Graf

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Con il ritiro della delegazione finiana dal governo Berlusconi, la maggioranza è entrata in una fase di pre-crisi. Ma il decorso della crisi non sarà rapido, l’approvazione necessaria della Legge di Stabilità e di Bilancio ( per evitare di fornire giustificazioni alla speculazione finanziaria internazionale per scatenarsi contro l’ Italia e il suo enorme debito statale) fissata per il 13 Dicembre, fa intravedere un iter lungo confuso e agitato, anche se, nel mondo politico, si comincia a parlare di elezione politiche persino in inverno.
Fini punta, in modo chiaro, non ad un sconveniente ribaltone della maggioranza, ma ad un governo con il PDL e la Lega senza Berlusconi. Fini pensa di ottenere questo risultato, se, a Premier sfiduciato dalla Camera e altresì privato dello scudo giudiziario del Legittimo Impedimento, per la pronuncia della Corte Costituzionale, che arriverà lo stessa giorno della sfiducia, il 14 Dicembre, un pezzo consistente del PDL dovesse abbandonare il resto del partito.
D’altronde il Quirinale punta ad una soluzione di “alto profilo” costituzionale. Non credo che nessuna spericolata operazione di Palazzo possa essere benedetta dal Presidente Napolitano. Qualora Silvio Berlusconi fosse sfiduciato e dimissionato, l’unica possibilità di un nuovo governo, ha la speranza di ricostituirsi nel solo caso in cui vi partecipasse gran parte del PDL e la Lega. Non credo che il Presidente della Repubblica voglia legare il suo settennato al ricordo di un governicchio frutto di una manovra di corridoio. Se non ci saranno possibilità di un nuovo governo con la Lega e PDL dentro, credo che il Quirinale preferirà sciogliere le Camere.
E qui casca l’asino.
Provate a pensare, ora, a una crisi di governo al buio, sotto Natale, poi pensate al rito della consultazioni dei segretari di tutti i partiti ricevuti da Napolitano al Quirinale, sotto l’albero natalizio, poi, magari, allo scioglimento delle Camere, poi alla solita campagna elettorale piena di accuse, maldicenze, denigrazioni e di grande maleducazione, indi pensate alla nuove elezioni…… Tutto questo durerà 5 o 6 mesi , e nel frattempo tutto si blocca, le decisioni importanti ( come comprare casa..) vengono sospese, rimandate….
Rivolgendo l’attenzione al settore immobiliare, credete che il prossimo, annunciato, lungo logoramento politico e governativo, possa danneggiare, sovrappiù, la situazione di un mercato immobiliare già, lungamente e pesantemente compromessa, mercato che sembrava, però, avesse già toccato il suo punto più basso e che fosse, quasi, sul punto di riprendersi?
 

acquirente

Nuovo Iscritto
Professionista
sembrava avesse gia' toccato il suo punto piu' basso????................
bhe, certo c'e' qualcuno che ancora si illude che il mercato immobiliare tra un po' potrebbe ripartire.
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Mattone flop, le immobiliari piangono (Fonte: libero quotidiano edizione milano - 21/11/2010)

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Roby

Fondatore
Agente Immobiliare
Sotto elezioni si blocca sempre tutti specialmente il settore immobiliare, ............. ma non penso cambierà molto....... piu lento di cosi..........
 

Antonello

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Membro dello Staff
Agente Immobiliare
basta che scendano ancora i prezzi e poi vedi come riparte alla grande il settore.

E' garantito: i prezzi stanno scendendo.:shock:
Chi vuole vendere fa diminuire il prezzo "consigliato" (al rialzo massimo) all'agente immobiliare.:disappunto::disappunto:
Al venditore, come a tutti gli italiani, sono nate nuove esigenze date per l'appunto dalla crisi.:disappunto:
Oramai della politica all'italiano non gliene importa più nulla.:shock: e vedrete il calo dei votanti a favore dei non votanti.:shock:
Questa crisi della politica non ha un supporto logico.
Si stanno scannando, ma ne sentiremo ancor di più in campagna elettorale, per le escort.
Tutti le vogliono e Silvio non le vuole mollare.:disappunto::disappunto:
Il motivo della crisi è solo questo.:shock:
Ma chi deve comprare casa, compra senza attendere chi sarà la nuova ministra dopo il servizietto del nostro grand'uomo.:triste::triste:
Non gliene importa un fico secco, fatto salvo il gossip politichese, delle beghe a palazzo grazioli.:risata::risata::risata:
E' la pura e sacrosanta verità e la sapete anche voi.:D
 

acquirente

Nuovo Iscritto
Professionista
E' garantito: i prezzi stanno scendendo.:shock:
Chi vuole vendere fa diminuire il prezzo "consigliato" (al rialzo massimo) all'agente immobiliare.:disappunto::disappunto:
.:D

che significa esattamente???
l'AI. mi valuta un immobile ad es. 500.000 euro. A quanto lo dovrebbe mettere in vendita per essere sicuro
che si venda??
Grazie e ciao
 

Bagudi

Fondatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
Intanto.BENTORNATO GRAF |||||:innamorato::innamorato::innamorato::applauso::applauso::applauso:

Sentivamo la tua mancanza !

Quanto al quesito, credo che agli italiani ormai sia caduta ...anche la "fede" più accanita: quindi, non gli importa più chi e come, ma soprattutto che succeda qualcosa di definito !!!

Però in tempo di elezioni, il mercato si è sempre fermato: non so cosa pensare...:rabbia::rabbia::rabbia:

E' anche vero che, come dice RobY, peggio di così...:disappunto::disappunto::disappunto:

Silvana
 

acquirente

Nuovo Iscritto
Professionista
%% Le news di OF %%

Consiglio di prof: resta liquido e aspetta
Oggi i prezzi sono bassi. In futuro lo saranno ancora di più. Meglio allora restare liquidi e non impegnare più del 20% del proprio patrimonio in investimenti immobiliari. Almeno finché non passa la crisi. Ezio Bruna, Docente di Economia e Finanze al Politecnico di Torino, suggerisce di mantenersi prudenti, e di aspettare il biennio 2013-2015 per acquistare immobili a prezzi molto ridotti.
Of: E quanto renderà il mattone nei prossimi anni?
Bruna: Ci aspettano anni deflazione e una correzione dei prezzi molto forte. Che sono pertanto destinati a ridursi.
Of: Come mai?
Bruna: Negli ultimi anni in Italia si è registrato un accesso unico al mercato residenziale, con un boom dal 1998 al 2007 alimentato da un allargamento delle condizioni di accesso al credito. E le esigenze abitative sono state ampiamente soddisfatte, tanto che al 31 dicembre del 2009, circa il 79% degli italiani risultavano proprietari degli immobili nei quali vivevano. Dunque la domanda è legata solo all’effetto sostituzione dell’immobile già acquistato. Inoltre, in questo momento l’accesso al credito è estremamente ridotto.
Of: A quando la ripresa del credito?
Bruna: Le banche vengono accusate d’aver chiuso i rubinetti già da tempo ma è impensabile che nei prossimi anni si possa concedere maggior credito a chi compra casa. A livello internazionale per evitare il ripetersi di crisi come quella legata ai mutui subprime, si è arrivati infatti a valutare un abbassamento importante del tetto di erogazione dei mutui fondiari, a percentuali che arrivano al 60% del valore dell’immobile. In pratica l’Italia vedrebbe un ritorno alle condizioni applicate fino al ‘96 – ‘98.

Of: Però, per il momento non ci sono ancora stati ribassi troppo eclatanti...
Bruna: Attualmente il mercato ufficiale presenta ancora dei prezzi costanti o in lieve discesa a fronte di un numero esiguo di transazioni. Ma questo dipende anche dall’atteggiamento del mondo del credito.
Of: E nel lungo periodo, invece?
Bruna: Prezzi in discesa e mercato fermo, come sta già avvenendo in Giappone. Ad ogni modo, ritengo altamente improbabile che prima del 2015 vi sarà un ripresa reale dei prezzi.
Of: Meglio non investire nel mattone dunque...
Bruna: Non in questo momento, a meno che non si tratti di qualche operazione di mercato secondario, come una cessione di immobili da parte delle banche.
Of: Quindi cosa è meglio fare?
Bruna: A mio parere, chi oggi dispone di una liquidità importante non dovrebbe impegnare più del 20% del suo patrimonio in investimenti immobiliari, per evitare il rischio di essere sovraesposto. L’immobile non è un investimento facilmente liquidabile e in questo scenario di mercato vendere può essere una scelta rischiosa. L’allungamento dei tempi tecnici delle compravendite infatti possono costringere a ridurre il prezzo.

Of: Meglio restare liquidi allora?
Bruna: È opportuno mantenere un atteggiamento prudente e una certa liquidità in vista delle opportunità di acquisto a prezzi molto bassi che potranno verificarsi nel 2013-2015.


http://www.osservatoriofinanziario.it/of/newslarge.asp?id=931&pagina=2
 

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