jollyna

Membro Ordinario
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Grazie Francesca, forse comincio a vedere un po' di luce.
Non devo accedere ad un mutuo e non dovendo comprare "per forza" quella casa credo che la soluzione 2 sia da preferire.
Se non chiedo troppo, potresti indicarmi più dettagliatamente come muovermi e magari quali formule usare nel preliminare per non sbagliare?

Inoltre visto che sei così disponibile e sopratutto così competente vorrei sottoporti un altro dilemma:
Ci sarebbe la possibilità di chiedere di andare direttamente a Rogito (senza preliminare) chiedendo al Notaio di trattenere l'assegno per il tempo di entrare in casa ( 3-4 gg)?
E se si, cosa succederebbe se entro il termine non riuscissi ad entrare perchè l'appartamento è occupato?
 

jollyna

Membro Ordinario
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Vai dal Notaio che scegli e fatti fare il compromesso da lui/lei.

Non si ricorre al faidate in queste situazioni.
non penso al fai da te, anche perchè non ne sarei capace, era solo per conoscere meglio la materia, informarmi. Un forum serve a questo, penso, no?
Comunque grazie ugualmente per la (non) risposta
 

francesca63

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Se non chiedo troppo, potresti indicarmi più dettagliatamente come muovermi e magari quali formule usare nel preliminare per non sbagliare?
Comincia a chiedere all'agente se è possibile ( cioè se la sottoporrebbe al venditore), una proposta con condizione sospensiva relativa all'uscita dell'inquilino, con somma in deposito, cioè senza caparra nelle mani del venditore.
Se è disponibile, approfondisci.
Ci sarebbe la possibilità di chiedere di andare direttamente a Rogito (senza preliminare) chiedendo al Notaio di trattenere l'assegno per il tempo di entrare in casa ( 3-4 gg)?
La proposta accettata è gia un contratto preliminare.
Quindi si può, dopo la proposta, andare direttamente a rogito.
Il notaio può trattenere il saldo prezzo, ma la verifica dell'immobile vuoto va fatta prima, non dopo il rogito.
E se si, cosa succederebbe se entro il termine non riuscissi ad entrare perchè l'appartamento è occupato?
Non si rogita, se non con la certezza che l'appartamento sia già stato liberato.
 

jollyna

Membro Ordinario
Privato Cittadino
La proposta accettata è gia un contratto preliminare.
Giuridicamente, In caso di offerta di acquisto con condizione sospensiva, l’offerta diventa contratto preliminare automaticamente al momento del verificarsi della condizione o è necessario sottoscrivere un vero e proprio contratto preliminare ex novo dopo che la condizione si è verificata? E le tempistiche per la trascrizione e la pubblicazione del compromesso quali sono?
 

francesca63

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Giuridicamente, se una proposta di acquisto (con o senza condizione) viene accettata, e l’avvenuta accettazione viene comunicata al proponente entro i termini previsti, si è formato un valido contratto preliminare. (Vedi art. 1326 codice civile).
Se il contratto contiene una condizione sospensiva, il contratto stesso è già perfettamente valido, ma ancora non efficace: solo all’avveramento della condizione diventa efficace.
Se la condizione non si avvera, il contratto resta inefficace, cioè nessuna delle due parti ha dei doveri nei confronti dell’altra. (Per questo non si pagano le provvigioni se la condizione non si avvera).
Quindi, la cosa da fare quando si avvera la condizione è quella di darne comunicazione all’altra parte, in modo che sia inequivocabile che da quel momento il contratto preliminare, già valido, diventa efficace (cioè operativo).

Niente vieta, all’avveramento della condizione, di riscrivere un altro contratto preliminare, identico al precedente, eliminando solo il riferimento alla condizione.
Naturalmente, con l’accordo delle parti, si possono inserire anche clausole o pattuizioni nuove.
In quell’occasione, se si desidera, il contratto può essere firmato dal notaio, che provvederà alla sua trascrizione: ma , nella mia esperienza, se non ci sono problemi seri del venditore , nessuno fa trascrivere, per evitare una spesa “inutile”.
Ma su questo potrai sentire il notaio, e decidere insieme a lui.
 

jollyna

Membro Ordinario
Privato Cittadino
Giuridicamente, se una proposta di acquisto (con o senza condizione) viene accettata, e l’avvenuta accettazione viene comunicata al proponente entro i termini previsti, si è formato un valido contratto preliminare. (Vedi art. 1326 codice civile).
Se il contratto contiene una condizione sospensiva, il contratto stesso è già perfettamente valido, ma ancora non efficace: solo all’avveramento della condizione diventa efficace.
Se la condizione non si avvera, il contratto resta inefficace, cioè nessuna delle due parti ha dei doveri nei confronti dell’altra. (Per questo non si pagano le provvigioni se la condizione non si avvera).
Quindi, la cosa da fare quando si avvera la condizione è quella di darne comunicazione all’altra parte, in modo che sia inequivocabile che da quel momento il contratto preliminare, già valido, diventa efficace (cioè operativo).

Niente vieta, all’avveramento della condizione, di riscrivere un altro contratto preliminare, identico al precedente, eliminando solo il riferimento alla condizione.
Naturalmente, con l’accordo delle parti, si possono inserire anche clausole o pattuizioni nuove.
In quell’occasione, se si desidera, il contratto può essere firmato dal notaio, che provvederà alla sua trascrizione: ma , nella mia esperienza, se non ci sono problemi seri del venditore , nessuno fa trascrivere, per evitare una spesa “inutile”.
Ma su questo potrai sentire il notaio, e decidere insieme a lui.
GRAZIE. Quindi è possibile fare una proposta condizionata alla liberazione dell'appartamento entro una certa data fissando il rogito entro una data immediatamente successiva.
 

francesca63

Moderatore
Membro dello Staff
Privato Cittadino
GRAZIE. Quindi è possibile fare una proposta condizionata alla liberazione dell'appartamento entro una certa data fissando il rogito entro una data immediatamente successiva.
Certo.
Le date devono essere studiare bene, poiché , se sono tropo vicine, il notaio potrebbe non avere il tempo di preparare l’atto.
E ci vuole tempo anche per i controlli urbanistici/catastali ( che non fa il notaio).
Vanno fatti o prima (spendendo soldi per nulla, se poi la condizione non si avvera), o dopo l’avveramento della condizione, ma vanno calcolati i tempi necessari, se i documenti poi non sono a posto.
 

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