, drogata dalla televisione, crede che un'agenzia immobiliare che fa pubblicità televisiva sia migliore di chi non la fa...
 

dormiente

Membro Senior
Agente Immobiliare
Per me l' imparzialità del mediatore esiste solo nell'accompagnare il cliente alla conoscenza delle norme e delle regole che impone lo Stato sull'immobile che dovrà vendere o acquistare mentre tutto quello che é legato alla determinazione del prezzo di acquisto o di locazione che é collegato alla nostra provvigione, dubito che sia imparziale, dovrebbe essere fisso per i due soggetti ( propr. e acq.)
Il franchising è un metodo di lavoro che "carica" tutto,( immobili di altre agenzie, immobili invendibili, immobili proposti a prezzi stracciati, personale che va e che viene e potrebbe sparire nell'arco di qualche mese) con spese complessive ridotte, per loro non é difficile imporre la provvigione da parte del proprietario e alla fine della giostra gli rimane sempre qualcosa in mano.
 

Graf

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Privato Cittadino
Nel senso che non possiamo essere imparziali facendo gli interessi di chi ci paga.

E' questo il nocciolo della questione: se ti paga una sola parte il mediatore potrebbe essere tentato di fare l'interesse solamente di quella parte e allora buonanotte al concetto d' indipendenza e d'imparzialità....
 

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