ab.qualcosa

Membro Storico
Agente Immobiliare
Ma non io, era un esempio generico!
cautious.png
 

andrea b

Membro Assiduo
Privato Cittadino
ah si certo sai quanti piloti di formula uno hanno fatto l'incidente? e questo cosa significa, le casistiche sono troppe, piuttosto bisognerebbe cercare di non aumentarle. Oggi la frittata è fatta, hai consentito all'agente di portare un cliente, per quel cliente devi rispettare la legge, oppure lascialo perdere e vai avanti, non permettere più all'agente di portare clienti e fai la tua strada ....
Aumentano anche tramite agenzia. Prova a leggere nel forum quanti casi, o meglio casini, in compravendite con tanto di agenzia.
 

andrea b

Membro Assiduo
Privato Cittadino
Ah beh, non sono io che compravendo case al momento, ne privatamente, né come agente pasticcione. Quindi non ho colpe nell'incremento dell'entropia immobiliare. Guarda altrove.
 

davideboschi

Membro Assiduo
Privato Cittadino
Ho messo or ora il naso su questo interessante thread e lancio la mia piccola provocazione.

Fermo restando che vale quello che dice la legge, mi pare che le obiezioni di @niky non siano tanto campate per aria. Lei ha detto da subito che non avrebbe trattato con l'agenzia, l'agenzia ha portato lo stesso un cliente nella consapevolezza che il venditore non avrebbe trattato, e se lo ha fatto non è certo perché gli piace lavorare gratis ma perché, in mancanza delle provvigioni del venditore, da buon professionista ha valutato che gli bastavano le provvigioni del cliente. Se l'agenzia chiede ora il 3% al cliente e il 3% a lei, lei può benissimo dire che l'agenzia sapeva che lei non avrebbe trattato con loro e quindi chieda se vuole il 6% al cliente e nulla a lei, oppure può (con identico effetto) dire che il prezzo aumenta del 3% perché il prezzo esposto nell'annuncio privato era stato formulato senza prevedere la circostanza di pagare un'agenzia.
Vorrei vedere come deciderebbe un giudice in merito.
 

specialist

Membro Storico
Privato Cittadino
Ho messo or ora il naso su questo interessante thread e lancio la mia piccola provocazione.

Fermo restando che vale quello che dice la legge, mi pare che le obiezioni di @niky non siano tanto campate per aria. Lei ha detto da subito che non avrebbe trattato con l'agenzia, l'agenzia ha portato lo stesso un cliente nella consapevolezza che il venditore non avrebbe trattato, e se lo ha fatto non è certo perché gli piace lavorare gratis ma perché, in mancanza delle provvigioni del venditore, da buon professionista ha valutato che gli bastavano le provvigioni del cliente. Se l'agenzia chiede ora il 3% al cliente e il 3% a lei, lei può benissimo dire che l'agenzia sapeva che lei non avrebbe trattato con loro e quindi chieda se vuole il 6% al cliente e nulla a lei, oppure può (con identico effetto) dire che il prezzo aumenta del 3% perché il prezzo esposto nell'annuncio privato era stato formulato senza prevedere la circostanza di pagare un'agenzia.
Vorrei vedere come deciderebbe un giudice in merito.
In effetti è uno spunto interessante, degno di analisi e considerazioni e potrebbe anche prestarsi a diverse interpretazioni.
 

PyerSilvio

Membro Storico
Agente Immobiliare
In effetti è uno spunto interessante, degno di analisi e considerazioni e potrebbe anche prestarsi a diverse interpretazioni.

In linea di principio, e' corretto, quanto osservato dal @davideboschi.

Specie quando fa' riferimento al prezzo, che puo' "muovere" alla bisogna, per valutare se sostenere o meno, eventuali spese accessorie che si presentino.
Come quelle in questo caso destinate alle mediazioni.

Di fatto, pure nelle compravendite intermediate "normali", il ricavo proviene dalla parte acquirente.

Va detto pure, che per quei mediatori che si "intrufolano" in questa qualita' di acquisizioni e che quando anche sono stati avvisati dai proprietari stessi, reticenti alla loro prestazione;
Se insistono comunque nella loro azione, non potranno poi avere la pretesa, che la pratica scorra liscia.

Nel caso di specie tuttavia, non e' solo il venditore, a voler respingere la prestazione dell'agenzia.
Che potrebbe essere leggittimo in quanto prefissato dall'inizio.

Ma pure l'acquirente che evidentemente invece, la vuole proprio eludere.

Il risultato e' cio' che si definisce concorso in frode.
 

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