nigroant

Membro Attivo
Privato Cittadino
Ho comunicato al venditore, per ora solo a voce, che intendo revocare la proposta d'acquisto di una casa su carta che ho firmato il 18 marzo. Il venditore ha detto, sempre a voce, che non ha problemi a restituirmi i 10.000 euro da me pagati in occasione della firma della proposta d'acquisto. Però mi dice che occorre aspettare un fax dalla assicurazione per lo svincolo della polizza fideiussoria, a mio favore, che, nel frattempo, lui aveva stipulato in previsione del preliminare.
Secondo quando dice il venditore una volta arrivato il fax ci dovremmo incontrare per mettere "nero su bianco" ed in tale occasione mi restituirebbe i 10.000 euro.
Io comincio a temere che mi stia prendendo in giro.
Intanto lui il mio assegno di 10.000 euro lo ha incassato ed, invece,
avrebbe dovuto incassarlo solo in occasione del preliminare.
Non capisco la necessità di aspettare lo svincolo della polizza per mettere "nero su bianco" e restituirmi il denaro. Forse perchè essendo una Società non può accettare la mia revoca se non ha lo svincolo dall'assicurazione? Che ne pensate? Oppure è tutta una scusa per perdere tempo?
Nel caso il venditore fosse in buona fede e veramente mi chiami per mettere nero su bianco, cosa pensate occorrerebbe scrivere affinchè io possa stare tranquillo da future sorprese. Oppure è sufficiente che mi ridia il denaro e quello che si scrive importa poco?
Nel caso invece che il venditore sia in mala fede e non dovesse chiamarmi nei prossimi giorni, io pensavo di mandargli per raccomandata la mia revoca della proposta d'acquisto. In tal caso, tenuto conto che il preliminare dovrebbe essere stipulato entro il 18 aprile, c'è un limite di tempo entro il quale il venditore deve ricevere la mia revoca?
 

studiopci

Membro Storico
Semplice, se le cose stanno come tu dici , ci sono due cose a tuo vantaggio, la prima è :
se hai sottoscritto una propostadi acquisto che rimanda ad un preliminare e successivamente al rogito, questa è nulla,cioè non ha valore, giusta sentenza della Cassazione 2 aprile 2009, n. 8038 (di cui abbiamo ampiamente parlato in Forum), ergo ti rideve i soldi senza nessuna penale o richiesta di danni.
Secondo, anche di questo ne abbiamo parlato in altri post, lil decreto legislativo n° 122 / 05 all'articolo 2 recita:

Garanzia fideiussoria
1. All'atto della stipula di un contratto che abbia come finalità il trasferimento non immediato della proprietà o di altro diritto reale di godimento su un immobile da costruire o di un atto avente le medesime finalità, ovvero in un momento precedente, il costruttore e' obbligato, a pena di nullità del contratto che può essere fatta valere unicamente dall'acquirente, a procurare il rilascio ed a consegnare all'acquirente una fideiussione, anche secondo quanto previsto dall'articolo 1938 del codice civile, di importo corrispondente alle somme e al valore di ogni altro eventuale corrispettivo che il costruttore ha riscosso e, secondo i termini e le modalità stabilite nel contratto, deve ancora riscuotere dall'acquirente prima del trasferimento della proprietà o di altro diritto reale di godimento. Restano comunque esclusi le somme per le quali e' pattuito che debbano essere erogate da un soggetto mutuante, nonche' i contributi pubblici già assistiti da autonoma garanzia.

Tieni presente che la fidejussione deve essere rilasciata contestualmente ad ogni pagamento , e non a babbo morto .
Penso , ripeto, se le cose stanno così come dici che tu abbia due assi in mano da far valere, parlane anche con un avvocato e scegli quale delle due mettere su carta e darla al costruttore.
 

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