-csltp-

Membro Assiduo
Agente Immobiliare
buongiorno a tutti, recentemente mi è capitata una situazione spinosa.

Un cliente ha comprato un immobile versando una somma a titolo di caparra confirmatoria.
Il venditore ha accettato e ha incassato la somma ma dopo qualche mese ha cambiato idea e vorrebbe restituire il doppio.

All’acquirente questo non va bene e vuole comprare a tutti i costi.

Avete consigli da darmi? Grazie

Ps - ho sbagliato sezione, si può spostate la discussione?
 

PyerSilvio

Membro Storico
Agente Immobiliare
dipende dalla gravità delle motivazioni dell'inadempimento

Non mi risulta.

L’inadempienza puo’ avvenire per le piu’ svariate motivazioni.
Gravi o meno gravi che siano il contratto preliminare non si e’ concluso.

Da questo (non)avvenimento che si fonda il ricorso per l’esecuzione.


È una cosa che solitamente viene concessa o è meglio consigliare di prendersi il doppio della caparra e cercare una nuova casa?

I trasferimenti di diritto coatti sono sempre molto complessi e difficili da ottenere.

Un preliminare di compravendita, di quelli largamente diffusi, potrebbe non bastare, per vedersi riconusciuto il ricorso e quindi la sentenza, che deve prima necessariamente sostituire il preliminare, obbligando con i suoi effetti, il venditore a trasferire il titolo.

In mancanza della sentenza, il preliminare resta valido e si ritorna, nella quantificazione del danno.
In genere quantificato ed individuato dall’entita’ della caparra versata.

La sentenza potrebbe non essere pronunciata, perche’ l’immobile, deve risultare trasferibile ed il contratto, stipulato esattamente come accade al rogito ad effetti reali.
Perche’ il legislatore questa norma detta.

Molto semplicemente L’autorita’ giudiziaria, non puo’ procedere, se vi e’ inosservanza delle norme dettate dalla legge.

La mancanza anche di una sola dichiarazione o degli estremi, di una concessione, di una denuncia, di un certificato, urbanistico e o catastale, rende vana l’azione di esecuzione specifica rendendo nullo il trasferimento tra vivi.
In quattro parole:
Non luogo a procedere.

Inclusa la beffa, che sia possibile un intervento successivo nelle pratiche, che invece consentirebbe al ricorso, di risultare procedibile nei suoi effetti.

In questo contesto il ricorrente si troverebbe sia cornuto che mazziato.
Senza sentenza, senza l’immobile e con le spese tutte da pagare.

Ecco perche’ la prassi e’ sempre sconsigliabile da intraprendere.

Quando uno non vuole piu’ vendere c’e’ poco da fare.
Il venditore e’ femmina.
Se la femmina non vuole concedersi perseverare potrebbe essere assai dannoso.

Tale argomentazione, era gia’ stata oggetto di una sanguinosa discussione del passato, dove con Rosa, pure con l’intervento dell’avvocato Polidoro, si era lanciata una scommessa.

Ancora oggi @Rosa1968 e’ convinta di aver vinto una pizza.
 
Ultima modifica:

Rosa1968

Membro Storico
Agente Immobiliare
Boh non ricordo.
Detto questo non ho detto sia semplice ottenere la sentenza dipende dalle motivazioni e le tempistiche possono essere lunghe. Bada che non si tratta di verificare che il contratto sia a norma di legge ma di verificare la gravità dei motivi che portano inadempimento. Il preliminare e' un contratto dove le parti si obbligano a stipulare il successivo atto di trasferimento. Se l'acquirente non accetta la risoluzione e' un suo diritto chiedere l'esecuzione specifica.
 

PyerSilvio

Membro Storico
Agente Immobiliare
Se l'acquirente non accetta la risoluzione e' un suo diritto chiedere l'esecuzione specifica.

Puntualizzi l’ovvio.

Ma ci vuole la sentenza, ovvero il titolo, per procedere all’esecuzione.

Senza non vai da nessuna parte.

La sentenza puo’ essere pronunciata solo se il preliminare rispetta i dettami dell’atto definitivo.

Se non hai venduto perche’ ti dispiace o perche’ in quella casa vuoi ballarci il tango, non rileva.
 

Graf

Nominato ad Honorem
Membro dello Staff
Privato Cittadino
L'acquirente con il doppio della caparra in tasca può addirittura comprarsi subito una casa più grande….Perché aspettare i tempi biblici della giustizia civile italiana e, nel frattempo, continuare a rimanere senza una nuova abitazione?
 
Ultima modifica:

-csltp-

Membro Assiduo
Agente Immobiliare
L'acquirente con il doppio della caparra in tasca può addirittura comprarsi subito una casa più grande….Perché aspettare i tempi biblici della giustizia civile italiana e, nel frattempo, continuare a rimanere senza una nuova abitazione?

Ci sono dei parenti nello stabile a cui vuole avvicinarsi. Non è una questione di soldi ma di non perdere l’immobile.
 

Gratis per sempre!

  • > Crea Discussioni e poni quesiti
  • > Trova Consigli e Suggerimenti
  • > Elimina la Pubblicità!
  • > Informarti sulle ultime Novità
Alto