philippo

Membro Assiduo
Professionista
È un azienda, con tanto di certifica, responsabilità sui dipendenti etc etc etc. Non stiamo parlando di “sconosciuti”. Comunque se il condominio non ha altre parti per salire, e io ho necessità di cambiare la caldaia, che come la proprietà privata, è un sacrosanto diritto averla, non capisco perché un condomino può bloccare il tutto. Comunque sentire un legale non e poi così semplice.

Per il lampeggiante l amministratore mi ha risposto che qualora la serranda (privata) dovesse causarmi un danno si risponderebbe tra privati. Ma i box non sono parti comuni?
Di iniziativa in casa di altri non entrate ,se vi interessa sentite un legale .diversamente resta tutto così .
 

il_dalfo

Membro Senior
Professionista
Ora questo signore può pretendere i documenti? Può fare delle “indagini”?
visto che l'azienda lavora su parti comuni dell'edificio, è possibile per il condomino verificare che la stessa abbia i documenti in regola esempi: DURC, badge personale, assicurazione, contratto per le opere, patentini vari se necessari etc etc. Non ci vedo nulla di strano.

L amministrazione ci ha detto che di legge gli spetta una % sui lavori.
Una volta si.
Ma dalla riforma del condominio del 2012 la remunerazione per opere di natura straordinaria dev'essere presente nel preventivo che l'aspirante amministratore presenta (all'assemblea condominiale) quando si propone per l'incarico.

Esiste una normativa, una legge che obbliga il condomino ad apporre un lampeggiante sulla propria basculante del box?
Non esiste obbligo d'installazione di lampeggianti. A tal proposito è ben chiaro l'ultimo comma dell'art 5.1.3 della EN 12453:2000 (lo riporto qui sotto integralmente).

5.1.3 Protezioni contro gli urti
I danni alle persone causati dagli urti di ante in movimento, per porte che non operano ad uomo presente, come descritto in § 4.1.3. sopra, va evitato mediante:
- limitazione della forza dinamica sviluppata dalle ante ai valori indicati in Annesso A, misurato secondo la norma EN 12445
o
- assicurazione che l’anta quando è in movimento, non tocca mai le persone.

Nota: Veicoli in movimento a velocità troppo alta in rapporto alla velocità e posizione dell’anta stessa, possono comunque venire in contatto con la porta in movimento, creando così danni alla porta stessa. Sebbene si possa prevedere che ciò può accadere con qualsiasi porta motorizzata, una tale situazione non si può evitare né proteggere con soluzioni standard. A seconda delle condizioni del posto, può essere di aiuto quanto segue, in particolare per porte automatiche e controllate a distanza:
a) provvedere illuminazione adeguata dell'area dove la porta è installata per evitare suoi movimenti al buio,
b) sistemare indicazioni per informare gli utenti sulla operazione automatica;
c) dare segnali in anticipo per informare su quando la porta si muove o va in movimento, come luci lampeggianti, con o senza prelampeggio.
d) installare semafori per regolare il traffico di veicoli quando serva.
e) incorporare nella costruzione della porta funzioni di sfondamento per ridurre il livello di danni alla porta a seguito impatto.
f) installare dispositivi addizionali per rivelare in anticipo i veicoli dando così tempo alle ante di invertire il moto.

Dal momento che queste segnalazioni o funzioni non aumentano la sicurezza della porta ma riducono solo la probabilità che si presentino prevedibili situazioni pericolose a causa di fattori esterni, non sono richieste come misure di sicurezza per la porta stessa. Ove siano richiesti dall'utente della porta o dalle specifiche leggi nazionali, non devono interferire con gli altri requisiti di sicurezza.
 

nesh2305

Membro Attivo
Privato Cittadino
visto che l'azienda lavora su parti comuni dell'edificio, è possibile per il condomino verificare che la stessa abbia i documenti in regola esempi: DURC, badge personale, assicurazione, contratto per le opere, patentini vari se necessari etc etc. Non ci vedo nulla di strano.


Una volta si.
Ma dalla riforma del condominio del 2012 la remunerazione per opere di natura straordinaria dev'essere presente nel preventivo che l'aspirante amministratore presenta (all'assemblea condominiale) quando si propone per l'incarico.


Non esiste obbligo d'installazione di lampeggianti. A tal proposito è ben chiaro l'ultimo comma dell'art 5.1.3 della EN 12453:2000 (lo riporto qui sotto integralmente).

5.1.3 Protezioni contro gli urti
I danni alle persone causati dagli urti di ante in movimento, per porte che non operano ad uomo presente, come descritto in § 4.1.3. sopra, va evitato mediante:
- limitazione della forza dinamica sviluppata dalle ante ai valori indicati in Annesso A, misurato secondo la norma EN 12445
o
- assicurazione che l’anta quando è in movimento, non tocca mai le persone.

Nota: Veicoli in movimento a velocità troppo alta in rapporto alla velocità e posizione dell’anta stessa, possono comunque venire in contatto con la porta in movimento, creando così danni alla porta stessa. Sebbene si possa prevedere che ciò può accadere con qualsiasi porta motorizzata, una tale situazione non si può evitare né proteggere con soluzioni standard. A seconda delle condizioni del posto, può essere di aiuto quanto segue, in particolare per porte automatiche e controllate a distanza:
a) provvedere illuminazione adeguata dell'area dove la porta è installata per evitare suoi movimenti al buio,
b) sistemare indicazioni per informare gli utenti sulla operazione automatica;
c) dare segnali in anticipo per informare su quando la porta si muove o va in movimento, come luci lampeggianti, con o senza prelampeggio.
d) installare semafori per regolare il traffico di veicoli quando serva.
e) incorporare nella costruzione della porta funzioni di sfondamento per ridurre il livello di danni alla porta a seguito impatto.
f) installare dispositivi addizionali per rivelare in anticipo i veicoli dando così tempo alle ante di invertire il moto.

Dal momento che queste segnalazioni o funzioni non aumentano la sicurezza della porta ma riducono solo la probabilità che si presentino prevedibili situazioni pericolose a causa di fattori esterni, non sono richieste come misure di sicurezza per la porta stessa. Ove siano richiesti dall'utente della porta o dalle specifiche leggi nazionali, non devono interferire con gli altri requisiti di sicurezza.
Grazie sei stato di aiuto. Ti posso chiedere però questa cosa sui lampeggianti. Se il condomino che ha la basculante senza illuminazione e ha l accesso al suo box passando dalle cantine, come fa a vedere se c’è qualcuno fuori quando da dentro apre il box? Se io davanti a lui sto facendo manovra, passo in bicicletta e lui apre, posso farmi male. Discorso diverso se lui aprisse da fuori allora vedrebbe chi c’è davanti.
 

il_dalfo

Membro Senior
Professionista
Grazie sei stato di aiuto. Ti posso chiedere però questa cosa sui lampeggianti. Se il condomino che ha la basculante senza illuminazione e ha l accesso al suo box passando dalle cantine, come fa a vedere se c’è qualcuno fuori quando da dentro apre il box? Se io davanti a lui sto facendo manovra, passo in bicicletta e lui apre, posso farmi male. Discorso diverso se lui aprisse da fuori allora vedrebbe chi c’è davanti.
Ovviamente non lo vede. Eppur resta non obbligatorio installare il lampeggiante.

Penso che in molti, anche qui sul forum, concordino sul fatto che alcune leggi son fatte con l'orifizio del lato B
 

schisanoa

Membro Attivo
Privato Cittadino
Generalmente ci sono varie alternative. Esistono linee vita provvisorie, oppure si può operare con cestello, la ditta incaricata dovrebbe sapere come muoversi anche per accedere al tetto dall’esterno. Ultima alternativa ponteggio e parapetti, è fondamentalmente una questione di costi, ma se il proprietario dell’ultimo piano non vi concede l’accesso valutate anche altre alternative.

Il lavoro in questione riguarda anche il proprietario che si oppone a concedere l’accesso? Perché magari trovandosi a pagare anche lui in quota che lo riguarda un prezzo più alto per eseguire il lavoro decide di diventare un pochino più collaborativo e si trova un compromesso.

PS: la mancanza di linea vita per voi è un problema anche se si accede dalla sua proprietà, gli operai devono attaccarsi alla linea vita per operare sul tetto, indipendentemente da come accedono al tetto
 

nesh2305

Membro Attivo
Privato Cittadino
Generalmente ci sono varie alternative. Esistono linee vita provvisorie, oppure si può operare con cestello, la ditta incaricata dovrebbe sapere come muoversi anche per accedere al tetto dall’esterno. Ultima alternativa ponteggio e parapetti, è fondamentalmente una questione di costi, ma se il proprietario dell’ultimo piano non vi concede l’accesso valutate anche altre alternative.

Il lavoro in questione riguarda anche il proprietario che si oppone a concedere l’accesso? Perché magari trovandosi a pagare anche lui in quota che lo riguarda un prezzo più alto per eseguire il lavoro decide di diventare un pochino più collaborativo e si trova un compromesso.

PS: la mancanza di linea vita per voi è un problema anche se si accede dalla sua proprietà, gli operai devono attaccarsi alla linea vita per operare sul tetto, indipendentemente da come accedono al tetto
Lui ha la sua canna fumaria a parte quindi non rientra nei lavori. Ora allargo il discorso.

L azienda che ha fatto il preventivo (e che ha già preso in parte l anticipo) aveva fatto il sopralluogo accedendo dallo stesso appartamento al tetto (in quel caso il proprietario non aveva fatto storie). Durante il sopralluogo l azienda non ha segnalato l assenza di linea vita (io sono in questo condominio da pochi mesi) e noi abbiamo dato per scontato avesse le certificazioni per poter lavorare senza. Quando è stato sollevato il problema delle linee vita, l azienda, prendendola un po’ sottogamba, ha dato per scontato che, avendo avuto l autorizzazione a salire senza problemi, avrebbe potuto fare il lavoro. Quando poi è stato il momento di iniziare i lavori, quello dell attico si è messo di traverso dicendo che non abrebbe fatto salire nessuno dal suo appartamento sia per questione di sua sicurezza e ha richiesto tramite l amministratore se questa azienda avesse la certifica per lavorare senza linea vita. L azienda, dal canto suo, sostiene che i lavori non sarebbero stati fatti come cantiere bensì come privati.

Capite che casino…. L amministratore, che sapeva tutto, dice che non l abbiamo ci volta del titto e se ne sta lavando le mani chiedendo solo ora tutta la documentazione. L azienda non può salire per la mancanza di linea vita e perché non hanno la certifica per poter lavorare in quota senza. Quello dell attico fa il suo gioco…. E noi condomini ci ritroviamo con i lavori bloccati e con l anticipo versato.

Datemi un consiglio da dove poter partire per poter provare a sbloccare la cosa.
 

philippo

Membro Assiduo
Professionista
Lui ha la sua canna fumaria a parte quindi non rientra nei lavori. Ora allargo il discorso.

L azienda che ha fatto il preventivo (e che ha già preso in parte l anticipo) aveva fatto il sopralluogo accedendo dallo stesso appartamento al tetto (in quel caso il proprietario non aveva fatto storie). Durante il sopralluogo l azienda non ha segnalato l assenza di linea vita (io sono in questo condominio da pochi mesi) e noi abbiamo dato per scontato avesse le certificazioni per poter lavorare senza. Quando è stato sollevato il problema delle linee vita, l azienda, prendendola un po’ sottogamba, ha dato per scontato che, avendo avuto l autorizzazione a salire senza problemi, avrebbe potuto fare il lavoro. Quando poi è stato il momento di iniziare i lavori, quello dell attico si è messo di traverso dicendo che non abrebbe fatto salire nessuno dal suo appartamento sia per questione di sua sicurezza e ha richiesto tramite l amministratore se questa azienda avesse la certifica per lavorare senza linea vita. L azienda, dal canto suo, sostiene che i lavori non sarebbero stati fatti come cantiere bensì come privati.

Capite che casino…. L amministratore, che sapeva tutto, dice che non l abbiamo ci volta del titto e se ne sta lavando le mani chiedendo solo ora tutta la documentazione. L azienda non può salire per la mancanza di linea vita e perché non hanno la certifica per poter lavorare in quota senza. Quello dell attico fa il suo gioco…. E noi condomini ci ritroviamo con i lavori bloccati e con l anticipo versato.

Datemi un consiglio da dove poter partire per poter provare a sbloccare la cosa.
Non potete fare niente e non potete obbligarlo . O trovate un'alternativa senza passare dal suo immobile . O i lavori e l'anticipo che avete versato salta . Altre soluzioni non ne esistono . Niente bacchetta magica o riti voodoo
 

nesh2305

Membro Attivo
Privato Cittadino
Non potete fare niente e non potete obbligarlo . O trovate un'alternativa senza passare dal suo immobile . O i lavori e l'anticipo che avete versato salta . Altre soluzioni non ne esistono . Niente bacchetta magica o riti voodoo
Ma possiamo rivalerci in qualche modo con l azienda che non ha segnalato la mancanza della linea vita e che loro non hanno la certifica per lavorare senza? cioè hanno fatto io preventivo, non hanno segnalato la cosa, non hanno detto che loro non hanno la certifica e adesso anche loro si nascondono dicendo che come sono saliti a fare il sopralluogo non pensavano che avrebbe avuto ostruzionismo a fare il lavoro
 

philippo

Membro Assiduo
Professionista
Lui ha la sua canna fumaria a parte quindi non rientra nei lavori. Ora allargo il discorso.

L azienda che ha fatto il preventivo (e che ha già preso in parte l anticipo) aveva fatto il sopralluogo accedendo dallo stesso appartamento al tetto (in quel caso il proprietario non aveva fatto storie). Durante il sopralluogo l azienda non ha segnalato l assenza di linea vita (io sono in questo condominio da pochi mesi) e noi abbiamo dato per scontato avesse le certificazioni per poter lavorare senza. Quando è stato sollevato il problema delle linee vita, l azienda, prendendola un po’ sottogamba, ha dato per scontato che, avendo avuto l autorizzazione a salire senza problemi, avrebbe potuto fare il lavoro. Quando poi è stato il momento di iniziare i lavori, quello dell attico si è messo di traverso dicendo che non abrebbe fatto salire nessuno dal suo appartamento sia per questione di sua sicurezza e ha richiesto tramite l amministratore se questa azienda avesse la certifica per lavorare senza linea vita. L azienda, dal canto suo, sostiene che i lavori non sarebbero stati fatti come cantiere bensì come privati.

Capite che casino…. L amministratore, che sapeva tutto, dice che non l abbiamo ci volta del titto e se ne sta lavando le mani chiedendo solo ora tutta la documentazione. L azienda non può salire per la mancanza di linea vita e perché non hanno la certifica per poter lavorare in quota senza. Quello dell attico fa il suo gioco…. E noi condomini ci ritroviamo con i lavori bloccati e con l anticipo versato.

Datemi un consiglio da dove poter partire per poter provare a sbloccare la cosa.

Ma possiamo rivalerci in qualche modo con l azienda che non ha segnalato la mancanza della linea vita e che loro non hanno la certifica per lavorare senza? cioè hanno fatto io preventivo, non hanno segnalato la cosa, non hanno detto che loro non hanno la certifica e adesso anche loro si nascondono dicendo che come sono saliti a fare il sopralluogo non pensavano che avrebbe avuto ostruzionismo a fare il lavoro
Materia da legale , l'amministratore deve pensare a tutto . È pagato proprio per questo
 

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