antonellifederico

Membro Attivo
Professionista
nel caso specifico la rete del gas non è un bene comune in quanto la realizza la società che eroga il servizio (al contrari dell'impianto elettrico, dell'acqua, della fognatura ecc.) ed è di proprietà della stessa società.

il condominio non può deliberare su di un bene che non gli appartiene (nel caso specifico la linea del gas appartinene alla società erogatrice del servizio)

caso diverso è se si deve installare un contatore privato su di un bene condominiale;
 

starriga

Nuovo Iscritto
scusate la mia ignoranza ma non riesco a seguire molto bene lo svolgimento del processo .
per rispondere al sig.re antonellifederico in effetti nel mio caso devo istallare un contatore privato su di un bene condominiale perchè l'italgas non porterebbe il contatore sul mio terrazzo ma lo posizionerebbe in strada facendo una nicchia ( vicino ad altre dell'acea acqua)sul muro condominiale che recinta le zone comuni del fabbricato (non sul palazzo)
dopo a mie spese devo farlo arrivare al 5°piano.
per oppormi alla decisione dell'assermblea che norma devo citare?
grazie per la vostra disponibilità.
stefania
 

Procicchiani

Membro Attivo
Amm.re Condominio
il condominio non può opporsi all'uso di una parte comune a fine privati se si rispettono i limiti previsti dal 1102 c.c.

il problema quì è che il potere al condomini lo dò l'Italgas con la sua pretesa assurda di avere il permesso del condomino, bisogna rivolgersi ad un legale per far intendere all'Italgas che non può rifiutare un servizio essenziale con la pretesa dell'accordo del condominio
 

antonellifederico

Membro Attivo
Professionista
il condominio non può opporsi all'uso di una parte comune a fine privati se si rispettono i limiti previsti dal 1102 c.c.

il problema quì è che il potere al condomini lo dò l'Italgas con la sua pretesa assurda di avere il permesso del condomino, bisogna rivolgersi ad un legale per far intendere all'Italgas che non può rifiutare un servizio essenziale con la pretesa dell'accordo del condominio

:applauso:
 

starriga

Nuovo Iscritto
gent.le sig.re antonelli, io non vorrei ledere la libertà di nessuno ma vorrei poter allacciare il gas (direi essenziale in una abitazione) senza dover ricorrere ad un legale e neanche creare attriti con gli altri condomini. ciononostante non voglio sia leso il mio diritto a cucinare o riscaldarmi in casa mia.spero riusciremo a trovare un escamotage che mi permetta di riuscire con modi civili a far intendere al condominio che è un mio diritto.
grazie della vostra cortesia e attenzione.
stefania
 

Antonello

Nuovo Iscritto
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
spero riusciremo a trovare un escamotage che mi permetta di riuscire con modi civili a far intendere al condominio che è un mio diritto.
Dopo l'approvazione dell'oramai famoso "piano casa" anche i Comuni stanno modificando delle loro consolidate prese di posizione.
Ti faccio un esempio:
Un mio cliente ha ristrutturato una palazzina ed il piano terra, con affaccio all'interno dello stabile, è stato classificato "C/2" per mancanza di posto auto.
La settimana scorsa lo abbiamo potuto mettere in vendita in quanto, grazie al "piano casa" è possibile ovviare al posto auto.
L'immobile è stato classificato "civile abitazione" dall'urbanistica ed accatastato "A/3".
Prova a chiedere al tuo tecnico se esiste un "escamotage", per ovviare al tuo inconveniente, in presenza del "piano casa".
Tentare non nuoce.
 

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