AliceHouse

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Un acquirente A (proprietario di un agenzia immobiliare) decide di acquistare un immobile insieme a un terzo B con l'obbiettivo di dividere l'immobile in due distinte unità immobiliari, al fine di trasferire nella parte che gli spettava, la propria attività di agenzia immobiliare.
L'acquirente A (che non possedeva alcun mandato di vendita, vista l'esplicita volontà del proprietario di vendere il locale senza alcuna intermediazione di agenzia immobiliare) chiede al proprietario o a chi ne fa le veci di visionare il locale insieme a questo terzo B. Dopo circa un mese l'acquirente A desiste dall'acquisto, per mancanza di liquidità, informando il proprietario. Il terzo B invece si presenta direttamente al proprietario per acquistare tutto l'immobile. Viene pertanto stipulato un preliminare di vendita con versamento di caparra.
Venuto a sapere della stipulazione di tale preliminare, la parte A invia alla parte B un intimazione di pagamento della provvigione di mediazione di quasi €5000. Ora io mi chiedo ai sensi dell'Art. 1754 cc. come può la parte A sostenere di aver assunto la posizione di mediatore e quindi pretendere la corrispondente provvigione? L'art. 1754 dice che il mandatario non deve essere legato ad alcuna delle parti da rapporti di collaborazione, di dipendenza o di rappresentanza. Alla luce di tale articolo, come si può essere imparziali quando si è parte attiva in una trattativa di acquisto congiunta?
 

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