FRANCIS61

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
Buongiorno,

Vorrei vendere un appartamento di un edificio dei primi del 900 in centro storico. L’appartamento ha planimetria catastale del 1939. (negli anni 70 sono state fatte delle modifiche interne con regolari titoli abilitativi ma senza fare un riaccatastamento degli ambienti interni).

Da questo appartamento partono due rampe di scale che fanno parte di un sottotetto di circa 14 mq, (attualmente adibito a camera + piccolo bagno), con altezze interne che variano da 1.65 m a 2.60 m, e esternamente c’è un terrazzino in parte coperto da una veranda, di altri 11 mq circa.

Il problema è che tutto questo sottotetto e questo terrazzino, comprese le due rampe di scale, non compare in nessuna pratica edilizia, in nessun disegno al comune, né sulla planimetria catastale. Esiste dai primi del 900 e sicuramente da prima del 1942.

Voglio vendere tutto, come mi comporto?
Sono obbligato a fare una sanatoria?

Ho letto che per le opere iniziate anteriormente al 1° settembre 1967, in luogo degli estremi della licenza edilizia può essere prodotta una dichiarazione sostitutiva di atto notorio, rilasciata dal proprietario o altro avente titolo, ai sensi e per gli effetti dell'articolo 4 della legge 4 gennaio 1968, n. 15, attestante che l'opera risulti iniziata in data anteriore al 1° settembre 1967.
Tale dichiarazione può essere ricevuta e inserita nello stesso atto, ovvero in documento separato da allegarsi all'atto medesimo.


Inoltre, ho letto che un fabbricato costruito prima del 17/08/1942 (entrata in vigore della prima legge urbanistica, la n° 1150), è ovviamente regolare e quindi commerciabile. Si dovrà controllare solo il permesso di abitabilità (se costruito dopo il 1934), ma questo non impedirebbe comunque di trasferire l'immobile, ma solo di utilizzarlo.

Poi ho letto anche che “con immobile è anteriore all’ottobre 1942: all’epoca non era necessario il titolo abilitativo. Ovviamente, l’edificio non deve essere stato interessato da interventi edili nel corso degli anni; nel qual caso occorre il relativo titolo.” Nel mio caso, io ho fatti interventi edili regolarmente denunciati sull’appartamento regolarmente accatastato.

Vorrei informazioni certe e sicure, e vendere serenamente, senza problemi dopo l’atto di compravendita.
Mi aiutate? Grazie mille.
 

francesca63

Moderatore
Membro dello Staff
Privato Cittadino
Direi che la cosa più saggia da fare è quella di avvalerti della consulenza di un tecnico esperto, che , dopo sopralluogo e attenta analisi di tutta la documentazione, sappia indicarti come muoverti, ed eventualmente quanto dovresti spendere nel caso (molto probabile) in cui fossero necessarie pratiche edilizie e/o catastali per regolarizzare completamente la situazione del tuo immobile.
 

IL TRUCE

Nuovo Iscritto
Agente Immobiliare
Buongiorno,

Vorrei vendere un appartamento di un edificio dei primi del 900 in centro storico. L’appartamento ha planimetria catastale del 1939. (negli anni 70 sono state fatte delle modifiche interne con regolari titoli abilitativi ma senza fare un riaccatastamento degli ambienti interni).

Da questo appartamento partono due rampe di scale che fanno parte di un sottotetto di circa 14 mq, (attualmente adibito a camera + piccolo bagno), con altezze interne che variano da 1.65 m a 2.60 m, e esternamente c’è un terrazzino in parte coperto da una veranda, di altri 11 mq circa.

Il problema è che tutto questo sottotetto e questo terrazzino, comprese le due rampe di scale, non compare in nessuna pratica edilizia, in nessun disegno al comune, né sulla planimetria catastale. Esiste dai primi del 900 e sicuramente da prima del 1942.

Voglio vendere tutto, come mi comporto?
Sono obbligato a fare una sanatoria?

Ho letto che per le opere iniziate anteriormente al 1° settembre 1967, in luogo degli estremi della licenza edilizia può essere prodotta una dichiarazione sostitutiva di atto notorio, rilasciata dal proprietario o altro avente titolo, ai sensi e per gli effetti dell'articolo 4 della legge 4 gennaio 1968, n. 15, attestante che l'opera risulti iniziata in data anteriore al 1° settembre 1967.
Tale dichiarazione può essere ricevuta e inserita nello stesso atto, ovvero in documento separato da allegarsi all'atto medesimo.


Inoltre, ho letto che un fabbricato costruito prima del 17/08/1942 (entrata in vigore della prima legge urbanistica, la n° 1150), è ovviamente regolare e quindi commerciabile. Si dovrà controllare solo il permesso di abitabilità (se costruito dopo il 1934), ma questo non impedirebbe comunque di trasferire l'immobile, ma solo di utilizzarlo.

Poi ho letto anche che “con immobile è anteriore all’ottobre 1942: all’epoca non era necessario il titolo abilitativo. Ovviamente, l’edificio non deve essere stato interessato da interventi edili nel corso degli anni; nel qual caso occorre il relativo titolo.” Nel mio caso, io ho fatti interventi edili regolarmente denunciati sull’appartamento regolarmente accatastato.

Vorrei informazioni certe e sicure, e vendere serenamente, senza problemi dopo l’atto di compravendita.
Mi aiutate? Grazie mille.
Dopo una Louisiana al golf come oggi sono troppo contento per leggermi tutto.
Lo faro Lunedi e ti rispondero'
Domani siamo di nuovo in campo in coppia con Trucida.
Confidero nuovamente nel suo Tee-shot.
Forse tra i migliori in Italia.
Sul putting sono sicuramente piu bravo io.
Nel frattempo il consiglio migliore che ti posso dare e' di rivolgersi ad un AI di provata competenza che provvedera' a TUTTO al fine di addivenire ad un soddisfacente rogito.
A proposito, giochi a golf per caso ?
 

brina82

Membro Storico
Professionista
Buongiorno,

Vorrei vendere un appartamento di un edificio dei primi del 900 in centro storico. L’appartamento ha planimetria catastale del 1939. (negli anni 70 sono state fatte delle modifiche interne con regolari titoli abilitativi ma senza fare un riaccatastamento degli ambienti interni).

Da questo appartamento partono due rampe di scale che fanno parte di un sottotetto di circa 14 mq, (attualmente adibito a camera + piccolo bagno), con altezze interne che variano da 1.65 m a 2.60 m, e esternamente c’è un terrazzino in parte coperto da una veranda, di altri 11 mq circa.

Il problema è che tutto questo sottotetto e questo terrazzino, comprese le due rampe di scale, non compare in nessuna pratica edilizia, in nessun disegno al comune, né sulla planimetria catastale. Esiste dai primi del 900 e sicuramente da prima del 1942.

Voglio vendere tutto, come mi comporto?
Sono obbligato a fare una sanatoria?

Ho letto che per le opere iniziate anteriormente al 1° settembre 1967, in luogo degli estremi della licenza edilizia può essere prodotta una dichiarazione sostitutiva di atto notorio, rilasciata dal proprietario o altro avente titolo, ai sensi e per gli effetti dell'articolo 4 della legge 4 gennaio 1968, n. 15, attestante che l'opera risulti iniziata in data anteriore al 1° settembre 1967.
Tale dichiarazione può essere ricevuta e inserita nello stesso atto, ovvero in documento separato da allegarsi all'atto medesimo.


Inoltre, ho letto che un fabbricato costruito prima del 17/08/1942 (entrata in vigore della prima legge urbanistica, la n° 1150), è ovviamente regolare e quindi commerciabile. Si dovrà controllare solo il permesso di abitabilità (se costruito dopo il 1934), ma questo non impedirebbe comunque di trasferire l'immobile, ma solo di utilizzarlo.

Poi ho letto anche che “con immobile è anteriore all’ottobre 1942: all’epoca non era necessario il titolo abilitativo. Ovviamente, l’edificio non deve essere stato interessato da interventi edili nel corso degli anni; nel qual caso occorre il relativo titolo.” Nel mio caso, io ho fatti interventi edili regolarmente denunciati sull’appartamento regolarmente accatastato.

Vorrei informazioni certe e sicure, e vendere serenamente, senza problemi dopo l’atto di compravendita.
Mi aiutate? Grazie mille.
Come dice francesca la cosa più saggia è rivolgerti a un tecnico, o in alternativa andare al Comune e porre tutte le domande.
 

IL TRUCE

Nuovo Iscritto
Agente Immobiliare
Come dice francesca la cosa più saggia è rivolgerti a un tecnico, o in alternativa andare al Comune e porre tutte le domande.
E poi da un ottimo AI ?
Cosi paga due volte.
Vada da un ottimo AI subito e paga una parcella sola tutto incluso.
Ti aspetto al Club.
Giornata splendida, veramente.
 

brina82

Membro Storico
Professionista
E poi da un ottimo AI ?
Cosi paga due volte.
Vada da un ottimo AI subito e paga una parcella sola tutto incluso.
Ti aspetto al Club.
Giornata splendida, veramente.
E cosa ne sa un AI medio se il fabbricato è legittimo? Ne deve trovare uno ottimo, ma non è semplice.

Dall'AI ci andrà quasi sicuramente per vendere, ma per evitare problemi conviene pagare anche il tecnico, non trovi?

Può anche evitare, certo, ma poi se ci sono casini se la dovrà prendere solo con sè stesso, e non con l'AI.

Comunque, se volesse risparmiare, prende tutte le carte e fa un salto al Comune anche da solo, se riesce a colloquiare coi tecnici comunali.
 

IL TRUCE

Nuovo Iscritto
Agente Immobiliare
Se fosse uno capace sarebbe un ottimo tecnico un esperto in diritto civile amministrativo immobiliare e tributario.
Ecco perche' incassa 30.000 a parcella sul privato.
Diversamente 1/10 sarebbe bastevole.
L errore e di permettere l accesso alla professione a chi non ha nemmeno un alontana infarinatura. A quel punto che i tecnici decuplichino le tariffe.
Nn ti pare ?
 

IL TRUCE

Nuovo Iscritto
Agente Immobiliare
E cosa ne sa un AI medio se il fabbricato è legittimo? Ne deve trovare uno ottimo, ma non è semplice.
Dovrebbero esserlo TUTTI con totale uniformita di competenze.
E cosa ne sa un AI medio se il fabbricato è legittimo?
Che cambi mestiere se non lo sa.
Cosa ne sa un cardiologo se hai la febbre tu dici ?
Guarda che ti tiro un enfiteusi eh !
:^^:
 

brina82

Membro Storico
Professionista
Se fosse uno capace sarebbe un ottimo tecnico un esperto in diritto civile amministrativo immobiliare e tributario.
Ecco perche' incassa 30.000 a parcella sul privato.
Diversamente 1/10 sarebbe bastevole.
L errore e di permettere l accesso alla professione a chi non ha nemmeno un alontana infarinatura. A quel punto che i tecnici decuplichino le tariffe.
Nn ti pare ?
La maggior parte degli AI che conosco non ne capisce molto di urbanistica; giusto o non giusto, questo è il dato di fatto.

A tutela del cittadino, in questi casi conviene che si rivolga al tecnico. In alternativa può chiedere all'agente, che nel 99% dei casi chiamerà il tecnico di fiducia dell'agenzia (l'Agente nella peggiore delle ipotesi dirà che sta tutto a posto, senza neppure controllare, ma col piffero che lo metterà per iscritto).
 

IL TRUCE

Nuovo Iscritto
Agente Immobiliare
A tutela del cittadino, in questi casi conviene che si rivolga al tecnico. In alternativa può chiedere all'agente, che nel 99% dei casi chiamerà il tecnico di fiducia dell'agenzia (nella peggiore delle ipotesi dirà che sta tutto a posto, senza neppure controllare, ma col piffero che lo metterà per iscritto).
Basta pretendere.
Visto che la parcella la pretendono
E lo dico da carissimo
A tutela conviene che si richiedano capacita professionali certificate e fondi personali e assicurativi in grado di coprire qualsiasi errore.
Diversamente..."me lo ha detto il tecnico"
Un geometrino da 50 a controllo
Quando va di lusso.
Ma daiiiii
Poi ci credo che devono andare in giro a suonare campanelli..
Dove la preparazione e' uniforme e le garanzie effettive sono i clienti che suonano il campanello dall AI.
Come nel mio caso 3/4 volta all anno
Come nel caso della collega sorella francese tutti i giorni .
Almeno caro @brina82 decuplica le tariffe
 

Gratis per sempre!

  • > Crea Discussioni e poni quesiti
  • > Trova Consigli e Suggerimenti
  • > Elimina la Pubblicità!
  • > Informarti sulle ultime Novità
Alto