massimo.siddivo

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Privato Cittadino
Salve,
sono in trattativa per l'acquisto di un box nelle immediate vicinanze della mia abitazione, da collegare poi alla mia abitazione principale, acquistata come "prima casa".
L'agente mi ha informato che il box, facente parte di un condominio di autorimesse sotterraneo, accatastato come C6 "Autorimessa" nel 1980, risulta, però, come tutto il condominio, privo di certificato di agibilità.
Al momento ho stipulato una proposta di acquisto condizionata al rilascio del certificato di agibilità.
Vorrei capire questo cosa comporti, sia come responsabilità verso terzi (soprattutto se un giorno vorrei darlo in affitto), che poi in caso di vendita.
Vorrei capire, inoltre, se c'è poi modo di regolarizzare la posizione del box, se non con il certificato di agibilità (che credo debba essere chiesto a livello di condominio), con qualche documento alternativo, anche considerando la destinazione d'uso (autorimessa) e l'anno di costruzione ed accatastamento (1980).
Grazie anticipatamente per i vostri consigli.
Saluti.
 

francesca63

Moderatore
Membro dello Staff
Privato Cittadino
Bisognerebbe capire se ci si trova senza agibilità per un problema risolvibile ( cioè solo burocratico), o non risolvibile (cioè una mancanza di requisiti, non facilmente ovviabile).
 

gagarin

Membro Attivo
Amm.re Condominio
L'Italia è piena di immobili privi di agibilità, ma sono tutti commerciabili.
Esatto, basta che chi vende lo dica. Per esempio, se, come in moltissimi casi, soprattutto a Roma centro, sono in corso le lunghe pratiche per il N.O. dei VV.FF., basta che il compratore lo sappia e possa decidere serenamente.
 

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