immobilia

Nuovo Iscritto
Agente Immobiliare
Aggiudicato un immobile A3 con pertinenze relative, mi viene comunicata la non corrispondenza tra i dati catastali presenti nell'avviso d'asta e i dati identificativi presenti presso il Comune (in parte A10).
Al momento ho dei dubbi:
- sul mutuo (prima casa) e sulla relativa perizia richieste ed ottenute: tutto da rifare?
- esiste una responsabilità sulla variazione spuntata solo ora?
- l'immobile deve essere ancora oggi privato di vincoli sui pignoramenti; non doveva essere già liberato da "problemi"?
Grazie
 

Umberto Granducato

Fondatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
Aggiudicato un immobile A3 con pertinenze relative, mi viene comunicata la non corrispondenza tra i dati catastali presenti nell'avviso d'asta e i dati identificativi presenti presso il Comune (in parte A10).
Al momento ho dei dubbi:
- sul mutuo (prima casa) e sulla relativa perizia richieste ed ottenute: tutto da rifare?
- esiste una responsabilità sulla variazione spuntata solo ora?
- l'immobile deve essere ancora oggi privato di vincoli sui pignoramenti; non doveva essere già liberato da "problemi"?
Grazie

Hai acquistato all'asta un immobile che successivamente hai scoperto essere parzialmente censito come ufficio, esatto?

- per il mutuo, la banca dovrebbe aver fatto una perizia: possibile che non se ne siano accorti?
- bisogna vedere cosa c'è scritto sull'avviso d'asta e sulla perizia del tecnico del tribunale: dovrebbe esserci scritto che l'immobile presenta difformità o comunque non è conforme
- la procedura ti dà l'immobile privo di ipoteche, trascrizioni ect., ma solitamente per 'problemi' catastali, sanatorie ect non garantisce.
Mi pare comunque un problema risolvibile: devi sicuramente interpellare un tuo tecnico di fiducia...
 

immobilia

Nuovo Iscritto
Agente Immobiliare
Puntualizzo:
sull'avviso d'asta non c'è nessun riferimento su difformità e quant'altro.
La difformità è presente solo a livello comunale e per questo l'avviso di vendita e le successive perizie non hanno mostrato nessun problema se non nel momento preliminare all'atto notarile.
In quel momento la presenza di ipoteche ha stoppato la procedura: l'assenza di trascrizioni non avrebbe dovuto avvenire precedentemente?
Sull'interpellare un tecnico di fiducia intendi?
 

Umberto Granducato

Fondatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
Probabilmente perchè è stato fatto (superficialmente) un solo controllo catastale. Quello che conta è la licenza comunale e non il catasto. Il perito dovrebbe risponderne di questa 'svista', ma le aste sono spesso un ginepraio autentico.
Per tecnico di fiducia intendo geometra o ingegnere di tua fiducia che controlli cosa manca e ti permetta di sistemare le cose: spendi qualcosa, ma guadagni un mare di tempo.
 

immobilia

Nuovo Iscritto
Agente Immobiliare
Probabilmente perchè è stato fatto (superficialmente) un solo controllo catastale. Quello che conta è la licenza comunale e non il catasto. Il perito dovrebbe risponderne di questa 'svista', ma le aste sono spesso un ginepraio autentico.
Per tecnico di fiducia intendo geometra o ingegnere di tua fiducia che controlli cosa manca e ti permetta di sistemare le cose: spendi qualcosa, ma guadagni un mare di tempo.

Il perito dovrebbe risponderne: intendi colui che ha periziato per conto della banca?
Sui tecnici che hanno redatto l'avviso d'asta, nulla?
Le "mancanze" in ogni caso devono essere sistemate dal venditore e quindi, in questo caso, dall'ente che mi ha venduto.
Il problema è solo capire se le variazioni, intervenute, potranno incidere sull'esito del mutuo oltre che sui tempi.
In ogni caso grazie per le informazioni.
 

Umberto Granducato

Fondatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
Il perito dovrebbe risponderne: intendi colui che ha periziato per conto della banca?
Sui tecnici che hanno redatto l'avviso d'asta, nulla?
Le "mancanze" in ogni caso devono essere sistemate dal venditore e quindi, in questo caso, dall'ente che mi ha venduto.
Il problema è solo capire se le variazioni, intervenute, potranno incidere sull'esito del mutuo oltre che sui tempi.
In ogni caso grazie per le informazioni.

Per perito intendo il ctu cioè chi ha redatto la perizia x l'asta...
Il perito della banca mi sembra strano che non se ne sia accorto subito (forse doveva ancora guardarci)
Da quello che capisco una parte è censita ufficio quindi salta il discorso mutuo prima casa. Chiedendo il cambio di destinazione d'uso (se possibile :confuso:) l'esito del mutuo non cambia, i tempi si...
 

immobilia

Nuovo Iscritto
Agente Immobiliare
Per perito intendo il ctu cioè chi ha redatto la perizia x l'asta...
Il perito della banca mi sembra strano che non se ne sia accorto subito (forse doveva ancora guardarci)
Da quello che capisco una parte è censita ufficio quindi salta il discorso mutuo prima casa. Chiedendo il cambio di destinazione d'uso (se possibile :confuso:) l'esito del mutuo non cambia, i tempi si...

Il cambio di destinazione d'uso hanno detto di averlo tentato o meglio di essersi resi conto dell'impossibilità di effettuarlo solo ora!
Quindi la mia semplice opzione sarebbe rinunciare oppure acquistare alle "nuove" condizioni
 

antonellifederico

Membro Attivo
Professionista
ESTRATTO DELL'ART. 40 DELLA LEGGE 47/85
6. Nell'ipotesi in cui l'immobile rientri nelle previsioni di sanabilità di cui al capo IV della presente legge e sia oggetto di trasferimento derivante da procedure esecutive, la domanda di sanatoria può essere presentata entro centoventi giorni dall'atto di trasferimento dell'immobile purché le ragioni di credito per cui si interviene o procede siano di data anteriore all'entrata in vigore della presente legge.

IL CONDONO DA UTILIZZARE E' QUELLO DEL 2003
 

immobilia

Nuovo Iscritto
Agente Immobiliare
Sto preparando una comunicazione all'Ente perchè resti traccia dell'errore compiuto e perchè i tempi che si stanno allungando rispetto alle previsioni elaborate dall'Ente stesso non mi facciano perdere il diritto all'acquisizione ed ai versamenti già effettuati.
Potresti suggerirmi qualche forma o qualche riferimento di legge?
Grazie
 

antonellifederico

Membro Attivo
Professionista
LEGGE SUL CONDONO 326/2003 ART. 32 COMMA 25
Le disposizioni di cui ai Capi IV e V della legge 28 febbraio 1985, n. 47 e successive modificazioni e integrazioni, come ulteriormente modificate dall'articolo 39 della legge 23 dicembre 1994, n. 724 e successive modificazioni e integrazioni, nonché dalla presente normativa, si applicano alle opere abusive che risultino ultimate entro il 31 marzo 2003 e che non abbiano comportato ampliamento del manufatto superiore al 30 per cento della volumetria della costruzione originaria o, in alternativa, un ampliamento superiore a 750 metri cubi. Le suddette disposizioni trovano altresì applicazione alle opere abusive realizzate nel termine di cui sopra relative a nuove costruzioni residenziali non superiori a 750 metri cubi per singola richiesta di titolo abilitativo edilizio in sanatoria, a condizione che la nuova costruzione non superi complessivamente i 3.000 metri cubi

L'ART. 40 DELLA 47/85 RICADE NEL CAPO IV E' STATO RIBADITO ED ADEGUATO NELLA LEGGE SUL CONDONO DEL 2003.
la ratio della norma (...si dice così no??) è quella che, detta in parole povere, un tribunale non potrebbe autorizzare la vendita di un cespite illegittimo. la procedura giusta, a mio avviso, sarebbe quella di ripristinare lo stato dei luoghi autorizzato a spese dell'esecutato per poi procedere con la vendita all'asta; ma la norma prevede altro.
 

Gratis per sempre!

  • > Crea Discussioni e poni quesiti
  • > Trova Consigli e Suggerimenti
  • > Elimina la Pubblicità!
  • > Informarti sulle ultime Novità

Le Ultime Discussioni

Alto