Buongiorno,
vi scrivo per presentare il mio caso che credo sia molto molto complicato.
Vivo in campagna in provincia di Treviso, e attaccati alla mia attuale casa a due piani ci sono un terreno e una casa abbandonata di inizio 900 di poco più di 100 mq (su due livelli) il cui tetto in legno sta iniziando ad avere copiose infiltrazioni d'acqua. I muri in condivisione con questa parte di casa si riempiono di muffa. In più dal soffitto del bagno della zona notte_posizionato all'interno del volume della casa abbandonata_ si sono formate delle bolle e piove letteralmente dentro.
La casa abbandonata era di mia bisnonna, passata poi a tre suoi figli. Il primo è emigrato in Argentina più di 100 anni fa e di lui non si è più saputo nulla. La seconda figlia è deceduta nubile nel 1968 e la sua parte divisa fra tutti i suoi fratelli (erano 11 inizialmente) incluso quello emigrato in Argentina. La terza figlia è morta nel 2007 in casa di riposo all'età di 96 anni, nubile anche lei. Al momento attuale a livello catastale la situazione è alquanto caotica.
Del primo fratello, l'argentino, non si è più saputo nulla e non si è fatta la successione. Della seconda (1968) è stata fata la successione includendo anche il primo fratello e solo qualcuno poi ha fatto a sua volta la successione del proprio genitore (tra cui mia mamma e mio zio per mio nonno, fratello di questi) e attualmente risultano ancora alcuni eredi già deceduti da più di vent'anni con discendenza. Della terza (2007) non si è più fatta successione.
A complicare il tutto, per il riscatto del denaro dalla vendita di terreni in una zona industriale in cui compariva il nome dell'argentino, negli anni '90 è stata dichiarata la sua morte presunta riportandola al 1922, quando risultava ancora viva anche la madre di lui (la bisnonna mia).
Naturalmente la situazione era già al corrente di tutti già dagli anni 90, quando erano ancora vive almeno due zie degli 11 iniziali (quella nubile del 2007 e quella vedova morta per ultima nel 2008 sempre in casa di riposo) e mia madre si era proposta di acquisire le quote di tutti per risolvere futuri contenziosi. Tuttavia per invidie tra cugini la cosa si era arenata (qualcuno non voleva cedere la quota, preferendo che la casa crollasse su se stessa). Mia madre comunque si è presa la responsabilità di accudire le zie fino alla loro morte, oltre a sfruttare il terreno adiacente e a tenere per quanto possibile curata la casa, sotto gli occhi di tutti.
L'interesse di mia madre era ed è quello di poter acquisire la casa e poterla riparare, anche per poterci andare ad abitare io successivamente.
Aggiungo inoltre che ho realizzato un albero genealogico per capire gli attuali discendenti in vita dei coeredi, risultando in un numero vario tra le 40 e 50 persone, sparse tra il veneto, il piemonte, l'Australia. Inoltre sono incappato di recente in un albero genealogico in Argentina in cui figura lo zio argentino di cui sembra abbia avuto discendenza, ma non è al momento possibile rintracciare i nipoti o pronipoti (era nato nel 1898).
Sto già sentendo un avvocato ma ho l'impressione che non sappia nemmeno lui dove andare a parare. Qualcuno vuole dare qualche suggerimento in merito?
vi scrivo per presentare il mio caso che credo sia molto molto complicato.
Vivo in campagna in provincia di Treviso, e attaccati alla mia attuale casa a due piani ci sono un terreno e una casa abbandonata di inizio 900 di poco più di 100 mq (su due livelli) il cui tetto in legno sta iniziando ad avere copiose infiltrazioni d'acqua. I muri in condivisione con questa parte di casa si riempiono di muffa. In più dal soffitto del bagno della zona notte_posizionato all'interno del volume della casa abbandonata_ si sono formate delle bolle e piove letteralmente dentro.
La casa abbandonata era di mia bisnonna, passata poi a tre suoi figli. Il primo è emigrato in Argentina più di 100 anni fa e di lui non si è più saputo nulla. La seconda figlia è deceduta nubile nel 1968 e la sua parte divisa fra tutti i suoi fratelli (erano 11 inizialmente) incluso quello emigrato in Argentina. La terza figlia è morta nel 2007 in casa di riposo all'età di 96 anni, nubile anche lei. Al momento attuale a livello catastale la situazione è alquanto caotica.
Del primo fratello, l'argentino, non si è più saputo nulla e non si è fatta la successione. Della seconda (1968) è stata fata la successione includendo anche il primo fratello e solo qualcuno poi ha fatto a sua volta la successione del proprio genitore (tra cui mia mamma e mio zio per mio nonno, fratello di questi) e attualmente risultano ancora alcuni eredi già deceduti da più di vent'anni con discendenza. Della terza (2007) non si è più fatta successione.
A complicare il tutto, per il riscatto del denaro dalla vendita di terreni in una zona industriale in cui compariva il nome dell'argentino, negli anni '90 è stata dichiarata la sua morte presunta riportandola al 1922, quando risultava ancora viva anche la madre di lui (la bisnonna mia).
Naturalmente la situazione era già al corrente di tutti già dagli anni 90, quando erano ancora vive almeno due zie degli 11 iniziali (quella nubile del 2007 e quella vedova morta per ultima nel 2008 sempre in casa di riposo) e mia madre si era proposta di acquisire le quote di tutti per risolvere futuri contenziosi. Tuttavia per invidie tra cugini la cosa si era arenata (qualcuno non voleva cedere la quota, preferendo che la casa crollasse su se stessa). Mia madre comunque si è presa la responsabilità di accudire le zie fino alla loro morte, oltre a sfruttare il terreno adiacente e a tenere per quanto possibile curata la casa, sotto gli occhi di tutti.
L'interesse di mia madre era ed è quello di poter acquisire la casa e poterla riparare, anche per poterci andare ad abitare io successivamente.
Aggiungo inoltre che ho realizzato un albero genealogico per capire gli attuali discendenti in vita dei coeredi, risultando in un numero vario tra le 40 e 50 persone, sparse tra il veneto, il piemonte, l'Australia. Inoltre sono incappato di recente in un albero genealogico in Argentina in cui figura lo zio argentino di cui sembra abbia avuto discendenza, ma non è al momento possibile rintracciare i nipoti o pronipoti (era nato nel 1898).
Sto già sentendo un avvocato ma ho l'impressione che non sappia nemmeno lui dove andare a parare. Qualcuno vuole dare qualche suggerimento in merito?