Bruno2301

Membro Assiduo
Agente Immobiliare
Il problema, ovvero l'unico problema, sta nel fatto che l'inquilino stanco di visite continue ed palesemente "inutili" si lamenta giornalmente con la proprietaria e quindi essendo un ottimo inquilino (a detta sua) le spiace che possa andarsene prima del tempo, anche se ciò aumenterebbe la possibilità di venderlo. Diciamo che forse la proprietaria dovrebbe a questo punto se preferire la vendita con la casa vuota e aspettare e tenerla a reddito...
Credo che tutti noi abbiamo fatto visite in appartamenti occupati, da inquilino o proprietari stessi e che dovremmo cercare di farle in maniera più "attenta" rispetto a quelle vuote....
Il fatto di sentire dire a chi ti entra in casa "tua", rivolto al mediatore: "eh....mah....c'è su solo bagno e io ero stato chiaro che ne volevo 2"; ma come ha pavimenti/infissi/bagni degli anni 80 e vi avevo detto che gli volevo nuovi perché di lavori non voglio farne"
oppure: "ma come? non c'è terrazzo, io non compro se non posso mangiare all'aperto" ecc... ecc.... ecc... E' CHIARO che se è sempre così la cosa irriti, al di là dell'eventuale capacitò di TUTTI NOI, a volte, di far cambiare idea a chi voleva nero e e poi gli abbiamo venduto bianco

Detto questo, impedire le visite, può essere motivo di penale ma non è così facilmente ne dimostrabile, ne tanto meno andare da in giudice e farsi riconoscere il diritto, se non accaduto più volte e con prove chiare e inconfutabili

Perdonami, ma tutti noi abbiamo clienti che dicono di tutto e di più e spesso non si ricordano nemmeno l'orario di appuntamento dopo che li hai chiamati un'ora prima, figuriamoci se si ricordano se l'appartamento ha un bagno in più o in meno. Aldilà di questo l'unica cosa che deve fare l'inquilino è dare la disponibilità in giorni ed orari specifici e far fare la visita in piena tranquillità all'agente incaricato dal proprietario. Non deve assolutamente interessargli i commenti dei clienti dell'agente non a ne il diritto ne il dovere di lamentarsi di questo. Certo è che in casa di altri si entra sempre in punta di piedi che ci sia o non ci sia l'inquilino, ma le parole che non riguardino direttamente la persona dell'inquilino non devono interessare l'inquilino stesso, altrimenti mi fa sorgere dubbi sulla sua buona fede.
 

Gloria D.

Membro Junior
Privato Cittadino
Io sinceramente non capisco dove sia il problema, Tuo Zio ha dato incarico a vendere un suo immobile, tra l'altro a prezzo oltremodo sopra il prezzo di mercato, ed ora che l'agente si stà facendo un c... così spendendo del suo tempo e danaro, per fargli piacere si lamenta pure? Dovresti a mio avviso essere contenta che ti porti potenziali acquirenti e non dargli contro per questo. I modi per arrivare all'obbiettivo è ovvio che li scelga l'agente immobiliare, chi altrimenti? chi fa questo mestiere? Se alla prima telefonata si omette di dire che è locato non mi sembra un problema così grave anche perchè se non lo chiedono..... è ovvio che le domende sorgano nel momento del primo appuntamento o addiriittura dopo l'appuntamento. Un immobile se è da ristrutturare o abitabile lo sà l'agente immobiliare ne tu ne l'inquilino potete dire il contrario. Non credo che l'inquilino ti stia in casa con le tubature che buttano e l'impianto elettrico che schicchera ed i pavimenti saltati. Se non è così, l'appartamento vuol dire che è abitabile e non da ristrutturare. Io credo che stiate facendo di tutto per non venderlo.... ma dò comunque a te e a Tuo Zio un inbocca al lupo, ma sopratutto all'agente immobiliare..... Buonissima Fortuna.
Io non sono affatto sicura che l'AI stia facendo gli interessi del venditore, dal momento che ha preso in giro mio zio fin dall'inizio, facendogli firmare un contratto che contraddice le sue richieste, oltre a disattendere le raccomandazioni di disturbare il meno possibile l'inquilino (che è solo l'ultimo dei problemi).
Sono appena venuta a conoscenza di cosa ha firmato mio zio e la disonestà dell'AI è totale: gli immobili in vendita in realtà sono due, entrambi locati, poiché l'appartamento è stato frazionato. Anche se al catasto risultano due proprietà, l'ingresso sul pianerottolo è unico. Mio zio aveva detto chiaramente all'AI che voleva vendere le due unità insieme poiché non vuole fare i lavori per aprire un secondo ingresso sul pianerottolo condominiale, e che non avrebbe accettato alcuna proposta relativa a uno solo. Invece nel contratto risultano due incarichi per i due immobili, che di fatto, in assenza di un secondo ingresso, sono invendibili. L'altro inquilino (quello del secondo immobile) mi ha riferito che l'agente dice ai visitatori che "il venditore ha già chiesto il permesso al condominio per far aprire il secondo ingresso" ma non è vero! Ma fino a dove può spingersi la "discrezionalità" dell'AI per vendere un immobile? Mio zio ha firmato senza leggere attentamente e ora, appurata la disonestà dell'agenzia, vorrebbe recedere dal contratto. E' possibile?
 

Bagudi

Fondatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
Sto per dire una cosa un pò pesante, ma la penso e quindi te la dico: sei sicura che tuo zio sia in grado di intendere e di volere ?

Come può essere che abbia firmato tutto questo senza averne coscienza ?

Da quello che dici, comunque, parrebbe che l'agenzia si stia comportando in modo non corretto.

Recedere dall'incarico comporta in genere il pagamento di una penale e mi sembra che sarebbe il male minore, perchè comunque tuo zio sta cercando di vendere qualcosa che non è conforme urbanisticamente: come può vendere due unità che hanno un unico ingresso ?
O chi compra vuole effettuare di nuovo la fusione degli immobili o, in caso contrario, può pretendere la realizzazione del secondo ingresso e tuo zio la dovrà fare.

Io credo che qualcuno di voi familiari debba prendere in mano la situazione, perchè mi pare che tuo zio non lo possa fare.

Il primo atto può essere una lettera (PEC o AR) all'agenzia, mettendo le cose in chiaro e intimando di non millantare situazioni inestistenti, ma dovete anche capire come funziona la faccenda !
 

Gloria D.

Membro Junior
Privato Cittadino
Sto per dire una cosa un pò pesante, ma la penso e quindi te la dico: sei sicura che tuo zio sia in grado di intendere e di volere ?

Come può essere che abbia firmato tutto questo senza averne coscienza ?

Da quello che dici, comunque, parrebbe che l'agenzia si stia comportando in modo non corretto.

Recedere dall'incarico comporta in genere il pagamento di una penale e mi sembra che sarebbe il male minore, perchè comunque tuo zio sta cercando di vendere qualcosa che non è conforme urbanisticamente: come può vendere due unità che hanno un unico ingresso ?
O chi compra vuole effettuare di nuovo la fusione degli immobili o, in caso contrario, può pretendere la realizzazione del secondo ingresso e tuo zio la dovrà fare.

Io credo che qualcuno di voi familiari debba prendere in mano la situazione, perchè mi pare che tuo zio non lo possa fare.

Il primo atto può essere una lettera (PEC o AR) all'agenzia, mettendo le cose in chiaro e intimando di non millantare situazioni inestistenti, ma dovete anche capire come funziona la faccenda !
Mio zio ha 85 anni, è abbastanza lucido per la sua età ma per carattere è un "bonaccione": "Mi sembrava una signora tanto carina, mi sono fidato..." Io gli ho consigliato di sentire un avvocato, lui vive in un'altra regione, io sono l'unica parente che ha in città e sono il "tramite" con i suoi inquilini che di solito si rivolgono a me se hanno problemi, visto che talvolta al telefono lui capisce fischi per fiaschi! Io neanche mi ricordavo che i due appartamenti avessero un solo ingresso... Grazie dei consigli.
 

Bruno2301

Membro Assiduo
Agente Immobiliare
Io non sono affatto sicura che l'AI stia facendo gli interessi del venditore, dal momento che ha preso in giro mio zio fin dall'inizio, facendogli firmare un contratto che contraddice le sue richieste, oltre a disattendere le raccomandazioni di disturbare il meno possibile l'inquilino (che è solo l'ultimo dei problemi).
Sono appena venuta a conoscenza di cosa ha firmato mio zio e la disonestà dell'AI è totale: gli immobili in vendita in realtà sono due, entrambi locati, poiché l'appartamento è stato frazionato. Anche se al catasto risultano due proprietà, l'ingresso sul pianerottolo è unico. Mio zio aveva detto chiaramente all'AI che voleva vendere le due unità insieme poiché non vuole fare i lavori per aprire un secondo ingresso sul pianerottolo condominiale, e che non avrebbe accettato alcuna proposta relativa a uno solo. Invece nel contratto risultano due incarichi per i due immobili, che di fatto, in assenza di un secondo ingresso, sono invendibili. L'altro inquilino (quello del secondo immobile) mi ha riferito che l'agente dice ai visitatori che "il venditore ha già chiesto il permesso al condominio per far aprire il secondo ingresso" ma non è vero! Ma fino a dove può spingersi la "discrezionalità" dell'AI per vendere un immobile? Mio zio ha firmato senza leggere attentamente e ora, appurata la disonestà dell'agenzia, vorrebbe recedere dal contratto. E' possibile?

Guarda Gloria, Ti ribadisco ciò che ho detto prima, ma dovete capire bene se volete vendere oppure nò, se volete vendere lasciate ormai lavorare l'agente senza perdere altri soldi in penali e fate scadere l'incarico, in quanto se villanta cose inesistenti, non riuscirà a combinare nulla ma la vedo lontana come teoria (Io non avrei preso incarico a queste condizioni). Se avete deciso di non vendere, allora probabilmente nei due incarichi saranno previste due penali che dovrete pagare all'agente e vi tenete l'appartamento fino al momento in cui sarete convinti di vendere ad un prezzo reale di mercato.
Ti rinnovo il mio in bocca al lupo.
 

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